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Heilongjiang: Aggiornamento sul caso dei diritti umani. I quattro praticanti del Falun Gong condannati recentemente e la promessa di combattere contro il verdetto

03 Luglio 2015 |   Di un corrispondente Minghui dalla provincia di Heilongjiang, Cina

(Minghui.org) Quattro praticanti del Falun Gong di Jiansanjiang, provincia di Heilongjiang, sono stati recentemente condannati per il loro credo spirituale e tutti e quattro, hanno presentato ricorso contro le loro condanne.

Sono stati arrestati insieme a quattro avvocati di spicco dei diritti umani e altri tre praticanti, nel marzo del 2014, mentre tentavano la liberazione di un gruppo di praticanti locali detenuti in un centro di lavaggio del cervello (una oscura prigione extra-legale), utilizzata dalle autorità comuniste nel tentativo di forzare i praticanti a rinunciare al loro credo.

Soprannominato "Il caso dei diritti umani di Heilongjiang", ha attirato l'attenzione a livello internazionale. Anche se gli avvocati e tre dei praticanti arrestati, sono stati in seguito rilasciati a causa della pressione internazionale, un uomo e tre donne, rimangono ancora in custodia presso i centri di detenzione di Nongken e di Jiamusi.

La corte di Qianjin, ha condannato i praticanti il 21 maggio 2015. Il signor Shi Mengwen è stato condannato a tre anni, mentre le signore Wang Yanxin, Li Guifang, e la signora Meng Fanli, sono state condannate a due anni; ancora non risulta chiaro quando saranno trasferite in prigione.

I quattro praticanti coinvolti nel caso dei diritti umani di Heilongjiang sono stati condannati dalla Corte di Qianjin a Jiansanjiang, provincia di Heilongjiang.

Avvocati e membri della famiglia bloccati mentre si recavano al processo

I quattro avvocati dei praticanti, si sono appellati contro il verdetto della corte intermedia di Nongken, sostenendo che non vi è alcuna base giuridica nella condanna ai loro clienti perchè praticano il Falun Gong e che, il presidente ha violato la legge in molti dei procedimenti giudiziari.

Nel corso di due precedenti udienze tenute nel mese di dicembre e di gennaio, la polizia ha tentato di ostacolare gli avvocati, con la creazione di numerosi posti di blocco sulla strada che portava al tribunale, anche con l'intimidazione fisica.

Prima dell'udienza finale per il verdetto, la corte ha atteso fino all'ultimo minuto ad avvisare gli avvocati e le famiglie dei praticanti, facendo in modo che solo due dei quattro avvocati della difesa, sono stati in grado raggiungere Jiansanjiang.

Inoltre, la polizia ha istituito cinque punti di controllo, ciascuno protetto da agenti pesantemente armati di fucili mitragliatori; fermavano le auto degli avvocati e dei familiari, li videoregistravano e gli hanno ripetutamente chiesto e registrato i documenti di identità.

Quando i due avvocati sono finalmente arrivati al palazzo di giustizia, gli ufficiali giudiziari non hanno permesso loro di entrare, sostenendo che non avevano con sé un avviso di processo dalla corte.

I membri della famiglia del signor Shi Mengwen, sono stati fermati da poliziotti durante il loro viaggio verso la corte; solo i familiari degli altri tre praticanti sono stati in grado di assistere al processo.

Secondo i presenti, il tribunale era pieno di funzionari governativi e un emaciato signor Shi, era accompagnato da due ufficiali giudiziari.

(*) GLOSSARIO

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