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Liaoning: Adolescente molestata e interrogata per aver presentato una querela contro Jiang Zemin

23 Marzo 2016 |   Di un corrispondente Minghui nella provincia di Liaoning

(Minghui.org) Il padre di un'adolescente di nome Yingying (pseudonimo) è stato perseguitato a morte perché praticava il Falun Gong. Nel corso degli anni anche sua madre, la signora Liu Xinying, è stata ripetutamente arrestata e perseguitata per lo stesso motivo.

Dopo aver presentato alla Procura Suprema (*) una denuncia penale contro Jiang Zemin, il principale colpevole della persecuzione del Falun Gong, la figlia Yingying è stata molestata dagli agenti della stazione di polizia di Zhongnanlu, nella città di Dalian.

Un funzionario della stazione di polizia di Zhongnanlu ha convocato alla centrale il nonno di Yingying per avere informazioni su sua nipote, tuttavia l'uomo si è rifiutato di eseguire le disposizioni delle forze dell'ordine.

Nel novembre 2015, tre agenti di polizia si sono allora recati a scuola di Yingying per portarla via. Dal momento che la scuola si è rifiutata di farla uscire, gli agenti l'hanno portata nella sala conferenze per interrogarla riguardo alla presentazione della denuncia penale e alla sua fede nel Falun Gong. Hanno inoltre cercato di costringerla a firmare un documento, ma senza riuscirci.

La persecuzione della sua famiglia

Il padre di Yingying è stato torturato nel Centro di lavaggio del cervello di Dalian perché praticante del Falun Gong. È stato picchiato così duramente da rimanere paralizzato ed è morto nel febbraio 2014, dopo 13 anni di detenzione.

Sua madre Liu Xinying, che prima della morte del marito era già stata arrestata cinque volte, è stata nuovamente catturata e imprigionata nel Centro di detenzione di Dalian. Successivamente, è stata trasferita al Carcere femminile di Shenyang.

La salute della signora Liu è peggiorata e la sua pressione sanguigna ha raggiunto i valori di 220 di massima e 120 di minima. Tuttavia, ogni qualvolta il padre della signora Liu si è recato al carcere per richiedere il rilascio della figlia per motivi di salute, è sempre stato respinto.

Antefatto

Nel 1999, Jiang Zemin, capo del Partito Comunista Cinese, scavalcando gli altri membri del comitato permanente del Politburo, ha lanciato una violenta repressione contro il Falun Gong.

Negli ultimi 16 anni, la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti di questa disciplina. Gli agenti dell’ufficio 610, hanno inflitto su larga scala minacce, pestaggi, incarcerazioni illegali e torture ai praticanti del Falun Gong. La maggior parte di loro, sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'avvio e la continuazione di questa brutale persecuzione.

Nel 10 giugno 1999, sotto la direzione personale dell’ex leader Jiang, il Partito Comunista Cinese, ha istituito un organo di sicurezza extralegale, chiamato Ufficio 610 (*). Questo ufficio è stato istituito per danneggiare la reputazione dei praticanti del Falun Gong, tagliare le loro risorse finanziarie e distruggerli fisicamente. Ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario e risponde direttamente alle direttive di Jiang Zemin.

La legge cinese permette ai cittadini, di ricorrere alle cause penali e molti praticanti, stanno ora esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.

(*) GLOSSARIO

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