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Assessore australiano dice no a irragionevoli domande del consolato cinese

06 Aprile 2015 |   Dal corrispondente Minghui, Li Zheng.

(Minghui.org) “Il Falun Gong nel nostro paese è legale. Il consolato cinese di Sydney non rappresenta la comunità cinese australiana”. Questa è la risposta che l'assessore della città di Parramatta, John Hugh ha dato di rimando al consolato cinese che ha detto: “Il sig. Hugh non è benaccetto dalla comunità cinese”.

Il sindaco di Parramatta, un sobborgo di Sydney, aveva invitato il sig. Hugh alla celebrazione del nuovo anno cinese presso il consolato cinese di Sydney ai primi di febbraio ma il consolato aveva rifiutato di ricevere il sig. Hugh, dando la spiegazione di cui sopra.

Il sig. Hugh, di discendenza cinese, è a conoscenza della reale ragione nascosta dietro l'affronto del consolato cinese: il suo appoggio al Falun Gong, un gruppo di meditazione pacifica che il partito ha sottoposto ad una brutale persecuzione negli ultimi 16 anni.

L'Assessore John Hugh della città di Parramatta, un sobborgo di Sydney, Australia

Questa non è la prima volta che il consolato cinese ha cercato di impedirgli di partecipare ad eventi della comunità locale. Precedentemente nel giugno scorso, lui e il Sindaco stavano per condurre una delegazione in visita, in due città della Cina. Alcuni funzionari del consolato chiesero di parlare con loro.

Il sig. Hugh ricorda: “Ho pensato che fosse una comune procedura per il visto”, ma la terza cosa che il personale del consolato gli chiese è stata: “Sembra che lei appoggi il Falun Gong?”.

Il membro dello staff gli disse che il Falun Gong è illegale. Il sig. Hugh rispose: “È illegale nel vostro paese. Io ho amici del Falun Gong”. Il funzionario gli ha consigliato di: “tenere le distanze dal Falun Gong” e anche di: “recidere i suoi legami con il Falun Gong”. Queste due frasi sono state spesso impiegate dal regime comunista in numerose “campagne politiche” per reprimere i vari gruppi e trasmettere un significato inquietante a chiunque cresca con la cultura del partito.

Il sig.Hugh rifiutò di cedere alle richieste irragionevoli e così il vice console Wang Yun disse al sindaco: “John Hugh non è benvenuto”. In risposta alle “raccomandazioni” il Sindaco disse ai consoli che se John non poteva visitare la Cina allora anche tutta la delegazione non ci sarebbe andata.

Secondo quanto detto dal sig. Hugh, Wang fece due richieste: la prima di non partecipare ad alcun evento a sostegno del Falun Gong riguardante gli omicidi per gli organi in Cina e la seconda di non partecipare ad alcun evento “politico” del Falun Gong.

Wang sottolineò per due volte: “Questa è una richiesta”. La risposta del sig. Hugh fu: “Ignoro la vostra richiesta” e approfondì la sua risposta: “Sono stato accusato di essere contro il consolato cinese poiché ho partecipato, lo scorso maggio, alla parata della giornata mondiale della Falun Dafa. Il Falun Gong è una legale organizzazione comunitaria. La manifestazione ha ricevuto il permesso della città. In qualità di consigliere comunale in Australia non ho bisogno del permesso di nessuno per partecipare ad un evento comunitario, posso farlo giusto?. Perché il vice consigliere del consolato cinese cerca di influenzare le mie decisioni?”.

Il sig. Hugh ha detto di essersi dimesso dal partito e dai suoi affiliati, sul sito di Epoch Times, molti anni addietro.

John Hugh (primo a destra) e Andrew Wilson (secondo da destra), entrambi assessori di Parramatta, si sono uniti alla parata nella giornata mondiale della Falun Dafa il 13 maggio 2014 a Sydney.

Per quanto riguarda l'affermazione del console cinese: “Il sig. Hugh non è benaccetto nella comunità cinese in Australia”, lui ha detto che la sua personale esperienza è esattamente l'opposto. I rappresentanti della comunità cinese lo hanno sostenuto sia in privato che in pubblico ed anche quei leaders, vicini al consolato cinese gli hanno inviato messaggi di sostegno, tipo: “Hai fatto la cosa giusta”.

“Credo che le persone siano consapevoli. Sanno cosa sta succedendo”. Il sig.Hugh, attraverso la sua resistenza al consolato cinese, ha guadagnato il rispetto della comunità locale cinese formando con loro un legame speciale.

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