(Minghui.org) Il 10 dicembre 2015 i praticanti del Falun Gong della Malesia hanno tenuto una manifestazione vicino all'Ambasciata Cinese nella Giornata Mondiale dei Diritti Umani, condannando il Partito Comunista Cinese (PCC) che da sedici anni perseguita brutalmente il Falun Gong. Hanno espresso il loro sostegno a migliaia di cittadini cinesi che hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin, l’ex capo del PCC.

Una lettera ufficiale di proteste è stata consegnata ai funzionari dell'Ambasciata Cinese.

10 dicembre 2015, praticanti manifestano nelle vicinanze dell'ambasciata Cinese in Malesia

Il signor Zhu portavoce della manifestazione ha descritto come la persecuzione si conformi ai casi di genocidio di cui all'articolo VI e dei crimini contro l'umanità di cui all'articolo VII del “Rome Statute of the International Criminal Court” rilasciato dalla Nazioni Unite nel 1998. I dittatori che commettono crimini possono essere citati in giudizio in qualsiasi Paese e i principali responsabili, Jiang Zemin, Luo Gan, Zhou Yongkang, Zeng Qinghong, sono stati denunciati in più di trenta paesi per i crimini contro l'umanità, la tortura e il genocidio.

Ondate di cause contro Jiang in Cina

Dalle fine di maggio di quest’anno, oltre 196.000 praticanti del Falun Gong e le loro famiglie hanno presentato presso la Procura Suprema del Popolo e alla Corte Suprema del Popolo delle denunce penali contro Jiang.

In tutto il mondo un altro milione di persone hanno firmato una petizione per chiedere un procedimento penale contro Jiang. Molti politici e avvocati in altri Paesi hanno chiesto di portare Jiang di fronte alla giustizia.

Il signor Cai, un altro portavoce, legge l’annuncio in Cinese: “La brutale persecuzione porta immense sofferenze ai praticanti del Falun Gong e alle loro famiglie. Il prelievo di organi è un crimine senza precedenti nell’intero pianeta. La persecuzione delle brave persone ha portato un degrado morale e giudiziario in tutta la Cina. In questo modo tutti i cinesi diventano vittime della persecuzione. Il signor Cai ha incitato persone di diversi ceti sociali a lottare per la giustizia e per la coscienza morale, aiutando a fermare la persecuzione.

Contesto storico

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, ha escluso altri membri del comitato permanente del Politburo e ha lanciato la violenta repressione del Falun Gong.

Negli ultimi sedici anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti del Falun Gong. Molti sono stati torturati per la loro fede e uccisi per vendere i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'inizio e la prosecuzione della persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la direzione personale di Jiang, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l' “Ufficio 610". L'organizzazione ha diritto supremo sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento della direttiva di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano a cause penali e molti praticanti possono ora esercitare tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.

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