(Minghui.org) Recentemente si è appreso che nel settembre 2017 Zhi Yusheng, un praticante della città di Foshan, è stato processato segretamente: sua moglie infatti non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo all’udienza o alla sentenza.

Il 15 novembre 2016 l'uomo stava guidando nel quartiere di Jinliu, quando è stato fermato dalla polizia perché sospettato di utilizzare il cellulare per inviare messaggi sul Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese. Zhi è stato accusato di “sabotaggio dei servizi di telecomunicazione” e detenuto per un periodo sconosciuto.

 Il signor. Zhi Yusheng

La moglie di Zhi e i suoi quattro figli di fronte alla Procura

Non trovando però prove contro Zhi la polizia ha allora modificato le imputazioni contro di lui accusandolo di “utilizzo di un culto per minare l'applicazione della legge”, un pretesto standard utilizzato dal regime comunista cinese nel tentativo di incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.

Il 14 luglio i due legali del praticante lo hanno visitato al centro di detenzione di Shunde e sono rimasti sconcertati nell'apprendere che erano stati licenziati e sostituiti da avvocati nominati direttamente dal tribunale. L’8 agosto il caso di Zhi è stato inoltrato alla corte locale e un mese dopo il praticante è stato processato.

Sua moglie, che sta facendo grandi sforzi per prendersi cura dei loro quattro figli piccoli, non ha ricevuto alcuna notizia ufficiale da parte delle autorità dopo l'arresto di suo marito.

Secondo alcune informazioni riservate le autorità locali avevano promesso di rilasciare Zhi nell'arco di un mese, se lui avesse ammesso la sua “colpa” in tribunale. Al momento della redazione di questo articolo è ancora in detenzione.

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