(Minghui.org) I residenti di Toronto hanno partecipato, insieme ai praticanti del Falun Gong, alla celebrazione dei 200 milioni di cinesi che hanno guadagnato la libertà dimettendosi dalle organizzazioni comuniste. Durante l'evento durato due ore che si è svolto nella Chinatown di Toronto l’11 aprile, sessantuno cinesi si sono uniti nel dare le dimissioni.

Oltre 100 praticanti del Falun Gong, insieme ai residenti locali, hanno tappezzato i principali incroci di Chinatown con striscioni riportanti le scritte: "Sostenere i 200 milioni di cinesi che hanno lasciato il PCC" e "Il Partito comunista cinese si sta disintegrando".

Praticanti e residenti di Toronto celebrano i 200 milioni di cinesi che hanno abbandonato le organizzazioni comuniste.

The Epoch Times ha pubblicato i Nove Commentari sul Partito Comunista nel 2004, un trattato che ha sistematicamente analizzato la natura del Partito e come esso abbia maltrattano le persone attraverso la violenza e l’ingannevole propaganda. Ne è seguito un ampio movimento popolare tra il popolo cinese per dimettersi dal partito.

"Più di 199 milioni di cinesi hanno lasciato le organizzazioni del PCC, a un ritmo di oltre 100.000 al ogni giorno", ha detto la signora Dong, una praticante del Falun Gong. Ha spiegato che questi numeri includono non solo le dimissioni dal PCC ma anche quelle dalle sue organizzazioni affiliate, tra cui la ‘Lega della Gioventù’ e i ‘Giovani Pionieri’.

Dal 16 aprile, il numero totale ha superato i 200 milioni.

Striscioni all'evento. La scritta in cinese sullo striscione: "Fermate la persecuzione del Falun Gong".

"So che è difficile, ma per favore continuate così"

Questo evento ha suscitato un grande interesse da parte dei passanti. Generiere Smith, una studentessa dell'Università di Toronto, dopo aver visto le bandiere si è fermata per saperne di più.

La signorina Smith ha firmato una petizione che chiede la fine delle atrocità commesse in Cina per gli espianti di organi. Con le lacrime agli occhi, ha detto al corrispondente di Minghui, che è consapevole che i praticanti si impegnano molto per questo e che spesso li vede impegnati nella zona per sensibilizzare l’opinione pubblica.

I praticanti raccolgono firme per chiedere la fine della persecuzione e dei prelievi di organi su persone vive in Cina.

"So che è difficile, ma è necessario andare avanti", ha continuato la signorina Smith: "Se tutti firmano la petizione, saremo in grado di fermare il prelievo forzato di organi, ma, in primo luogo, questo non dovrebbe succedere".

Generiere Smith, studentessa presso l'Università di Toronto.

Vlad, un canadese, e il suo amico coreano, parlano entrambi il cinese. Hanno intrattenuto una lunga conversazione con un praticante e hanno firmato la petizione.

Incuriosito dagli di esercizi, Vlad ha fatto molte domande, ha ripetuto i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e ha chiesto ulteriori informazioni per iniziare la pratica.

Vlad (a sinistra) è interessato a conoscere meglio il Falun Gong.

Un gruppo di cinque studenti universitari provenienti dagli Stati Uniti, si sono fermati a firmare la petizione. Uno degli studenti, Rana Rhalil, ha detto: "State facendo la cosa giusta e noi vi appoggiamo".

Tre tibetani si sono fermati alla manifestazione e hanno deciso di dimettersi dalle organizzazioni del PCC. Hanno ringraziato i volontari che li hanno aiutati a dimettersi e sperano nel rapido declino del Partito.

Un’autista si è fermata a firmare la petizione.

L'ex senatore: "La gente ha bisogno di essere libera"

Nel corso di una recente intervista telefonica, l’ex senatore canadese (dal 1990 al 2012), Consiglio Di Nino ha spiegato: “L’impulso ad abbandonare il PCC non è un fatto casuale. È dimostrato…ogni volta che il comunismo è stato introdotto come un partito politico, ha fallito".

"200 milioni è un numero impressionante", ha dichiarato Di Nino: " In Cina potremmo aver bisogno di un numero maggiore per registrare un reale cambiamento, ma finora questo numero sta aumentando ad un ritmo elevato. Inoltre, alcuni leader con qualità migliori che capiscono la situazione, potrebbero iniziare ad agire dall'interno".

Di Nino ha detto che sempre più persone hanno cominciato ad opporsi al Partito Comunista Cinese e di essersi ispirato al loro coraggio.

Ha detto:"La gente ha bisogno di essere libera".

Consiglio Di Nino, ex senatore canadese dal 1990 al 2012.

La radice di questa situazione, secondo il signor Di Nino, è che il comunismo limita la libertà: "E non permette la libertà di parola e di stampa, anche se questi sono principi fondamentali della natura umana". Ha lodato il popolo cinese, noto per la laboriosità. I suoi membri sono buoni cittadini, con grandi valori della famiglia e grandi valori sociali: "Ma il comunismo non promuove tutto questo".

Striscioni a Pacific Mall, a nord di Toronto.

Il movimento ‘Abbandona il PCC’ prende il via

La signora Dong, una praticante del Centro Servizi per Dimettersi dal PCC, notando i cambiamenti positivi, ha detto che era felice di vedere che ora molti cinesi in gruppo lasciano il Partito.

"Molti dei nostri volontari stanno facendo telefonate in Cina, riferendosi ai Nove Commentari e alle cose fatte dal PCC per danneggiare le persone. A volte parliamo al telefono con una persona che poi discute dell’avvenuta conversazione telefonica con la propria famiglia, o con i propri colleghi di lavoro, e in una volta sola un gran numero di persone decide di lasciare il PCC".

La signora Dong ha raccontato un episodio particolarmente toccante. Il Presidente di una società, dopo aver parlato con un volontario all'estero ha accettato di dimettersi dal Partito e ha detto che aveva una richiesta: "La mia azienda ha oltre 1000 dipendenti. C'è un modo per poter aiutare tutti loro a lasciare il Partito?".

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