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Giappone, Fukuoka: Sostegno pubblico per perseguire penalmente l'ex leader cinese Jiang Zemin

01 Luglio 2016 |   Di un praticante del Falun Gong di Kumamoto, Giappone

(Minghui.org) I praticanti del Falun Gong della città di Kumamoto, in Giappone, hanno organizzato una raccolta firme per richiedere un procedimento penale nei confronti di Jiang Zemin, l'ex leader del Partito Comunista che ha avviato la brutale persecuzione del Falun Gong in Cina. Dallo scorso marzo i praticanti si sono recati ogni giorno nella città di Fukuoka, a cento chilometri da Kumamoto, per raccogliere le firme.

Fukuoka è situata a nord dell'isola di Kyushu, in Giappone. Ha una popolazione di un milione e mezzo di abitanti ed è la città più grande della regione. L'attività di raccolta firme è stata svolta in una zona commerciale, dove sono stati esposti alcuni manifesti appariscenti riportanti informazioni sul Falun Gong e sulla persecuzione in Cina. In due mesi oltre 30 mila persone hanno firmato la petizione.

Passanti firmano la petizione per sostenere la richiesta di persecuzione penale nei confronti del leader cinese Jiang Zemin.

Due coniugi di mezza età hanno firmato la petizione a fine marzo. Il marito ha detto ad un praticante: “Siamo venuti qui solo per firmare la petizione. Perché nel mondo c'è una persecuzione così disumana? Va oltre l'immaginazione. Promuoviamo la protezione degli animali perché molte persone li maltrattano e questa cosa non la possiamo tollerare. Il prelievo degli organi da persone ancora in vita è disumano. Abbiamo la responsabilità di fermarlo!”.

La persecuzione è “troppo brutale per essere tollerata”

Dopo aver letto il materiale informativo una donna giapponese ha detto: “Avevo già firmato la petizione in precedenza. Vi ho visti in un'altra città lo scorso anno. Era freddo allora. Avete raccolto le firme in tutto il secondo semestre dello scorso anno. Vi ammiro. Non mi rifiuterei di firmare nemmeno se mi venisse chiesto di farlo un centinaio di volte, perché questa persecuzione è troppo brutale per essere tollerata”.

La donna ha preso diversi opuscoli e ha detto: “Li porto alle persone che conosco e li invito a venire a firmare quando avranno occasione di farlo”.

Nel mese di marzo sono passati una decina di studenti delle scuole superiori e hanno chiesto del materiale informativo sul Falun Gong. Uno di loro ha detto ai suoi compagni di classe: “Una persecuzione così brutale non può essere ignorata. Tutti noi dobbiamo firmare la petizione”. Dopo averlo fatto il ragazzo ha detto ad un praticante: “Voi lavorate duro. Ben fatto! Vi sosteniamo!”.

Giovane cinese apprende le atrocità e si dimette dal Partito Comunista

In città erano presenti, per lavoro o in visita, anche diversi cittadini cinesi. Un giorno è passato un giovane ed ha urlato ai praticanti: “State diffamando la Cina. Venite qui a fare cose che danneggiano il nostro Paese”.

Un praticante ha risposto: “Quello che dici è apprezzabile, perché le tue parole riflettono il tuo spirito di patriottismo nei confronti del nostro Paese. Tuttavia, dopo aver appreso la verità dovrai fare una scelta”. Il praticante ha parlato al giovane del fatto che il Falun Gong viene praticato dalla gente di tutto il mondo, della brutale persecuzione messa in atto dal regime comunista, della messa in scena dell'auto-immolazione di Piazza Tiananmen e dell'uccisione dei prigionieri di coscienza per prelevare i loro organi, perpetrata dal regime cinese.

Scioccato il giovane ha detto: “È vero? Credevo che ciò che diceva il governo fosse giusto. Adesso ho le risposte a molte delle domande che mi ero posto. Sono commosso dalla vostra gentilezza. Non ho alcuna ragione per rifiutare la verità. Voglio utilizzare il mio vero nome per firmare la petizione contro Jiang Zemin. Voglio dimettermi dal Partito”.

Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.

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