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Paesi Bassi: Manifestazione davanti il Tribunale Internazionale: “Portate il dittatore Jiang in giudizio”

26 Luglio 2015 |   Di un praticante del Falun Gong dei Paesi Bassi

(Minghui.org) La manifestazione che si è tenuta davanti al Tribunale Internazionale dell’Aia ha richiamato l’attenzione sugli sforzi globali per portare l’ex dittatore cinese Jiang Zemin di fronte alla giustizia per aver lanciato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.

Da quando una legge cinese, entrata in vigore il 1° maggio, consente ai cittadini di essere querelanti in una denuncia per atti criminali, oltre 80.000 praticanti del Falun Gong hanno presentato accuse contro Jiang Zemin presso la Corte suprema del popolo della Cina.

Praticanti del Falun Gong, che sono stati perseguitati per il loro credo, mostrano una copia delle loro denunce penali contro Jiang Zemin inviate alla Procura suprema del popolo in Cina

Il signor Zhang Xuemin, che rappresenta i praticanti del Falun Gong emigrati recentemente dalla Cina, ha parlato alla manifestazione.

“Oggi siamo davanti al Tribunale internazionale dell’Aia per sostenere gli sforzi fatti in tutto il mondo per portare Jiang Zemin in giudizio”, ha detto il signor Zhang. “Jiang Zemin ha commesso crimini contro l’umanità, genocidi e altri crimini lanciando questa campagna di persecuzione contro i praticanti del Falun Gong. Speriamo di vedere Jiang processato e la fine della persecuzione del Falun Gong in Cina”.

Il signor Zhang è stato sottoposto ai lavori forzati, arrestato due volte e la sua casa è stata saccheggiata quattro volte dal 1999 per il suo credo nel Falun Gong. La signora Xu, sua moglie, è stata sottoposta ai lavori forzati e arrestata due volte. La famiglia ha dovuto abbandonare la Cina per andare nei Paesi Bassi per evitare ulteriori persecuzioni.

Ha detto: “Faccio appello alle persone di tutti i paesi e nazionalità affinché sappiano della persecuzione del Falun Gong e di non essere ingannate dalla propaganda del regime cinese. Agiamo insieme per fermare la persecuzione di innocenti praticanti del Falun Gong”.

Retroscena

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, ha escluso gli altri membri del comitato permanente del Politburo e lanciato la violenta soppressione del Falun Gong.

La persecuzione ha portato al decesso di molti praticanti del Falun Gong negli ultimi 16 anni. Molti sono stati torturati e uccisi per il loro credo e per prelevare e rivendere i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile dell’inizio e della continuazione della brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha creato un organo di sicurezza extralegale, l’Ufficio 610. L’organizzazione scavalca le forze di polizia e il sistema giudiziario nello svolgimento delle direttive di Jiang riguardanti il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente”.

La legge cinese ora permette ai cittadini di essere querelanti nelle cause penali e molti praticanti stanno esercitando quel diritto per presentare denunce penali contro l’ex dittatore.

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