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Tortura e violenza sessuale in Cina al centro di una udienza del CECC al Congresso degli Stati Uniti

01 Maggio 2016 |   Del corrispondente di Minghui Li Jingfei

(Minghui.org) Nel pomeriggio del 14 aprile, a Capitol Hill, la Commissione del Congresso esecutivo sulla Cina (CECC) ha convocato una udienza dal titolo: "Uso diffuso della tortura in Cina". L'udienza aveva lo scopo di esaminare l'uso sistematico in Cina di torture e maltrattamenti nell'ambito della giustizia penale. Diversi testimoni hanno raccontato la loro esperienza.

Yin Liping, una praticante del Falun Gong che dalla Cina ha trovato salvezza negli Stati Uniti, ha testimoniato durante l'udienza ed ha raccontato la sua scioccante esperienza. Nel famigerato campo di lavoro Masanjia, provincia del Liaoning, ha subito torture e violenze sessuali di gruppo. In diverse occasioni, a causa della sua fede nel Falun Gong, è stata torturata a morte durante la detenzione nei campi di lavoro forzato o nei centri di detenzione.

La praticante Yin Liping mostra ai rappresentanti del Congresso le foto del campo di lavoro di Masanjia

La signora Yin ha mostrato delle foto durante l'udienza. Mentre narrava le sue esperienze le lacrime hanno iniziato a scorrerle lungo il viso. Aveva visto altri praticanti subire torture e morire per le loro conseguenze. Ha detto: "Ci eravamo promessi l'un l'altro che chiunque di noi fosse sopravvissuto avrebbe raccontato la persecuzione al mondo. Oggi parlo anche a nome loro, le vittime che non hanno mai voce".

Ha presentato alla CECC una lista dei principali colpevoli responsabili della persecuzione, che sarà data in copia al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. L'elenco delle 41 persone include Jiang Zemin, Bo Xilai, Wang Lijun, Wen Shizhen, la polizia di Masanjia ed altri luoghi.

Il CECC è composto da 22 funzionari degli Stati Uniti, tra cui 9 senatori, 8 deputati e 5 funzionari del ramo esecutivo.

Deputati del Congresso degli Stati Uniti elogiano il coraggio dei praticanti del Falun Gong nell'esporre la persecuzione

I deputati del Congresso degli Stati Uniti che hanno partecipato all'udienza hanno lodato il coraggio dei praticanti del Falun Gong nell'esporre questa disumana persecuzione. Hanno chiaramente indicato che il colpevole Jiang Zemin e i suoi seguaci dovrebbero essere portati davanti alla giustizia.

Il deputato Chris Smith, presidente della CECC

Il deputato Chris Smith, presidente della CECC, ha detto durante l'udienza che i responsabili del governo cinese che hanno commesso violenze sessuali dovrebbero essere indagati, non deve essere consentito che loro continuino ad abusare dei praticanti del Falun Gong o di altri.

Deputato Trent Franks, presidente della sottocommissione per la Costituzione e la Giustizia civile

Il deputato Trent Franks, presidente della sottocommissione per la Costituzione e la Giustizia civile, ha detto ai presenti: "Qui i vostri sforzi non sono vani. Solo Dio sa quali frutti nasceranno da questa discussione. Ne sarete responsabili, lasciate che la vostra compassione e il vostro impegno per l'umanità prevalgano".

Deputato Tim Walz ringrazia i testimoni per aver descritto le loro dolorose esperienze

Il deputato Tim Walz ha detto: "Grazie a tutti per aver condiviso le vostre dolorose storie. È importante che la gente sappia che esiste la tortura. Non avrei mai immaginato nella mia vita che, come membro del Congresso degli Stati Uniti, avrei dovuto difendere la posizione degli Stati Uniti sul principio che la tortura è inaccettabile in qualunque forma ed in qualsiasi situazione".

Deputato Randy Hultgren apprezza la praticante Yin per il suo coraggio

Il deputato Randy Hultgren durante l'udienza ha chiesto alla praticante Yin: "Il campo di Masanjia attualmente è ancora in funzione? Viene usato per detenere i praticanti del Falun Gong? Sai se ci sono praticanti del Falun Gong attualmente detenuti là e se soffrono dello stesso tipo di torture ed abusi che hai vissuto tu?".

La praticante Yin ha risposto: "Sì. 15 giorni fa il praticante del Falun Gong Li Zhongyuan, che viene dalla mia stessa città natale, è stata condannata a sette anni e mezzo di carcere per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin. Il 10 aprile 2014 mia nuora Liu Qingxiang è stata condannata a tre anni di carcere dal tribunale del Distretto di Qinghe per aver sensibilizzato la gente sulla persecuzione. Molti praticanti che conosco subiscono la persecuzione nella prigione di Masanjia".

Torturata a morte

La praticante Yin è stata arrestata sette volte, e torturata a morte sei delle sette volte. È stata rinchiusa nei campi di lavoro tre volte.

Ricostruzione delle torture: iniezione di farmaci tossici

Ha raccontato: "A Masanjia, mentre ero legata ad un letto, mi hanno iniettato droghe sconosciute per oltre due mesi. Di conseguenza, per un breve periodo, mi è mancata la vista. Mi hanno sottoposta ad alimentazione forzata molte volte, stavo per morire".

"Da gennaio a settembre 2000, per nove mesi, sono stata detenuta nel campo di lavoro forzato di Liaoyang. Dopo tre giorni di lavoro forzato i capelli mi sono diventati grigi. Il ciclo mestruale, in tre mesi di detenzione, si è bloccato".

"In quattro di noi dovevamo caricare otto tonnellate di barre di acciaio sui camion. Ho anche fatto lavori ferroviari e lavorato con sacchi di amianto e cemento senza maschera. La sera non ci era permesso riposare. Legavamo fiori fino alle 2 del mattino. Le mie mani erano così gravemente ferite che le impronte digitali erano scomparse. Tutto il corpo era talmente dolorante che non riuscivo nemmeno a salire sul letto durante la notte".

Violenza sessuale di gruppo

La praticante Yin Liping racconta la sua scioccante esperienza sulle violenze sessuali di gruppo nella "prigione nera" di Shenyang

La praticante Yin ha raccontato: "Il 19 aprile 2001 io ed altre otto praticanti del Falun Gong siamo state scortate dal campo di lavoro di Masanjia ad una prigione nera. Non dimenticherò mai quel giorno. La prigione nera era destinata ai detenuti di sesso maschile. Eravamo nove donne e siamo state assegnate a nove camere separate. Sono stata rinchiusa nella prima stanza, dove c'era un grande letto ed un gancio sul pavimento. Quattro uomini attendevano nella stanza".

"Loro mi hanno sbattuta sul letto e mi hanno immobilizzata. Un uomo di 30 anni mi si è seduto sopra e mi ha picchiato in testa con ferocia. Mi sono venute le vertigini e sono svenuta. Quando ho ripreso conoscenza tre uomini giacevano accanto a me. Mi sono resa conto che ero stata videoregistrata mentre venivo abusata sessualmente e umiliata da quei banditi di detenuti".

Dieci praticanti conosciuti personalmente da Yin morti per la persecuzione

La praticante Yin Liping ha detto durante l'udienza: "Tra i praticanti del Falun Gong che conosco personalmente, dieci sono stati perseguitati a morte. Trenta hanno sviluppato disturbi mentali a causa delle torture. La signora Wang Jie è una di loro. È morta tra le mie braccia il 21 aprile 2012".

Ha mostrato la foto della signora Wang Jie: "Era stata arrestata con l'accusa di aver raccolto prove della persecuzione del Falun Gong, e il 5 marzo 2003 è stata condannata a sette anni di carcere. Il suo caso è stato documentato dalla Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti umani. Le è venuto un cancro alla vescica a causa delle torture subite nei 7 anni di carcere. Il giorno prima della sua morte era il compleanno di sua figlia. Sua sorella continuava a chiamarla e dirle: 'Wang Jie ti prego non morire oggi. È il compleanno di tua figlia. Come può vivere lei se tu muori oggi?'. Non so se è stata la volontà del cielo o la sua, ma è morta intorno 9:00 del mattino successivo tra le mie braccia".

Denuncia contro Jiang Zemin ed i suoi seguaci

La praticante Yin ha detto: "Jiang Zemin ha portato avanti una politica di genocidio contro il Falun Gong. Coloro che non rinunciano alla fede vengono picchiati a morte e il loro decesso viene contato come suicidio. Jiang ha abusato del suo potere per avviare e portare avanti questa brutale persecuzione".

Ha consegnato al CECC un elenco delle persone coinvolte nella persecuzione. Ha spiegato: "Tutte le persone coinvolte devono essere portate davanti alla giustizia". Ha inviato una denuncia penale contro Jiang alla Procura Suprema del Popolo a Pechino.

Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.

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