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Funzionario della propaganda elimina note diffamatorie sul Falun Gong

09 Gen. 2017

(Minghui.org) Molti funzionari di governo in Cina ora si oppongono alla persecuzione. Loro sono consapevoli della verità sul Falun Gong e della diffusa propaganda del Partito per diffamarlo.

Di seguito ci sono due esempi:

Rimozione di note diffamatorie

Alla signora Zheng, una venditrice ambulante di alimentari, le è stata diagnosticata quattro anni fa una malattia mortale. Un praticante lo ha saputo e le ha parlato, spiegandole cos'è veramente il Falun Gong e come praticanti innocenti sono stati maltrattati in Cina per la loro fede.

Il praticante le ha consigliato di recitare: “La Falun Dafa è buona” e “Verità-Compassione e Tolleranza sono buone”.

Non solo la salute della signora Zheng è migliorata, ma anche i suoi affari. Incoraggiata da questo risultato, lei ha detto a suo figlio di rispettare i praticanti del Falun Gong. Suo figlio ha acconsentito e si è comportato di conseguenza, anche lui sembrava che fosse benedetto.

Il figlio della signora Zheng ha deciso di fare domanda per un impiego governativo. Sebbene sembrava senza speranza, lui ha superato il test ed in seguito gli è stato assegnato un lavoro all'ufficio di propaganda della Procura. La madre ha detto: “Non avremmo mai immaginato di essere così fortunati”. Lei ha attribuito il successo del figlio al fatto che entrambi hanno avuto una visione positiva sul Falun Gong.

Un giorno al lavoro, il figlio della signora Zheng ha visto una bozza di un documento con tre frasi che diffamavano il Falun Gong. Egli ha cancellato queste frasi senza esitazione, perché non voleva che tali bugie continuassero ad ingannare la gente.

Funzionari non vogliono ascoltare una soffiata

Un praticante è andato a visitare un amico in una agenzia governativa per parlare del Falun Gong, sia a lui che ai suoi colleghi.

Un altro funzionario è entrato, ha visto cosa stava succedendo e ha minacciato il praticante: “Se osi continuare chiamerò l'ufficio 610”.

“Spero che tu non lo faccia, perché non servirà a nulla” ha risposto con calma il praticante.

L'uomo non ha ascoltato, ha preso un telefono sul tavolo e ha iniziato a comporre il numero. Un altro funzionario si è avvicinato al telefono e ha posato il ricevitore, interrompendo così la chiamata.

L'uomo non si è arreso. Ha digitato un numero sul suo cellulare e ha detto: “Abbiamo un praticante qui che sta parlando a tutti del Falun Gong. Per favore venite ad arrestarlo”. Il ricevente non ha detto nulla e ha riattaccato.

L'uomo ha provato di nuovo. Questa volta una donna, dall'altra parte della linea, ha detto: “Non lo facciamo più (arrestare i praticanti)!”.

Il volume del suo cellulare era alto e tutti nell'ufficio hanno sentito quello che la donna ha detto.
Imbarazzato, l'uomo è andato via.