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Zhejiang: 79 praticanti del Falun Gong della città di Ningbo hanno denunciato Jiang Zemin a maggio 2015

19 Ott. 2015 |   Di un corrispondente Minghui della provincia di Zhejiang, in Cina

(Minghui.org) Da maggio 2015, secondo i rapporti redatti dal sito web Minghui, 79 praticanti del Falun Gong della città di Ningbo, provincia di Zhejiang, hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin.

I praticanti accusano l'ex dittatore cinese per aver dato inizio alla brutale repressione del Falun Gong e lo ritengono responsabile per le enormi sofferenze inflitte loro dalla sua campagna. Le denunce penali sono state spedite alla Corte Suprema del Popolo e alla Procura Suprema del Popolo.

Molti di questi praticanti hanno raccontato di come il Falun Gong li abbia rimessi in salute e di come il loro modo di vedere la vita, grazie ad esso, sia cambiato. Il loro sogno di vivere una vita più sana e più felice si è frantumato nel 1999 quando Jiang Zemin ha lanciato una campagna nazionale volta a sradicare la pratica.
Queste persone sono state arrestate, detenute, torturate, le loro case saccheggiate, gli oggetti personali sequestrati dalle autorità semplicemente per aver rifiutato di rinunciare al loro credo. Molti hanno visto le loro famiglie inserite nella lista nera a causa della loro fede, mentre altri sono stati costretti a pagare enormi multe.

Di seguito mostriamo il profilo di alcuni di questi praticanti:

La signora Shi Xiaoying, imprigionata per otto anni

La signora Shi, 51 anni, ha avuto due condanne concluse in 8 anni di carcere. Lei ha scritto nella sua denuncia: "Il 5 gennaio 2005 sono stata portata per la prima volta nel carcere femminile provinciale di Zhejiang".

"Le guardie avevano ordinato ai detenuti di torturarmi ed insultarmi. Sono stata privata del sonno, tutto perché non rinunciavo alla mia fede. Più tardi sono stata in isolamento e costretta a restare seduta per molte ore al giorno su un piccolo sgabello".

La signora Shi è stata arrestata e condannata una seconda volta il 4 settembre 2009. "Questa volta sono stata incarcerata per 4 anni e ho sperimentato lo stesso tipo di trattamento. Dopo otto anni di torture fisiche e mentali ho perso la maggior parte dei miei denti. Nonostante non avessi ancora 50 anni ero rimasta solo con un paio di denti".

La signora Shen Xiaohui (沈 筱 慧): sottoposta ad iniezioni di sostanze sconosciute all'ospedale psichiatrico

La signora Shen, di 45 anni, dopo l'inizio della persecuzione nel 1999 si è recata a Pechino per appellarsi al diritto di poter praticare il Falun Gong. Più tardi è stata riportata alla città di Ningbo dalla polizia locale. Dopo un mese di detenzione è stata portata all'ospedale psichiatrico di Kangning e sottoposta a terapia forzata.

La signora Shen ha scritto: "Ho rifiutato di indossare il camice, per cui alcune infermiere mi hanno spinto su un letto e hanno usato un bastone elettrico per darmi scariche sulla testa. Questo è un dolore che non dimenticherò mai”.

"Mi hanno iniettato con regolarità una sostanza sconosciuta che ha danneggiato il mio sistema nervoso centrale. La mia memoria si è deteriorata. Ancora adesso non riesco a ricordare tutto delle torture subite. Più tardi mi è stato detto chiaramente dal medico che avevano fatto quello che era stato ordinato loro dai superiori”.

Signora Niu Zixia: condannata a tre anni

La signora Niu, 45 anni, il 13 ottobre 2008 è stata arrestata e condannata a tre anni di carcere.

La signora Niu ha scritto nella sua denuncia: "Sono stata portata nel carcere provinciale femminile di Zhejiang nel luglio 2009. Mi hanno messa in isolamento in una stanza dove due detenuti mi osservavano 24 ore al giorno. Sono stata costretta a stare seduta su uno sgabello senza potermi muovere per ore e ore ogni giorno come punizione perché non rinunciavo alla mia fede".

Signora Huang Yaqin: sottoposta per otto anni a lavaggio del cervello e lavoro forzato

La signora Huang, 52 anni, è stata condannata a otto anni di carcere in quanto praticante del Falun Gong. Nella sua denuncia ha detto: "La sera del 31 ottobre 2006 sono stata arrestata nel mio negozio. Circa sette o otto poliziotti in borghese hanno perquisito la mia casa”.

"Nel maggio 2007 sono stata portata nel carcere femminile provinciale di Zhejiang. La polizia ha ordinato a tre detenuti di controllarmi 24 ore al giorno. Sono stata costretta a guardare video diffamatori sul Falun Gong e ho dovuto scrivere dichiarazioni che attaccavano il mio credo”.

"Dal lunedì al sabato sono stata costretta a svolgere lavori pesanti. Durante i lavori due detenuti mi controllavano. Un giorno sono svenuta e sono stata portata in ospedale per un intervento chirurgico".

La signora Wang Caizhu: arrestata tre volte

La signora Wang, 71 anni, è stata arrestata tre volte perchè praticante del Falun Gong.

Nel giugno 2011 circa una dozzina di agenti della stazione di polizia locale si sono recati a casa sua e l'hanno saccheggiata. Le sono stati confiscati i libri della Dafa. È stata detenuta nel centro di detenzione locale per 13 giorni.

In seguito è stata portata per due volte al centro di lavaggio del cervello dove è rimasta per 59 giorni.

Retroscena

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando altri membri del comitato permanente del Politburo ha lanciato la violenta repressione del Falun Gong.

Negli ultimi 16 anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti del Falun Gong. Sono stati torturati per la loro fede e uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'inizio e il proseguimento della brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua direzione personale, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l' "Ufficio 610". L'organizzazione scavalca le forze di polizia e il sistema giudiziario nello svolgere le direttive di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: "Rovinare la loro reputazione, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente".

La legge cinese permette che i cittadini possano ricorrere a cause penali, e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto e sporgendo denunce contro l'ex dittatore.

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