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Coltivare con il cuore che avevo all'inizio

05 Dic. 2017 |   Di una praticante della Falun Dafa dalla Svezia

(Minghui.org) Ho ottenuto la Fa nel novembre del 1998, e ho avuto benefici praticando la Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong).

Dopo aver deciso di scrivere una condivisione, mi sono venute in mente la marcia SOS dell'estate 2001 e il nostro appello in piazza Tienanmen a Pechino nell'autunno dello stesso anno. Ѐ stato il momento in cui ho sentito di coltivato genuinamente.

Ripensando agli anni successivi a questi eventi, ho la sensazione come di aver rallentato, ed è doloroso. Certo, sono stata coinvolta in vari progetti, ma sento di non coltivare più con il cuore che avevo all'inizio. Non posso cambiare il passato, ma posso trovare un modo per ritrovare il mio cuore come era nel 2001.

Preparare la marcia SOS

Nel 2001 la persecuzione in Cina peggiorava di giorno in giorno. Volevamo catturare l'attenzione degli svedesi rendendoli consapevoli della persecuzione, e aiutare nel salvare i praticanti del Falun Gong in Cina.

Così, abbiamo organizzato una marcia SOS dalla città svedese di Falun a Stoccolma. Dovevano essere percorsi circa 260 chilometri in sei giorni. Chiunque voleva, poteva unirsi alla marcia. Mi sono subito iscritta. Nello zaino avevo scarponi da trekking e abiti adatti.

Tuttavia, prima che la marcia iniziasse, bisognava occuparsi di alcuni dettagli. Dovevamo decidere chi avrebbe guidato l'auto per portare i nostri bagagli pesanti e le altre cose necessarie durante la marcia, affinché chi camminava potesse portare con sé solo dei bagagli più leggeri. Nessuno voleva guidare e alla fine, dopo una lunga discussione, si è stabilito che avrei guidato io l'auto. Non era quello che volevo fare, e dopo vari discorsi, alcuni hanno promesso che ci saremmo dati il cambio nella guida.

Avevamo una mappa dettagliata della strada, ma dovevamo informarci per vedere se erano adatte per camminare senza alcun pericolo con il traffico, e questo era un compito dell'autista. Tutto questo è accaduto prima della diffusione dei GPS nelle auto.

Insieme ad un praticante abbiamo contattato i media delle varie tappe e abbiamo cercato dei posti adatti lungo la strada per trascorrere le notti. Abbiamo caricato nell'auto delle tende, in modo da poter essere preparati nel caso in cui non avessimo trovato nessuna sistemazione disponibile.

Eliminare l'attaccamento alla reputazione

Guidare l'auto era un compito che mi faceva rimanere in solitudine ed ero abbastanza insoddisfatta; così brontolavo tra me e me. Volevo camminare con gli altri perché era lo scopo della marcia. C'erano di certo diverse cose che dovevano essere organizzate, ma non era la stessa cosa che camminare insieme agli altri.

Mentre borbottavo, un pensiero improvviso mi ha fatto fermare l'auto. Sono scoppiata a ridere. Era una commedia! Mi sono accorta che era assolutamente il compito adatto a me. Guidare l'auto voleva dire che non potevo essere vista o notata e mi avrebbe aiutata ad eliminare l'attaccamento alla reputazione.

Nel mezzo della mia risata sentivo una sostanza fisica staccarsi da me e uscire dallo sportello dell'auto, come una palloncino che vola via quando ne fai uscire l'aria. Ha risolto il problema. Era un'opportunità così buona che non potevo rinunciare. Ho deciso che avrei guidato l'auto fino a Stoccolma e che questo mi avrebbe aiutata ad eliminare l'attaccamento alla reputazione.

Facilitare le difficoltà dei praticanti in marcia

Avendo il tempo di riflettere sul problema, mi sono accorta che guidare era molto più facile che camminare. Infatti, quando si cammina, ci si affatica e si hanno dolori fisici, così io avrei dovuto fornire ogni servizio possibile per facilitarli.

Camminavano per circa 15 ore per coprire più di 40 Km al giorno, che era un grande sforzo. Alcuni di essi hanno sofferto pene terribili e alcuni hanno avuto ferite doloranti che li hanno portati quasi ad interrompere la marcia.

Il mio pensiero ha avuto un completo capovolgimento. Ѐ diventato importante organizzare ogni cosa lungo la strada riguardo il loro benessere fisico piuttosto che solo quello che riguardava la marcia stessa. Mi sono accorta che la marcia non avrebbe potuto aver successo senza l'auto.

Inoltre, le sistemazioni dovevano essere prenotate ogni giorno e bisognava contattare i media. Questo dava molte opportunità di conversazione con le persone che volevano dare il loro contributo. Queste persone hanno sentito parlare per la prima volta della lunga marcia dalla città svedese di Falun a Stoccolma, e della persecuzione in Cina.

Abbiamo trascorso la prima notte in una fattoria. In realtà si trattava solo di un tetto sopra la testa. Molti erano così stanchi che entrando nella casa sono caduti sullo zerbino. Anche mangiare era diventato un compito faticoso. In un'altra occasione, abbiamo alloggiato in una palestra e tutti potevano dormire su materassi di 3 decimetri e c'erano anche delle docce, cosa che ha alleviato i dolori di diversi giorni di camminata.

Ci sono state anche cose piacevoli. Ad esempio ho potuto portare una torta di compleanno per un praticante che ha compiuto 30 anni. Poi, un altro giorno, ho dovuto cercare un praticante che si era perso mentre stava cercando di unirsi alla marcia lungo il tragitto.

L'ultimo giorno, un praticante ha guidato l'auto fino a Mynttorget dove avremmo avuto un evento pubblico con l’intervento di alcuni politici. Alla fine ho potuto camminare anche io e usare i miei scarponi da montagna.

Non era come me lo aspettavo. Dopo dodici miglia, ero completamente esausta e avevo dolore ovunque. Quindi, col senno di poi, ero grata di avere avuto il compito di guidare l'auto per la maggior parte del viaggio perché non avrei mai potuto camminare per tutti i sei giorni.

Ogni volta che ricordo questo evento, sono toccata da come tutti i praticanti avevano camminato con i banner sulla testa ogni giorno, nonostante i dolori fisici. In particolare, mi è stata data l'opportunità di vedere i miei attaccamenti mentre lavoravo dietro le quinte per sostenere e aiutare chi marciava. A volte avevo anche la sensazione che, quando gli Dei pianificano i nostri passi, corti e lunghi, lo facciano con un certo umorismo.

Fare appello in piazza Tienanmen

Nello stesso anno ho anche partecipato all'appello in piazza Tienanmen a Pechino. È stato anche un grande passo nel mio percorso di coltivazione. La decisione di andare era stata difficile e la mia mente era piena di pensieri diversi. La mia mente vacillava avanti e in dietro e il mio cuore pompava difficilmente e irregolarmente.

Un giorno, dopo lo studio della Fa e le condivisioni, circa due settimane prima del viaggio, ero pronta per decidere. C'erano stati due pensieri chiave che mi hanno aiutata a giungere alla conclusione. Uno era che se avevo promesso al Maestro di partecipare, quanto sarebbero state grosse le perdite se non fossi andata?" L'altra era che prima o poi tutti i praticanti avrebbero dovuto affrontare la questione della vita e della morte a diversi livelli, quindi perché aspettare? Avendo capito che le nostre strade sono già programmate, ho deciso di andare. E il mio cuore è tornato al suo ritmo tranquillo e costante.

La mia compassione verso i praticanti in Cina era aumentata da quando la persecuzione è iniziata nel 1999. Sono andata a Pechino per aiutare e sostenere i coraggiosi praticanti cinesi e mostrar loro che non sarebbero stati soli in questa terribile situazione. Volevo anche che fosse una sveglia per il mondo in modo che i governi dei diversi Paesi potessero fare qualcosa per fermare la persecuzione.

Noi occidentali ci siamo riuniti in Piazza Tienanmen, abbiamo sollevato il nostro banner con le scritte Zhen, Shan, Ren e Verità-Compassione-Tolleranza. Dopo 20 secondi, eravamo circondati da autobus bianchi e da macchine della polizia. Siamo stati sottoposti a molestie e violenze, ma siamo riusciti a mantenerci vivi e siamo stati espulsi dal Paese il giorno successivo. Una cosa che toccava il mio cuore era che anche prima di andare via dalla Cina, il nostro Ministro degli Esteri aveva fatto una chiara dichiarazione che condannava il regime cinese e ci sosteneva.

Quando siamo atterrati di nuovo in Svezia e abbiamo incontrato i media, sono stata intervistata sia dalla radio che dalla televisione. Dopo gli eventi a Pechino, la mia sensazione di disagio è stata spazzata via. Era meraviglioso, mi sentivo tranquilla e sono diventata veramente consapevole di come i nostri attaccamenti ci limitino e ci trattengano in diverse situazioni.

Chiarire la verità ai media e ai politici

A giugno di quest'anno, alcuni di noi avevano intenzione di scrivere lettere ai nostri politici a Göteborg circa la persecuzione che dura da 18 anni in Cina. Abbiamo avuto diverse riunioni e abbiamo discusso su chi avrebbe contattato i rispettivi politici. Ho avuto la mia possibilità di contattare un politico con cui ho avuto contatti nel 2003 quando il Consolato Generale Cinese ha cercato di fermare il programma radiofonico, il Falun Gong Time, di cui io ero responsabile. Durante le riunioni, abbiamo provato diverse bozze, ma trovavo ancora difficile ottenere una buona lettera. Poi sono arrivate le vacanze estive e la lettera non è stata mai inviata.

Durante l'estate, abbiamo fatto un giro in auto nel parco di Almedals, nell'isola svedese di Gotland, dove annualmente ha luogo una settimana di eventi in cui vengono tenuti discorsi, seminari, e altre attività politiche. Molti rappresentanti dei vari partiti politici svedesi fanno i loro interventi.

Era un ottimo posto e un'opportunità per raggiungere la società, inclusi i media e i politici. Avevamo uno stand in una buona posizione, vicino a un paio di importanti mezzi di informazione e appena fuori dall'università dove ogni giorno si svolgevano molti seminari e incontri molto frequentati. Questo ci ha dato molta visibilità.

Il politico che avrei dovuto contattare a breve era presente. Sono andata a parlare con lui e ho detto che gli stavo scrivendo una lettera. Ha voluto sapere di cosa si trattasse, e abbiamo avuto una buona conversazione.

Ricordava ancora quando il consolato cinese generale aveva cercato di fermare il programma radiofonico 14 anni fa. Poi è stato facile procedere nella conversazione sul Falun Gong e sulla difficile situazione dei praticanti del Falun Gong in Cina.

Avevo pensato molto a lui durante le ultime settimane prima delle vacanze. Capisco che i nostri pensieri retti sono forti. Ora avevo un'altra possibilità e lui era rimasto lì e parlava con me di persona. Abbiamo concordato di riprendere il contatto questo autunno.

Interferenze durante la divulgazione

Noi praticanti, avevamo un'ora ogni giorno sul palco a nostra disposizione in una piazza nel centro di Visby, nell'isola di Gotland. Sono stata invitata a partecipare per parlare delle interferenze del consolato cinese di Göteborg verso il programma radiofonico che avevo trasmesso nel 2003 e del recente episodio in cui hanno cercato di fermare una mostra d'arte a Linköping.

Non mi piace stare sul palco e parlare. Poi ho capito che era un'opportunità per eliminare un po' del mio attaccamento alla reputazione.

Dato che l'episodio era accaduto 14 anni fa, ho dovuto iniziare a ricordare i dettagli leggendo di nuovo alcune cose di allora. Alla fine tutto era andato a posto, almeno quando ero a casa. Ma quando eravamo sul palco il primo giorno, sono diventata nervosa, come se avessi improvvisamente perso la memoria. Il fatto di aver preso delle note non mi ha aiutata, le ho dimenticate appena scritte. Quindi, ho chiesto al praticante che sarebbe stato l'ospite, di aiutarmi facendomi le domande. Poco prima che fosse il mio turno di salire sul palco, mi è venuto un pensiero: "Devo cambiare completamente il mio atteggiamento. Invece di vedere come cosa spiacevole il fatto di essere sul palco, deve piacermi!". Ѐ andata abbastanza bene.

Una delle ultime tappe del nostro giro in auto è stato il Summer Festival di Stromstad. Eravamo nella piazza, mostravamo gli esercizi e parlavamo con la gente. Il tempo era molto bello, c'erano molte persone, anche norvegesi.

Ho incontrato una signora che ha detto di aver incontrato altri praticanti all'inizio dell'estate in Olanda, durante la quarta tappa del nostro tour in auto. Abbiamo partecipato al programma insieme ad altre aziende e organizzazioni quando la Principessa Crown di Svezia ha celebrato il suo quarantesimo compleanno. Questa signora ci aveva visti in quell'occasione e aveva parlato con uno di noi. Successivamente ho pensato che fosse proprio come doveva essere. Immagino che sarebbe bello se tutti quelli che incontriamo dicessero di aver sentito parlare del Falun Gong in precedenza.

Sviluppare i programmi di "Sound of hope"

Ho trasmesso alla radio per 15 anni, dal 2002. Nei primi anni si trattava esclusivamente del Falun Gong, quindi il programma è stato chiamato Falun Gong Time. Quando sono stati pubblicati i Nove Commentari sul Partito Comunista, ho voluto includerli nel programma radiofonico. Ne ho discusso con l'Associazione della Dafa, abbiamo capito che sarebbe stato buono e che il contenuto del programma avrebbe dovuto essere un po' più ampio e più sulla Cina in generale.

A partire da gennaio 2006, il tempo di trasmissione è stato esteso da 30 minuti ad un'ora e il programma è stato rinominato "Sound of Hope". Il programma contiene oggi notizie dalla Cina, una parte de I Nove Commentari, storie della cultura cinese tradizionale, lezioni di lingua e musica composta dai praticanti della Dafa. Aiuto anche a mandare in onda un programma di un'ora in cinese ogni settimana, fatto da un praticante in Finlandia. Molte volte è difficile fare un nuovo programma ogni settimana e mi occorre un giorno intero per completarlo.

In alcune occasioni, quando mi sono sentita veramente male e non riuscivo ad alzarmi e ancora meno a fare un programma, ho capito l'importanza di trasmettere le notizie, di raccontare alle persone cosa sta succedendo in Cina, specialmente le cose che non sono riportate da altri media in Svezia. Allora scattavo giù dal letto, accendevo il computer e iniziavo a lavorare. Quando il programma era ultimato, mi sentivo meglio. Anche se mi ci era voluto un po' più di tempo rispetto al solito, mi sentivo veramente bene.

Mi sono resa conto che, quando facciamo qualcosa di giusto, riceviamo anche un aiuto per eseguirla, anche se sembra impossibile. Ascoltare la radio è così facile oggi. Molti ascoltano i podcast nel cellulare, quindi sarà il mio prossimo progetto da imparare, per raggiungere più persone con le nostre notizie che raccontano la verità sulla Cina che altri media non riferirebbero.

Voglio concludere con alcune parole del Maestro:

“Coltivate come all’inizio e il successo è certo”. ("Insegnamento della Fa durante la Giornata Mondiale della Falun Dafa")

(Presentato alla conferenza europea della Fa 2017)