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Manifestazione all’ambasciata cinese di Washington DC chiede il rilascio dei praticanti del Falun Gong detenuti a Tianjin

09 Marzo 2016 |   Di un praticante del Falun Gong a Washington DC

(Minghui.org) A mezzogiorno del 3 marzo 2016 la praticante del Falun Gong, Xu Runtao, ha parlato in nome di sua madre, la sig.ra Wang Sirong recentemente arrestata in Cina per aver mostrato uno striscione del Falun Gong, a una manifestazione che si è tenuta di fronte all’ambasciata cinese di Washington DC. Lei ha detto: “Quando ho sentito la notizia che mia madre è stata arrestata, non potevo crederci; solo alcuni giorni fa, mi aveva detto di prendermi cura di me stessa”.

L’obiettivo della manifestazione era di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’incidente e richiedere l’immediato rilascio della sig.ra Wang e di altri tre praticanti del Falun Gong recentemente arrestati a Tianjin, Cina.

I praticanti Wang Sirong, Li Xiaohe, Li Xiaoxiao, e Xiong Wei avevano appeso degli striscioni a Wangdongti, Tianjin, durante il Nuovo Anno cinese, l’8 febbraio 2016. Lo striscione riporta: “Saluti residenti di Tianjin! La Falun Dafa è buona. Verità, Compassione, Tolleranza sono buoni”.

Il 13 febbraio la sig.ra Wang Sirong è stata arrestata e la sua casa, saccheggiata. Gli altri tre praticanti sono stati arrestati dopo e adesso sono detenuti nel Centro Nankai di Tianjin.

I praticanti del Falun Gong alla manifestazione di fronte all’ambasciata cinese, il 3 marzo 2016, chiedono l’immediato rilascio dei praticanti recentemente arrestati a Tianjin

Si stima che almeno settecentotrentacinque praticanti del Falun Gong sono stati arrestati nel periodo del Nuovo Anno cinese e sedici di loro sono attualmente detenuti a Tianjin.

La signora Xu ha raccontato che sua madre prima di praticare soffriva di molte malattie e non riusciva a camminare bene a causa di un problema lombare. Ha sofferto sia fisicamente sia mentalmente. Aveva visitato tutti i principali ospedali di Tianjin, e preso diversi farmaci, tra cui la medicina tradizionale cinese, senza alcun miglioramento. Alcuni rinomati medici le avevano parlato della possibilità di una paralisi futura.

“A quel tempo, lei soffriva di quella malattia con tormento”, ha detto la signora Xu. “Lei mi diceva spesso che la vita era troppo difficile. Ho pianto molte volte per lei. Poi ha iniziato a praticare il Falun Gong all’inizio del 1997 e tutte le sue malattie sono scomparse dopo un mese. È stato un miracolo. Noi eravamo sbalorditi dal cambiamento miracoloso e così anch’io ho iniziato a praticare il Falun Gong”.

Dopo che Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha iniziato la persecuzione del Falun Gong, il 20 luglio 1999, la polizia locale è venuta molte volte a molestarla.

La signora Xu ha richiesto che il Governo di Tianji, nelle vesti della polizia, rilasci immediatamente sua madre e altri praticanti detenuti, chiedendo inoltre di fermare la persecuzione del Falun Gong.

Portavoce dell’associazione della Falun Dafa di Washington DC: Stop alla persecuzione del Falun Gong e Rinunciare al PCC

La signora Min Ge, portavoce dell’associazione Falun Dafa di Washington DC, ha detto alla manifestazione: “Questi praticanti del Falun Gong detenuti a Tianjin, non hanno commesso nessun reato. Loro s’impegnano a essere persone migliori seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza; hanno semplicemente fatto gli auguri per il Nuovo Anno ai residenti di Tianjin”.

“La Falun Dafa si è diffusa in più di cento paesi in tutto il mondo e più di cento milioni di persone la praticano; ma il PCC continua la sua brutale persecuzione in Cina. La fazione di Jiang Zemin ha messo in scena l’incidente dell’auto-immolazione di Tienanmen per calunniare il Falun Gong. Loro arrestano, detengono, percuotono e uccidono i praticanti del Falun Gong, così come gestiscono i prelievi di organi dai praticanti ancora in vita”.

Oltre duecento milioni di cinesi hanno rinunciato al Partito e alle sue organizzazioni affiliate, dopo aver preso coscienza della persecuzione. La signora Min ha chiesto agli ufficiali cinesi dell’ambasciata di avere una chiara comprensione dell’attuale situazione, di stare dalla parte della giustizia, e scegliere un futuro luminoso per se stessi e le loro famiglie.

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