(Minghui.org) Il 27 aprile i praticanti del Falun Gong del Belgio e dell'Olanda si sono incontrati per commemorare il diciassettesimo anniversario della protesta pacifica del 25 aprile a Pechino.

Nella mattinata, i praticanti hanno organizzato una manifestazione, con molti striscioni, davanti alla Missione della Cina presso l'Unione europea per chiedere la fine della persecuzione e per sollecitare i funzionari cinesi a fermare le disposizioni persecutorie del Partito Comunista.

Henry Malosse, ex presidente del Comitato economico e Sociale europeo, e Willy Fautre, direttore per i Diritti umani Senza frontiere, unitosi nel pomeriggio all'evento di fronte al Parlamento europeo, hanno espresso il loro sostegno per fermare il prelievo forzato di organi e la persecuzione del Falun Gong in Cina.

I praticanti protestano di fronte alla Missione della Cina all'Unione europea di Bruxelles e hanno parlato con i passanti della persecuzione in Cina
La signora Bi, una praticante del Falun Gong, racconta la sua esperienza personale durante la protesta pacifica del 25 aprile 1999 a Pechino
Nel pomeriggio i praticanti del Falun Gong hanno mostrato gli esercizi e distribuito i volantini ai passanti nelle vicinanze del Parlamento europeo
Il signor Henry Malosse, ex presidente del Comitato sociale ed Economico europeo, ha espresso il suo sostegno e ha esortato l'UE a usare “parole forti e una posizione più determinata” con il regime comunista cinese affinché cessi l’attività del prelievo forzato di organi
Il signor Willy Fautre, direttore dei Diritti Umani Senza Frontiere

“In questi anni la questione del prelievo forzato di organi è stata molto, molto seria e le principali vittime di questo crimine sono i praticanti del Falun Gong”, ha dichiarato il signor Willy Fautre, direttore dei Diritti Umani Senza Frontiere.

Ha continuato il signor Fautre: “I praticanti del Falun Gong sono persone molto pacifiche; non usano e non promuovono la violenza anzi, hanno favorito la diffusione della verità nei luoghi dove organizzano le loro attività, tra cui la Cina e altri paesi”.

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