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Sostenitori richiedono il rilascio di un uomo di Liaoning detenuto per aver denunciato l’ex dittatore cinese

13 Gen. 2017 |   Di un corrispondente di Minghui nella provincia del Liaoning

(Minghui.org) Il signor Han Guohai è ancora detenuto in seguito al suo arresto avvenuto il 25 gennaio 2016 per aver denunciato l'ex dittatore cinese Jiang Zemin che ha dato inizio alla persecuzione del Falun Gong.

L'uomo cinquantenne della città di Gaizhou, ha inviato la sua denuncia contro Jiang nel 2015. La polizia ha perquisito la sua casa per ben 2 volte il 22 ottobre 2015 e ha minacciato di arrestarlo nel caso si fosse rifiutato di rinunciare al suo credo nei confronti del Falun Gong.

Il signor Han è fuggito da casa per evitare l'arresto, solo 3 mesi dopo è stato catturato dopo esser stato denunciato alla polizia. Subito dopo aver appreso del suo arresto molte persone hanno firmato una petizione per richiedere il suo rilascio.

La petizione diceva: “Han Guohai è un cittadino residente del nostro villaggio di Songshu. E' un uomo gentile e un gran lavoratore. In passato lui non era così. Noi lo conoscevamo come un cattivo marito che trattava male la moglie. Fumava e beveva tutto il giorno. Quando nel 1997 è diventato un praticante del Falun Gong si è trasformato completamente. Adesso ha un matrimonio felice e ha instaurato un buon rapporto anche con tutti noi. Non si è mai rifiutato di aiutare qualcuno e ha compiuto molte buone azioni.

Nella petizione si chiede che le autorità indaghino sul caso del signor Han per provare la sua innocenza, in quanto egli non ha violato nessuna legge nel chiedere giustizia nei confronti di Jiang.

Scenario

Nel 1999 il capo del Partito Comunista Cinese, Jiang Zemin, ha lanciato, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, la violenta repressione del Falun Gong

La persecuzione ha causato la morte di molti praticanti del Falun Gong nel corso negli ultimi 17 anni. La maggior parte è stata torturata per la propria fede e persino uccisa per i loro organi. Jiang è il diretto responsabile per l'inizio e la prosecuzione di questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il PCC ha istituito un organo di sicurezza extralegale, chiamato Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nell'eseguire i seguenti ordini di Jiang Zemin per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese consente che i cittadini ricorrano alle cause penali, e molti praticanti stanno esercitando ora tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.