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Serbia: Sulla strada per protestare contro la persecuzione in Cina, praticanti del Falun Gong allontanati da Belgrado in vista del vertice CEE-Cina

02 Gen. 2015 |   Del corrispondente Minghui, Brianna Pendleton

(Minghui.org) Undici praticanti del Falun Gong sono stati forzatamente allontanati da Belgrado, dai loro hotel e dagli aeroporti, nei giorni 14-15 dicembre, prima del vertice CEE-Cina tenutosi il 16 dicembre.

I praticanti stavano camminando per protestare contro la persecuzione del Falun Gong in Cina e cercavano di esporre l'uccisione dei prigionieri di coscienza per i loro organi, sancita dallo stato. La maggior parte delle vittime sono praticanti del Falun Gong imprigionati per il loro credo.

L’organizzazione Yukom per i diritti umani in Serbia, ha emesso una dichiarazione che condanna questo abuso sui diritti umani. L’ufficio legale Markovic e Soci, rappresenta i praticanti del Falun Gong nell'intraprendere immediate misure legali.

La polizia locale ha arrestato 9 praticanti, 7 cittadini bulgari e 2 russi, nel grande ostello di Belgrado alle ore 22 di domenica. Nelle successive 17 ore, la polizia ha negato di averli tenuti agli arresti.

Tuttavia, secondo le informazioni fornite dall'ambasciata bulgara di Belgrado, i praticanti sono stati detenuti fuori città. Martedì 16 dicembre erano ancora detenuti.

Un cittadino polacco e uno finlandese sono stati espulsi dall’aeroporto di Belgrado lunedì notte.

La cittadina finlandese, la signora Lan Lihua, è nata in Cina e si è stabilita in Finlandia come rifugiata delle Nazioni Unite dopo essere sfuggita alla brutale repressione in Cina.

I praticanti del Falun Gong in differenti paesi europei, hanno chiamato le autorità serbe affinché rispettino i diritti umani, e per rilasciare immediatamente i praticanti detenuti.