(Minghui.org) Fare meditazione al parco può essere un hobby per rilassarsi, ma per alcuni richiede coraggio e determinazione.

Il 5 settembre, persone provenienti da tutta l’Australia si sono riunite al Belmore Park, a Sydney, per fare gli esercizi meditativi del Falun Gong. Il giorno successivo hanno partecipato ad una conferenza di condivisione di esperienze, dove sono stati tenuti dei discorsi sui miglioramenti raggiunti tramite la pratica anche a fronte della brutale persecuzione in Cina.

I praticanti del Falun Gong svolgono gli esercizi al Belmore Park il 5 settembre

Un netto contrasto

La sig.ra Li, che ha volato da Perth per circa 4000 kilometri attraverso l’Australia, ha detto che la pratica ha migliorato il suo corpo e la sua mente. “Sono lieta di fare gli esercizi qui, con così tanti praticanti. È un forte campo di energia”.

In Cina invece, chiunque provi a seguire questa pacifica pratica, deve affrontare arresti, torture o perfino la morte.

Praticanti del Falun Gong arrestati e pestati in Piazza Tiananmen, Pechino

Il Falun Gong, un’antica disciplina spirituale, è stata introdotta al pubblico dal sig. Li Hongzhi nel 1992. Gli esercizi, insieme ai principi di Verità-Compassione-Tolleranza, hanno rapidamente attratto un gran numero di praticanti.

Agli inizi del 1999 il regime comunista, quando ha scoperto che circa 100 milioni di cittadini cinesi avevano iniziato la pratica, ha avviato la repressione e ha bandito il Falun Gong.

Un numeroso gruppo svolge gli esercizi del Falun Gong a Shenyang nella Cina nordorientale, nel maggio del 1998, prima dell’ inizio della persecuzione

Da quando la repressione su scala nazionale è iniziata, nel luglio del 1999, sono più di 3800 i casi accertati di praticanti morti a causa delle torture subite durante la custodia della polizia. Alcuni attivisti per i diritti umani hanno stimato che fino al 2008, circa 65mila praticanti sono stati uccisi per i loro organi in Cina.

Durante gli ultimi 16 anni i praticanti fuori dalla Cina, hanno manifestato partecipando a molti eventi, per richiedere la fine della persecuzione.

Sensibilizzare l’opinione pubblica in Australia

Incuriositi dalla pacifica meditazione a Belmore Park, molti passanti si sono fermati per saperne di più.

“Questo è un posto di purezza e serenità. Spero di riempirmi di energia positiva e di passarla agli altri come un onda”, ha detto Seelatya, che è passata al parco e si è fermata per imparare gli esercizi.

Un altro passante, Kumer Ellanla, ha ringraziato i praticanti per avergli reso nota la repressione in Cina. Ha firmato la petizione a sostegno della recente campagna di denunce contro i principali autori della persecuzione e ha detto che un giorno i colpevoli saranno ritenuti responsabili.

Fin da maggio, un numero crescente di denunce contro Jiang Zemin, ex leader cinese che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong, è stato inviato alla Corte Suprema della Cina. Verso la fine di agosto 2015, almeno 166mila querele penali sono state depositate contro Jiang.

Tra queste vi è Zhang Yong, un laureato in ingegneria elettronica della prestigiosa Tsinghua University. Nel 2003 è stato incarcerato in un campo di lavoro forzato con una condanna di due anni per aver professato la sua fede nel Falun Gong. É stato messo in isolamento in una gabbia di ferro e pesantemente picchiato. È stato appeso in aria per 24 ore, a cui sono seguite altre torture. Come risultato, è diventato emaciato riuscendo a malapena a stare in piedi. Ancora oggi, dodici anni dopo, ha difficoltà a camminare.

Sua moglie, Yu Manhua, è stata rinchiusa nel Campo di Lavoro di Masanjia nel 2003, con una condanna di due anni, dove è stata forzata a lavorare almeno 12 ore al giorno e dove le sono state somministrate medicine ignote.

Il mese scorso a Camberra, in Australia, la coppia ha presentato le denunce penali contro Jiang.

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