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Feng Wendi cita in giudizio l'ex dittatore Jiang Zemin per aver rovinato la sua famiglia

03 Ago. 2015 |   Da un corrispondente di Minghui nella provincia di Guangdong, Cina

(Minghui.org) "La nostra famiglia è distrutta. Voi, madre e padre, siete rinchiusi nel centro di detenzione n° 2 e nostra sorella nel centro di detenzione n°1. Nostro fratello ha dovuto lasciare la scuola perché non abbiamo soldi".

La signora Feng Wandi scoppiò in lacrime dopo aver scoperto il suddetto messaggio nascosto tra i vestiti che sua sorella più grande gli aveva spedito. Era il 2001 e si trovava in carcere per essersi rifiutata di abbandonare la sua fede nel Falun Gong.

La sua famiglia, inclusi i suoi genitori, se stessa, le due sorelle più grandi e i due fratelli più giovani, hanno vissuto nel terrore e affrontato continue molestie dalle autorità locali dopo l'inizio della persecuzione nel luglio del 1999.

Tutti e sette hanno praticato il Falun Gong ed erano grati alla pratica per aver ricevuto una vita felice e in salute. I primi anni dall'inizio della persecuzione tuttavia, ha detto la signora Feng, i suoi genitori e sua sorella più grande sono stati ripetutamente arrestati e detenuti per aver mantenuto ferma la loro fede. Sua madre è morta nel 2004, all'età di 49 anni, dopo anni di carcere e di intimidazioni.

La signora Feng della città di Maoming in provincia di Guangdong, ha deposto ora la sua denuncia penale contro l'ex leader cinese Jiang Zemin per aver lanciato l'inizio della persecuzione che ha rovinato la sua famiglia, un tempo felice.

La signora Feng ha scritto nella sua denuncia penale: "Spero veramente che tutto quello che è accaduto alla mia famiglia sia solo un incubo. Non riesco a capire perché abbiamo dovuto soffrire così tanto semplicemente per aver cercato di essere persone buone".

Famiglia di sette membri praticanti presa di mira e minacciata

La famiglia Feng è diventata un bersaglio dopo che il 16 gennaio 2000, tutti e sette i membri hanno firmato una lettera di appello indirizzata ad un'organizzazione internazione per i diritti umani, esponendo la persecuzione del Falun Gong. La polizia ha interrogato la famiglia e il 2 febbraio ha arrestato i genitori.

La madre è stata trattenuta per 38 giorni e forzata a pagare 350 yuan per i pasti durante il suo arresto. È stata licenziata. Il padre è stato detenuto per 4 giorni.

Mentre entrambi i genitori erano in carcere, il personale dell'Ufficio 610 ha molestato e monitorato i cinque fratelli a casa. La sorella maggiore e i due fratelli (il più giovane allora di soli 12 anni) si sono impauriti così tanto da accettare con riluttanza di abbandonare la loro fede nel Falun Gong.

La vita non divenne però più facile poiché i genitori e le due sorelle più giovani sono state arrestate e rilasciate più volte negli anni successivi.

Madre morta all'età di 49 anni

La signora Yang, matriarca della famiglia, è guarita dalle sue malattie e diventata una persona tranquilla, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997. Tuttavia, è stata arrestata tre volte nel 2000 (precisamente a febbraio, a luglio e a dicembre) per non rinunciare alla pratica che aveva cambiato la sua vita.

È stata trattenuta due anni nel campo di lavoro forzato nel febbraio del 2001, a seguito del suo terzo arresto. La guardia del campo di lavoro Sanshui, ha sottoposto la signora Yang a torture e costante lavaggio del cervello. Sotto tale pressione, ha sottoscritto le "Tre dichiarazioni" di rinuncia al suo credo.

È stata rilasciata il 20 aprile 2002. Gli anni di detenzione e torture avevano pesato sulla sua salute. È deceduta nel giugno del 2004, all'età di 49 anni.

Traumatizzato, il padre lascia il Falun Gong

Anche il patriarca della famiglia è stato arrestato tre volte nel 2000 (due volte a febbraio e una a luglio). È stato poi spedito a Dianbai, centro di detenzione n°2, dove per un po` anche sua moglie e la sua terza figlia sono state incarcerate.

Dopo che la sua seconda figlia era stata a Pechino a fare appello per il Falun Gong, il villaggio ha ordinato alla banca del signor Yang di congelare il suo conto. Suo figlio più grande allora ha dovuto lasciare la scuola per lavorare in fabbrica con sua sorella maggiore, per portare i soldi necessari al sostentamento della famiglia. Il signor Yang aveva sempre avuto grandi speranze per suo figlio maggiore, che eccelleva negli studi. Ora che il ragazzo ha lasciato la scuola, i suoi sogni di vederlo al college sono svaniti.

Non riusciva a capire il motivo per cui la sua famiglia una volta felice, era stata rovinata e distrutta economicamente a causa della persecuzione. Traumatizzato e confuso, ha anch'egli sottoscritto le tre dichiarazioni per recidere i legami con il Falun Gong. È stato rilasciato il 20 aprile 2001.

Seconda sorella perseguitata dalla sofferenza

La signora Feng e la sua seconda sorella Feng Wanxiang, sono andate a Pechino per fare appello per il Falun Gong nel dicembre del 2000. Sono state arrestate e spedite nel centro di detenzione Chaoyang, dove sono state denudate e violentate. Sono state anche torturate e forzate a sottoporsi a vari esami medici.

La signora Feng Wanxiang è stata rilasciata a maggio del 2001. È stata perseguitata dalla sofferenza e dopo poco ha rinunciato a praticare il Falun Gong.

La signora Feng sta ancora subendo la persecuzione

La signora Feng è stata rilasciata il 5 febbraio 2001, solo per essere riarrestata poco dopo e portata a Dianbai, centro di detenzione n°2. È stata costretta ad un duro lavoro e forzata ad ingerire una concentrazione di acqua salata. Solo dopo otto mesi è stata rilasciata e forzata a pagare 2000 yuan.

Nonostante quello che ha passato, la signora Feng resiste al suo credo nel Falun Gong. Ora giovane madre lei stessa, non può ancora avere una vita pacifica. Lei e suo marito, anch'esso praticante, entrambi devono affrontare continue molestie dalla polizia, non sapendo quando arriverà il prossimo arresto. Sua suocera vive nella costante paura.

Antefatti

Nel 1999, Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, ha escluso altri membri del Comitato permanente del Politburo e ha lanciato la violenta repressione del Falun Gong.

La persecuzione ha portato alla morte migliaia di praticanti del Falun Gong negli ultimi 16 anni. Molti sono stati torturati per il loro credo ed uccisi per i loro organi. Jinag Zemin è il principale responsabile dell'inizio e del perdurare della brutale persecuzione.

Sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha stabilito un organo di sicurezza extralegale, l'"Ufficio 610", il 10 giugno 1999. Questa organizzazione ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento delle direttive di Jiang riguardanti il Falun Gong: rovinare la loro reputazione, rovinarli finanziariamente, distruggerli fisicamente.

La legge cinese permette ai cittadini di essere querelati nei casi di crimine e molti praticanti stanno adesso esercitando tale diritto sporgendo denunce penale contro l'ex dittatore.

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