(Minghui.org) Il 4 luglio 2015, i praticanti del Falun Gong di Montreal e delle città vicine si sono riuniti a Chinatown per sostenere le cause intentate contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, che ha iniziato la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina.

Il signor Wei, un coordinatore dell’evento, ha detto che il numero di denunce penali presentate contro Jiang è aumentato rapidamente. "A partire dal 1° luglio sono state presentate alle autorità cinesi oltre 40.000 denunce. Questo è accaduto perché milioni di praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e detenuti durante la repressione e almeno migliaia di loro sono diventati vittime di prelievo forzato di organi da prigionieri ancora vivi".

Parata nella Chinatown di Montreal, il 4 luglio 2015

Il signor Sun, venuto dalla Cina recentemente, ha detto che durante la repressione la sua famiglia ha sofferto enormemente. "Siamo stati arrestati, la nostra casa è stata perquisita e le nostre carte d'identità sono state confiscate. Cose come queste sono accadute ripetutamente. Sia mio padre che mio suocero sono morti a causa della persecuzione. Anche mia madre è stata tormentata".

Questo è quello che è successo a una famiglia. Dopo che il regime cinese ha ricoperto il paese con una propaganda di odio contro il Falun Gong, decine di milioni di praticanti hanno iniziato a subire pressione sul lavoro, nella vita e in famiglia.

"Sopprimendo Verità, Compassione e Tolleranza, Jiang e il suo regime stanno minando le fondamenta morali di questa società. Ecco perché tutti devono prestare attenzione a questo", ha detto il signor Sun.

Uno striscione della parata (in francese): “Sosteniamo le cause contro i crimini di Jiang Zemin”

Anche altri quattro praticanti hanno testimoniato gli abusi subiti in Cina. Dopo che la signora Yu è stata arrestata e detenuta per la sua fede, è stata costretta a stare lontana da casa. Anche se aveva avuto la possibilità di venire in Canada, suo marito non ha resistito alla pressione ed è morto nel 2011.

La signora Bu, della provincia di Jiangsu, è stata imprigionata in un centro di detenzione e in un campo di lavoro perché praticava il Falun Gong. "Le guardie mi hanno attaccato 15 chili di catene al piede. Oltre alla tortura fisica, anche lo stress mentale era insopportabile. Ogni giorno, prima dell'interrogatorio, i funzionari mi colpivano in faccia, a volte con stivali di pelle".

Il maltrattamento è peggiorato dopo che la sua permanenza nel campo di lavoro è stata prorogata di un anno. “Mi hanno colpita con bastoni elettrici, messa in isolamento, sottoposta ad alimentazione forzata, privata del sonno e dell'accesso ai servizi igienici e costretta a lavorare più di 10 ore [al giorno]".

La signora Bu ha detto che voleva solo essere una persona migliore attraverso la pratica del Falun Gong. "Ormai ho 70 anni e non posso nemmeno tornare a casa a causa di Jiang e della sua politica di persecuzione. Ha danneggiato tante persone e deve essere assicurato alla giustizia".

Un’altra coordinatrice della manifestazione, la signora Yang, ha detto che le denunce penali nei confronti di Jiang hanno un significato di ampia portata per il futuro della Cina. "Decenni di violenza e di propaganda da parte del Partito Comunista Cinese hanno distrutto la fiducia dei cittadini. Senza la fede nella coscienza e nei valori tradizionali, la degenerazione morale è stata rapida e seria".

Ha aggiunto che attraverso le cause contro Jiang, sempre più persone potranno conoscere i crimini commessi da Jiang e dal Partito Comunista, tra cui la messa in scena dell’auto-immolazione di Piazza Tiananmen e altra propaganda di odio contro i praticanti del Falun Gong.

Un immigrato cinese ha detto che ammira i praticanti. "[I praticanti del Falun Gong] hanno sofferto così tanto per la loro fede. Ricordo di aver visto su un manifesto la tragedia della signora Gao Rongrong, una bella donna sfigurata e torturata durante la persecuzione... So che ci sono molte altre storie tristi come questa. Sostengo il Falun Gong e auguro il bene a tutti i praticanti".

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