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Tempi antichi: storie di retribuzione karmica (Prima parte)

30 Luglio 2016 |   Di Yu Xiang

(Minghui.org) Nella cultura tradizionale cinese ci sono molte storie di persone che hanno avuto dei benefici per aver compiuto buone azioni e che hanno subito delle avversità dopo aver fatto del male. Questo è il concetto della retribuzione karmica.

Un comportamento disonorevole

Questa storia racconta di Lin Xi, un magistrato di prefettura (un incarico intermedio tra il sindaco e il governatore) di Chengdu durante la dinastia Song.

Quando Zhang Du era zai xiang (l'equivalente di primo ministro), progettò di diffamare i suoi avversari politici e per far questo aveva bisogno di un segretario dell'imperatore che seguisse i suoi ordini. Qualcuno gli raccomandò Lin.

Zhang incontrò Lin e gli promise una promozione se avesse seguito scrupolosamente le sue istruzioni. Li pensò che fosse una buona opportunità e accettò.

Il segretario aveva il compito di redigere gli editti dell'imperatore. Questo diede a Lin l'opportunità di diffamare gli ufficiali secondo le indicazioni di Zhang.

Gli editti erano formulati in modo così grossolano che molte persone rimanevano scioccate e incredule sentendoli.

Ad esempio Su Shi fu uno dei più famosi poeti della Dinastia Song. Lin era solito scrivere articoli che lodavano Su e la sua famiglia. Ma quando redasse un editto per degradarlo, scrisse: “Su Shi, insieme a suo padre e a suo fratello, sono avidi e abusano del loro potere. Spesso ingannano gli altri per il proprio interesse. Si prende gioco delle persone e le inganna”.

Per colpa di Zhang e Lin, molti alti ufficiali abili e leali furono degradati ed esiliati. Oltre a colpire i loro familiari, Zhang tentò anche di farli condannare a morte. Tuttavia molti sapevano che quegli ufficiali erano innocenti, così l'imperatore fermò Zhang e risparmiò loro la vita.

In realtà Lin sapeva chiaramente di star facendo qualcosa di sbagliato. Una volta, dopo aver compilato un editto che diffamava un ufficiale, si vergognò: “So che ci saranno delle conseguenze e sarà la rovina per la mia reputazione e per la mia integrità morale”. Ma nonostante questo, continuò a comportarsi in quel modo, sperando così di poter ottenere un incarico di alto livello.

Dopo la caduta di Zhang, Lin fu degradato molte volte. Quando morì, si ritrovò con tutte le sue dieci dita – che aveva usato per scrivere gli editti diffamatori – in cancrena. Si seppe che aveva anche ulcere sulla lingua.

(continua)

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