(Minghui.org) È consuetudine tra le guardie carcerarie, onde evitare di essere legalmente responsabili, incitare i detenuti a torturare i praticanti del Falun Gong.

Mr. Wang Zhongming, un nome fittizio per proteggere la sua privacy, è stato un detenuto criminale per molto tempo. La sua salute era peggiorata così tanto da non poter più adempiere al suo incarico di aguzzino. L'incarico gli era stato dato nel 2014 per controllare i praticanti del Falun Gong.

Nei primi due mesi era stato inflessibile con i praticanti. Impediva loro di dormire e li pressava per fargli scrivere una dichiarazione di pentimento.

I praticanti però si sono mantenuti sempre gentili con lui e hanno cercato di spiegargli che il bene è ricompensato e che il male è punito. Gli hanno anche consigliato di praticare il Falun Gong per migliorare la sua salute.

Con sua sorpresa, dopo aver fatto gli esercizi per un po', la salute del sig. Wang è migliorata. Egli si è reso conto di aver trattato molto male i praticanti. Da allora in poi, con discrezione, li ha protetti.

Tre mesi dopo qualcuno lo ha denunciato per non essere stato addosso ai praticanti come avrebbe dovuto, ma che invece aveva praticato il Falun Gong con loro. Egli ha affermato: “Il Falun Gong è molto buono, ha curato i miei acciacchi. Voglio continuare a praticare e diventare una brava persona”.

Siccome ha rifiutato di rinunciare al suo credo, il sig. Wang è stato rinchiuso in isolamento.

Ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione ed è stato alimentato forzatamente tre giorni dopo. È stato quindi strettamente monitorato e ha subito gli stessi maltrattamenti dei praticanti.