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25 Aprile: Prologo della battaglia tra retta fede e male

01 Maggio 2015 |   Di un praticante del Falun Gong

(Minghui.org) Il 25 aprile del 1999 decine di migliaia di praticanti del Falun Gong si recarono all'Ufficio Nazionale degli Appelli a Pechino per presentare una pacifica petizione al governo. Chiedevano che i praticanti ingiustamente arrestati e detenuti a Tianjin venissero liberati, che il governo smettesse di ostacolare la loro pratica e che il recente divieto di pubblicazione dei libri del Falun Gong venisse rimosso. Anche se i praticanti erano completamente pacifici, la loro tranquilla manifestazione irritò l'allora capo del Partito Comunista Cinese (PCC) Jiang Zemin. In rappresaglia egli lanciò una persecuzione contro questa pacifica ed estremamente popolare pratica di coltivazione, sostenendo che "il PCC avrebbe sradicato il Falun Gong nel giro di tre mesi". Guardando gli ultimi sedici anni di brutale persecuzione e la resistenza non violenta del Falun Gong, gli eventi del 25 aprile possono essere visti come un prologo della battaglia tra retta fede e male.

Perché Jiang affermò che il PCC avrebbe abbattuto il Falun Gong? Il PCC controlla tutta la Cina, e il Falun Gong è semplicemente un gruppo di inermi cittadini. Eppure alla fine la persecuzione non ha abbattuto il Falun Gong. In questo classico caso del male che teme ciò che è buono, la natura malvagia del PCC è stata esposta, e la retta fede di coloro che perseguono Verità, Compassione e Tolleranza rifulge di luce.

Una politica di genocidio

Le politiche di persecuzione intraprese da Jiang contro il Falun Gong sono direttive durissime: "Rovinare la loro reputazione. Rovinarli finanziariamente. Distruggerli fisicamente". "Se i praticanti del Falun Gong muoiono che sia contato come suicidio". "Non identificare i corpi, cremarli direttamente". Innumerevoli innocenti praticanti del Falun Gong sono stati uccisi nell'attuazione di questa politica genocida. Tuttavia la resistenza del Falun Gong alla persecuzione è rimasta sempre non violenta e pacifica su tutto. Con grande compassione e tolleranza i praticanti spiegano alla gente la storia del Falun Gong al fine di risvegliare la coscienza delle persone ingannate dalle bugie del PCC.

Menzogne e falsità non possono durare a lungo

Il PCC ha utilizzato il suo intero apparato mediatico statale per creare e diffondere la sua propaganda, diffamando il Falun Gong in tutto il mondo. Le sue menzogne sul Falun Gong, tra cui il sostenere che "Zhongnanhai venne assediata", "i 1400 morti" e "l'auto-immolazione di Piazza Tiananmen" sono state smascherate una dopo l'altra.

Il PCC ha manipolato il sistema legale cinese per detenere i praticanti del Falun Gong innocenti nelle prigioni, nei campi di lavoro, nei centri di detenzione, nei centri di lavaggio del cervello e negli ospedali psichiatrici. I praticanti del Falun Gong sono stati brutalmente torturati con più di cento metodi riconosciuti. Sotto la pressione della società internazionale il PCC ha abolito il suo famigerato sistema di rieducazione tramite il lavoro. Ma invece dei campi di lavoro forzato, ora getta i praticanti del Falun Gong nei centri di lavaggio del cervello e distribuisce condanne detentive più lunghe.

La comunità internazionale ha alla fine compreso le menzogne e la vera natura del PCC. Grazie al persistente chiarimento della verità dei praticanti, sempre più persone hanno appreso i fatti sul Falun Gong e sulla persecuzione, e la propaganda del PCC ha completamente perso la sua credibilità. Sempre più coraggiosi avvocati in Cina hanno cominciato a difendere l'innocenza dei praticanti del Falun Gong, condannando coraggiosamente il totale non rispetto della legge da parte del PCC.

Il crimine più spaventoso del PCC, ovvero il prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong, è stato esposto ed etichettato come una nuova forma di malvagità su questo pianeta. Ha oltrepassato il punto più basso della moralità umana. Molti governi e organizzazioni di tutto il mondo hanno condannato questo crimine e chiedono che venga posta fine al prelievo illegale di organi.

Questa moderna battaglia tra retta fede e male ha scosso il cuore della gente. Ai cinesi che apprendono i fatti sul Falun Gong e sulla persecuzione viene offerta la possibilità di liberarsi dalla paura e dalle catene del comunismo. I "Nove Commentari sul Partito Comunista" hanno innescato un massiccio movimento di persone che rifiutano e si dimettono dal PCC. Ad aprile di quest'anno più di duecento milioni di persone si sono ritirate dal partito comunista o delle sue organizzazioni giovanili affiliate. Ogni giorno circa centomila persone si ritirano, dimostrando che sempre più persone vogliono prendere le distanze dal PCC.

Sedici anni di resistenza non violenta

Jiang aveva con tanta sicurezza posto l'obiettivo di eliminare il Falun Gong entro tre mesi, ma il Falun Gong ha resistito a questi sedici anni di continua persecuzione. Invece di scomparire si è diffuso in più di cento paesi in tutto il mondo. Il PCC stesso invece è ora ai suoi ultimi giorni di vita ed è destinato a crollare. La storia ha dimostrato ancora una volta che tutti i tentativi di eliminare una retta fede sono sicuramente destinati a fallire. La giustizia prevale sempre sul male.

La manifestazione pacifica del 25 aprile si pone come una testimonianza della compassione dei praticanti del Falun Gong, della resistenza e del loro coraggio. Lo spirito di retta fede traspare in quegli eventi del 25 aprile, così come nella resistenza pacifica dei praticanti del Falun Gong alla persecuzione ancora in corso. I loro sacrifici hanno reso possibile smascherare l'inganno con la verità, e dissolvere l'odio con la compassione.

La data del 25 aprile verrà ricordata per sempre nella storia.

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