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“Erba resistente” dopo 16 anni di difficoltà

28 Nov. 2015 |   Di una praticante della Falun Dafa in Cina

(Minghui.org) In cinese il termine "erba resistente" è una metafora usata per indicare una persona inflessibile. Ho usato lo pseudonimo "erba resistente" perché secondo me questo nome riflette i 16 anni di persecuzione che io e la mia famiglia abbiamo sopportato. Recentemente ho cambiato il mio pseudonimo in "erba resistente".

Quando avevo 6 anni i miei genitori hanno cominciato a praticare la Falun Dafa. Il cancro di mia madre è guarito e mio padre è diventato più forte e più sano. La nostra famiglia viveva felice.

Mia madre era un funzionario locale, veniva spesso stimata come persona di "talento" dai suoi colleghi e amici. Mio padre era un buon insegnante e la gente mi chiamava spesso "principessa".

Ma la nostra felicità è terminata bruscamente nel 1999, quando un gruppo di sconosciuti ha fatto irruzione a casa nostra ed ha arrestato mio padre.

Un secondo gruppo di sconosciuti è arrivato e ci ha portato via i nostri libri della Dafa, un computer e il nostro riproduttore video. La nostra linea telefonica è stata tenuta sotto controllo e mia madre ed io venivamo spesso seguiti e molestati dalle autorità.

Quando mia madre è stata arrestata e portata in un centro per il lavaggio del cervello mia nonna si è presa cura di me. Era molto preoccupata per i miei genitori e in quel periodo ha pianto molto.

Quando mia madre è tornata a casa era magra come uno scheletro. Le articolazioni le sporgevano dalla pelle ed era così debole che riusciva solo a stare sdraiata a letto.

Mio padre è stato rilasciato dal centro di detenzione per un breve periodo di tempo prima di essere incarcerato di nuovo.

Quando mia madre si è ripresa dalle torture subite nel centro di lavaggio del cervello mi ha portata a trovare mio padre. È accaduto durante le vacanze estive, ma le guardie carcerarie hanno rifiutato di farcelo vedere. Una volta abbiamo nuovamente cercato di fargli visita mentre stava nevicando e quella volta finalmente siamo riuscite a vederlo.

Mia madre è stata poi arrestata nuovamente e torturata numerose volte. Quando è tornata a casa aveva molte ossa rotte ed era paralizzata dal torace in giù, tanto che dovevo occuparmi io di darle da mangiare.

Nel periodo che frequentavo la scuola media ho vissuto in un dormitorio e sono stata con diversi parenti durante le vacanze estive e invernali. Pagavo la rata scolastica con i limitati risparmi di famiglia e grazie all'aiuto dei parenti.

I miei genitori erano ancora in carcere quando ho iniziato il liceo. Il giorno della festa della mamma ho fatto la fila presso la cabina telefonica pubblica della scuola per chiamare mia madre. Quando era quasi arrivato il mio turno il tempo era scaduto ed era ora di tornare in classe. Dopo le lezioni ho fatto nuovamente la fila.

Alla fine sono riuscita a parlarci. Nel timore che tutte le sue comunicazioni venissero intercettate non ho osato chiamarla "mamma", le ho solo detto: "Ciao" con voce bassa. Mia madre ha semplicemente risposto con un affermativo: "Ugh," e ha riattaccato. Lei ha letto questo racconto nel mio diario diversi anni più tardi, ha sospirato ed ha commentato che un bambino senza madre è "come l'erba". Ho usato le due parole "come l'erba" e le ho usate come pseudonimo.

L'ombra della persecuzione aleggiava su di me quando sono andata al college, nel periodo della laurea e mentre ero in cerca di un lavoro. Ho avuto la fortuna che un consigliere del college simpatizzasse per la mia famiglia, mi ha assegnato la borsa di studio della "Compagnia Nazionale Endeavor". Ho molto apprezzato quelle persone di buon cuore.

Alcuni ragazzi hanno smesso di corteggiarmi quando hanno sentito che i miei genitori praticavano il Falun Gong ed erano stati incarcerati.

Io non odio le persone che ci perseguitano; gli insegnamenti della Falun Dafa riempiono il mio cuore di compassione e tolleranza. Amo il mio lavoro ed amo la mia vita. Sono felice di essere d'aiuto alla società, capisco che la fonte della persecuzione e di tutte le mie sofferenze è Jiang Zemin.

Sedici anni dopo l'inizio della persecuzione ho scritto alla Corte Suprema del Popolo e ho denunciato i reati che l'ex presidente Jiang Zemin ha commesso con i suoi ordini, compresi la tortura, la diffamazione, la privazione della libertà di credo, le perquisizioni illegali, l'incarcerazione illegale e tanto altro ai danni dei cittadini.

Voglio anche dire a coloro che non conoscono la verità sulla Falun Dafa che i miei genitori non hanno fatto nulla di sbagliato. I praticanti della Falun Dafa non fanno nulla di male. Il Maestro Li Hongzhi ci ha insegnato ad aderire ai principi di "Verità, Compassione e Tolleranza" che sono assolutamente giusti.

Portare Jiang Zemin davanti alla giustizia!

Questa è la voce che si leva da migliaia di cinesi che hanno subito esperienze simili alla mia.

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