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Heilongjiang: Zhang Jinku paralizzato a causa delle torture ripetute, autorità carcerarie negano i maltrattamenti e minacciano la famiglia

24 Feb. 2016 |   Di un corrispondente Minghui della provincia di Heilongjiang, Cina

(Minghui.org) Nel 2013, il signor Zhang Jinku è stato mandato nella Prigione di Hulan per scontare una condanna di cinque anni. Le continue torture subite, l’hanno reso disabile; le sue condizioni sono in peggioramento.

Le autorità carcerarie hanno negato di aver compiuto alcun maltrattamento e hanno intimato alla sua famiglia di non dire nulla pubblicamente riguardo il suo stato. Dopo la denuncia della famiglia, l'Ufficio 610(*) locale ha protetto la prigione, rifiutando di investigare.


 
Sig. Zhang Jinku

Nel mese di ottobre e novembre 2015, la madre è andata a fargli visita in carcere. Due detenuti l’hanno accompagnato su di un carrello e l’hanno sorretto su una sedia. Non poteva alzare la testa e nemmeno il braccio. Un detenuto gli teneva la cuffia telefonica. Quando ha visto sua madre dall'altra parte del vetro, le lacrime gli sono scese lungo le guance. Ha tentato di parlare, ma senza riuscirci. Uno dei detenuti ha detto: “Non può camminare da solo. I muscoli delle gambe sono atrofizzati. Non può nemmeno parlare e mangia molto poco”.

Zhuan ha provato comunque a parlare, ma sembrava provare un forte dolore. In quel momento la madre ha notato una benda sul suo dito indice sinistro. Gli ha chiesto di annuire in caso fosse stato picchiato e lui, con grande sforzo, muovendo la testa, ha confermato. Dopo una decina di minuti ha perso i sensi. Questo si è verificato più volte nel corso delle ultime visite familiari.

La madre, preoccupata per la vita del figlio, è andata all'Ufficio 610 locale per richiedere il suo rilascio, ma è stata maltrattata. Mentre piangeva e li supplicava, i funzionari l’hanno sgridata e poi cacciata via.

Nel novembre 2015, non avendo altra scelta, la sua famiglia si è unita alle famiglie di altri due praticanti detenuti, presentando un ricorso all'Ufficio provinciale che gestisce la prigione. É stato detto loro che il caso sarebbe stato trasferito all'Ufficio 610 per altre indagini. In seguito hanno presentato un ricorso all'Ufficio della procura.

Nel pomeriggio, quando le famiglie si sono recate alla prigione, si sono visti negare le visite. Quando hanno chiesto spiegazioni un ufficiale ha risposto: “Non sapete quello che avete fatto per provocare questo?” Hanno cosi compreso, che era una ritorsione per le loro denunce all'Ufficio della gestione della prigione.

Più tardi, quando la famiglia del signor Zhang ha chiamato Zhang Haipeng, un funzionario dell'Ufficio di vigilanza della prigione, è stato detto loro: “Ho completato la mia indagine. Mi avete fatto perdere due giorni per delle accuse infondate. Zhang Jinku è stato trasportato su un carrello perché non aveva voglia di camminare da solo. Non poteva alzare la testa, ma ciò non è stato causato da percosse o maltrattamenti. Avete prodotto false accuse, quindi ho avvisato la polizia locale perché intraprenda azioni nei vostri confronti”.

Nel dicembre 2015, un funzionario dell'Ufficio di vigilanza della prigione di Hulan ha telefonato di nuovo alla famiglia del signor Zhang, ribadendo che nessun pestaggio era mai avvenuto.

Il caso del signor Zhang e gli sviluppi precedenti sono stati ampiamente riportati sul sito web Minghui. Per conoscere la vicenda nel dettaglio vedere i seguenti link:

Zhang Jinku in Critical Condition from Torture, Family Renews Call for His Release

Mr. Zhang Jinku Tortured While Imprisoned—Can No Longer Speak

Mr. Zhang Jinku in Critical Condition—His Family Given Runaround Concerning Medical Parole

Mother Distraught as Son Is Seriously Ill from Torture

Zhang Jinku's Life in Danger, Family Calls for Urgent HelpPractitioner Near Death, Prison Refuses to Release Him for Medical Care

(*) GLOSSARIO

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