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Shandong: Uomo muore improvvisamente in stato di detenzione, la famiglia sospetta un omicidio

10 Nov. 2016 |   Di un corrispondente Minghui dalla provincia dello Shandong, Cina

(Minghui.org) Quando il 13 agosto 2016 il signor Wang Yijun ha ricevuto la visita del suo avvocato nel centro di detenzione godeva ancora di ottima salute ed era di buon umore. Sei settimane dopo il sessantacinquenne della città di Qingzhou è morto improvvisamente. La sua famiglia sospetta un omicidio.

Il 6 settembre 2015 il signor Wang è stato arrestato dopo aver presentato una denuncia penale contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, accusandolo di aver avviato la persecuzione del Falun Gong, causa della sua duplice condanna ai lavori forzati e la confisca dei suoi effetti personali.

Numerosi sostenitori della sua città natale hanno firmato diverse petizioni per richiedere il suo rilascio, ma dal momento che a seguito di tre udienze non è stato emesso alcun verdetto, è stato trattenuto nel centro di detenzione di Qingzhou.

Il 25 settembre 2016 il centro ha chiamato i parenti del detenuto per comunicargli che il loro familiare era ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale della città di Zhongxin, tuttavia quando si sono precipitati sul posto l'uomo risultava introvabile. Un medico ha rivelato che quello stesso giorno era stato portato in ospedale già senza vita.

Essi non hanno potuto credere a quello che stavano ascoltando e allo stesso tempo non sono riusciti a rintracciare alcun funzionario del centro di detenzione per verificare la notizia. Hanno così chiamato il 110 (il numero d’emergenza in Cina) e scoperto che il corpo del loro caro era stato trasferito in un obitorio locale.

Quando la famiglia e l'avvocato dell'uomo sono arrivati sul posto c'erano degli agenti di polizia a guardia dell'obitorio. Solo alcuni membri della famiglia hanno avuto il permesso di entrare, però è stato vietato loro di scattare delle foto al corpo.

La famiglia del praticante sta adesso adoperandosi per scoprire la causa della sua morte.

Antefatto

Nel 1999 Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo, ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.

Negli ultimi 16 anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610 hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.

Nel 10 giugno 1999 sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale chiamato Ufficio 610 (*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.

La legge cinese permette ai cittadini di ricorrere alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.

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(*) GLOSSARIO

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