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Guangdong: donna imprigionata invoca aiuto per gli abusi psicologici ricevuti

04 Dic. 2017 |   Di un corrispondente Minghui nella provincia del Guangdong, Cina

(Minghui.org) La signora Huang Qian, una praticante imprigionata per la sua fede, ha detto alla sua famiglia: "sono quasi diventata pazza! Per favore trovate qualcuno che mi salvi dalla prigione!"

Il 3 febbraio 2015 la donna è stata arrestata in casa sua nella città di Guangzhou, per aver scritto in alcuni blog riguardo alla persecuzione del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

La signora Huang Qian

Intitolati "Memorie dei Gulag" i suoi messaggi documentano come fosse stata più volte arrestata, detenuta e torturata da quando la persecuzione del Falun Gong è iniziata nel 1999: Huang è stata condannata a tre anni di lavori forzati a giugno del 2001 e nell'ottobre del 2008 condannata ad altri quattro anni di carcere.

Il 30 dicembre 2016 in seguito al suo ultimo arresto la donna, ex dipendente del “Guangzhou Book Center”, è stata condannata a cinque anni di carcere e nel giugno 2017 è stata mandata nella prigione femminile della provincia.

Le guardie della prigione l'hanno torturata regolarmente e le hanno trattenuto le lettere che erano destinate al suo avvocato, nelle quali chiedeva di aiutarla con dei ricorsi. Poco dopo il suo trasferimento in carcere sua madre è morta, ma non le è stato permesso di partecipare al funerale.

Recentemente la famiglia è andata a farle visita e ha notato che aveva perso una significativa quantità di peso. In quell'occasione la praticante ha pregato la famiglia di farla uscire dalla prigione.

I famigliari preoccupati hanno parlato con la guardia (numero di badge 4455385) che si stava occupando della praticante, la quale si è rifiutata di dire loro cosa fosse successo a Huang per averla portata a una disperata richiesta di aiuto. In seguito la guardia ha minacciato di revocare i diritti di visita da parte della famiglia se avessero continuato ad indagare sulle sue condizioni.