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Funzionari cinesi fanno riferimento a falsi “precedenti penali” per giustificare ulteriori persecuzioni

21 Gen. 2015

(Minghui.org) I funzionari cinesi spesso asseriscono che i praticanti del Falun Gong hanno precedenti penali..Ma in verità non hanno precedenti penali, dal momento che rimanere fedeli al proprio credo non è un crimine, come non lo è parlare della persecuzione con gli amici. Ma questo è quello per cui i praticanti vengono perseguitati e questi sono i cosiddetti crimini che comprendono le cosiddette fedine penali.

Il semplice fatto che un praticante sia già stato perseguito, costituisce un precedente che giustifica l’attivazione di nuove persecuzioni.

Arrestato a causa dei suoi precedenti penali

Il signor Yang Jianzhong, 70 anni, tecnico esperto di costi, ora in pensione a Chengdu City, provincia di Sichuan, dopo essere stato arrestato più volte perchè praticante del Falun Gong, ha traslocato dalla sua abitazione nell’aprile 2008 e si è mosso in continuazione per evitare fastidi e arresti.

Nel mese di luglio del 2008, il signor Yang è tornato in segreto a casa sua per prelevare alcuni effetti personali. Sfortunatamente il signor Wu tan, che lavorava saltuariamente per il dipartimento di sicurezza, lo ha notato e ha segnalato la sua presenza ai funzionari di polizia del distretto di Gongping.

I poliziotti sono arrivati a casa del signor Yang con diversi furgoni e lo hanno prelevato ammanettandogli le mani dietro la schiena.
Alla stazione di polizia di Gongping è stato crudelmente picchiato e successivamente trasportato al centro di detenzione di Wenjiang. La polizia ha perquisito illegalmente la sua casa e ha confiscato tutti i suoi averi.

Successivamente, il signor Yang ha chiesto al signor Wu tao: “ Stavo vivendo in pace in campagna, perchè mi avete arrestato?“.

Il signor Wu Tao ha risposto: “ Pensavamo che fossi tornato per riprendere le tue attività correlate al Falun Gong. Era il periodo delle olimpiadi di Pechino 2008, e ci era stato detto di arrestare tutti i praticanti del Falun Gong. Siccome tu eri un pregiudicato, ti abbiamo arrestato di nuovo”.

Ricattata a causa dei suoi precedenti penali

Il 18 settembre del 2009, gli agenti del Distretto di Polizia di Hanshan e quelli del Distretto di Luochengtou nella città di Handan, provincia di Hebei, hanno arrestato il signor Ji Ruiling e la signora Ji Junyun .

La polizia ha minacciato i familiari della signora Ji con queste parole: ”Lei ha dei precedenti penali, questo vuol dire che sarà condannata a sette o più anni perchè in passato è stata a Pechino a presentare appello. Se volete ridurre i tempi della sua condanna dovete pagare. Se pagate 10.000 yuan le toglieremo un anno dalla condanna, se pagate tutto quanto vi richiediamo, la potete portare a casa subito”.

I familiari della signora Ji la volevano a casa il più presto possibile, avevano fiducia nella polizia, così consegnarono loro 50.000 yuan oltre a 10.000 già spese per pagare loro bibite ed altro.

La polizia ha estorto alla famiglia Ji complessivamente 100.000 yuan.

In ottobre, comunque, la sua famiglia è stata informata che lei era stata condannata a tre anni e due mesi. Per tutta la durata del processo, della raccolta di prove, e delle udienze in tribunale non hanno ricevuto alcuna informazione. Suo fratello, fu parimenti condannato a tre anni.

Condannata a causa di un “precedente penale”

Il 16 dicembre del 2004, la signora Liu Shujie residente nella città di Daqing ,nella provincia di Heilongjiang, è stata arrestata a Pechino. Nel centro di detenzione di Daqing ,il funzionario di polizia Zhou Cunxing assieme ad altri funzionari di polizia dell’ azienda petrolchimica hanno perquisito la sua abitazione.

Anche se non hanno trovato niente in casa sua, hanno organizzato le cose in modo tale da farla condannare a tre anni di lavori forzati, unicamente sulla base del fatto che era già stata precedentemente condannata altre due volte ai lavori forzati.

Quando i familiari della signora Liu ne hanno chiesto la liberazione, il signor Zhou Cunxing ha detto loro: “tre anni di lavori forzati è una condanna leggera dal momento che a causa delle sue precedenti convinzioni lei merita il carcere”.

La signora Fu Guiying e la signora Deng Liangchun di Linyi, della provincia di Shandong sono state arrestate il 6 giugno 2012 dalla squadra di sicurezza interna. Poi sono state rinchiuse nel centro di detenzione di Linyi.

Prima dell’arresto, la signora Deng era già stata condannata ai lavori forzati e anche la signora Fu era stata arrestata e detenuta.

Non trovando alcun capo d’imputazione per questo arresto, il sistema giudiziale di Lanshan ha usato i precedenti penali di pericolosa criminalità degli indagati, per ricondannare la signora Fu a sette anni e la signora Deng a nove anni.

Tutto questo è avvenuto l’8 ottobre 2012. Durante il processo, ai loro avvocati è stato proibito di incontrarle per il motivo che “erano in corso ulteriori indagini”.

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Tutti i praticanti del Falun Gong che sono stati perseguitati dal PCC sono visti alla pari di pericolosi criminali con “precedenti” e aggiunti alla “lista nera” del PCC.

Nelle così dette date sensibili, come le festività nazionali, importanti eventi sportivi, o quando sono in visita capi di stati esteri, il Pcc persegue tutti quelli registrati nelle loro liste (nere). I praticanti presenti in queste liste, vengono arrestati, incarcerati, oppure condannati sulla base dei loro “precedenti penali”.

Oltre a questo, molti praticanti con i così detti “precedenti pericolosi”sono stati privati di molti dei loro diritti fondamentali, inclusi il diritto di voto, di andare a scuola, di avere assistenza medica, di fare il servizio militare, di fare carriera, di avere un lavoro,di recarsi all’estero..etc. Anche gli attivisti dei diritti umani e dei movimenti democratici, vengono attualmente perseguitati per le loro “credenze preconcette”.

Non è difficile dedurre che il vero criminale è il Partito stesso.

Negli ultimi decenni, il Partito ha ucciso milioni di cinesi innocenti ed è stato responsabile d’aver procurato enormi sofferenze; e fra queste ricordiamo la lunga persecuzione (15 anni) dei praticanti del Falun Gong.

(*)GLOSSARIO

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