(Minghui.org) Mia zia ha quasi 70 anni, ma è davvero in forma e piena di energia. Salire sei piani di scale per lei è molto facile.

Prima di iniziare a praticare il Falun Gong ha sofferto di molte malattie, ma negli ultimi 10 anni non ha più avuto bisogno di alcuna medicina. In passato modificava il contatore dell'acqua per pagare di meno, ma da quando è diventata una praticante non ha più preso un soldo che non le appartenesse.Ѐ una brava persona e segue gli insegnamenti del Maestro Li. Praticando il Falun Gong è cambiata sia fisicamente che mentalmente.

Da quando, nel 1999, il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare il Falun Gong, i nostri praticanti locali hanno sofferto molto. Alcuni sono stati condannati, alcuni sono stati mandati nei campi di lavoro forzato, altri hanno perso il loro posto di lavoro e altri ancora hanno visto diminuire il loro stipendio. Alcune famiglie sono state divise e alcuni praticanti sono stati torturati a morte. Mia zia voleva che tutti conoscessero la verità sul Falun Gong.

Agente di Polizia: “Non riusciamo a fermare questa anziana signora”

Il 13 maggio 2015, quando un praticante è stato arrestato, mia zia e un nuovo praticante sono andati in un area residenziale a distribuire materiali informativi sul Falun Gong. Sono stati seguiti e arrestati.

Un giovane poliziotto aveva intenzione di torturare mia zia e l'ha spinta sulla panca della tigre. Mia zia voleva impedire al poliziotto di commettere un crimine torturandola, ed è riuscita ad alzarsi sulla tavola mentre il poliziotto le strappava i vestiti e le tirava le braccia.

Il responsabile della divisione di sicurezza interna è entrato con alcuni ufficiali e mia zia gli ha detto: “Voi poliziotti mi avete strappato i vestiti e ferito le braccia. Non dovrei essere io a soffrire, ma lui!”. Improvvisamente, il poliziotto ha gridato: “Fa male!” ed è corso via tenendosi le braccia.

Gli altri poliziotti sono rimasti scioccati. Il responsabile ha detto: “Andiamo a casa sua a dare un occhiata”, ma in realtà questa era una scusa per riportare a casa mia zia.

Quando sono arrivati a casa di mia zia la porta era chiusa a chiave e hanno guardato attraverso la finestra dicendo: “Perche la scritta “Il Falun Gong è buono” è attaccata all'armadio?”. Mia zia ha risposto “Perché no? Non è forse buono il Falun Gong?”. Il responsabile ha risposto velocemente: “Bene, bene, bene” e poi lui e gli altri poliziotti se ne sono andati.

Mia zia ha sempre chiarito i fatti sul Falun Gong e anche i poliziotti della divisione di sicurezza interna hanno ammesso: “Non riusciamo a fermare questa anziana signora”.

Essere testimoni del potere del Falun Gong

Una volta mia zia ha visto un uomo che era a terra a lato della strada, circondato da un gruppo di persone. Lui stava male e mia zia gli si è rannicchiata vicino dicendogli: “Verità-Compassione-Tolleranza sono buone, il Falun Gong è buono”.

Dopo un po' di tempo l'uomo ha ripreso coscienza e tutti i presenti sono stati testimoni del potere del Falun Gong.

“Dovete riportarmi a casa”

Mia zia ed alcuni praticanti sono ritornati nella loro città natale per raccontare alle persone i fatti sul Falun Gong. Molti abitanti dei villaggi nelle montagne sono semplici e ostinati. Molte persone credono alle menzogne del PCC sul Falun Gong. Hanno denunciato mia zia alla polizia, ma lei è riuscita a scappare.

Dopo quel fatto il responsabile della divisione di sicurezza interna l'ha seguita e arrestata. La polizia voleva portarla in un campo di lavoro forzato, ma mia zia ha inviato forti pensieri retti per impedire che ciò accadesse.

Mentre si dirigevano verso il campo di lavoro forzato, l'auto della polizia si è rotta e hanno dovuto trovarne un'altra. Dopo di ciò le cose non sono andate meglio poiché hanno dovuto fare molti giri lungo l'autostrada prima di trovare l'uscita giusta.

Durante il tragitto mia zia ha chiarito i fatti alla polizia e li ha incoraggiati a fare buone azioni. Tutti hanno compreso che la persecuzione del Falun Gong non è giusta. Lei ha detto: “Che io debba andare in un campo di lavoro forzato o no non è una vostra decisione. Dovrete riportarmi indietro, nello stesso modo in cui mi avete condotta qui”.

Il campo di lavoro si è rifiutato di accettarla, proprio come mia zia aveva predetto, e la polizia ha dovuto riportarla a casa.

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