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Jiangxi:Coppia sposata processata per la pratica del Falun Gong

13 Ott. 2017 |   Di un corrispondente Minghui nella provincia del Jiangxi, Cina

(Minghui.org) Una coppia sposata della città di Yichun è stata processata in tribunale per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

L'arresto dei coniugi, il signor Luo Shiliang e la moglie Wu Jinying, è avvenuto il 2 ottobre 2016 e il 26 settembre 2017 sono comparsi in tribunale. I due avvocati difensori hanno dichiarato la non colpevolezza dei loro assistiti poiché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong.

La signora Wu ha testimoniato in sua difesa. Ha spiegato che il Falun Gong aiuta le persone a elevare il proprio standard morale e migliora la loro salute, e che la pratica le ha dato la forza per prendersi cura di un familiare anziano costretto a letto.

Al momento del processo Luo è entrato in aula sostenuto da due guardie perché non era in grado di stare in piedi da solo. Sembrava emaciato, pallido e molto più vecchio della sua età. Nel vedere l'uomo in un tale stato, sul volto di una delle figlie hanno iniziato a scorrere le lacrime e alla madre ottantenne gli si è spezzato il cuore.

Il procuratore ha accusato la coppia di “stampa e distribuzione illegale di materiali sul Falun Gong” e ha richiesto dai tre ai sette anni di carcere. Il giudice ha rinviato l'udienza, durata quattro ore, senza emettere un verdetto.

La praticante rimane nel centro di detenzione della città di Yichun, mentre il marito è al centro di detenzione della contea di Gao, dove ha passato il suo sessantesimo compleanno.

Questa non è la prima volta che la coppia è stata presa di mira per la loro fede. Da quando la persecuzione è iniziata nel 1999 sono stati arrestati molte volte. In uno degli arresti la polizia non l'ha notificato subito alla famiglia, lasciando la figlia che allora aveva due anni, a casa da sola per tutta la notte.

Nel corso degli anni i coniugi hanno inoltre dovuto chiudere una dopo l'altra le loro imprese familiari a causa delle continue detenzioni. L’attività della figlia più grande è fallita per il troppo tempo trascorso nel cercare di ottenere il rilascio dei genitori dopo l’ultimo arresto.