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Polizia restituisce effetti personali confiscati e fa cadere tutte le accuse

14 Feb. 2017 |   Di un praticante del Falun Gong di Pechino, Cina

(Minghui.org) Nel novembre 2016 mia figlia ed io siamo andati al dipartimento del distretto di polizia di Fengtai a richiedere la restituzione dei miei effetti personali, confiscati il 12 maggio 2016 durante il mio arresto e la perquisizione illegale in casa mia.

Con l'aiuto degli amici praticanti che hanno inviato pensieri retti, la polizia mi ha restituito tutto. Ma la cosa più importante è che hanno rilasciato per iscritto la decisione di non presentare alcuna accusa penale contro di me per aver distribuito i materiali del Falun Gong.

Il 12 maggio 2016 sono stato arrestato nella zona di Yanqiao, a Pechino, mentre distribuivo i materiali del Falun Gong. Il giorno dopo sono stato portato nel centro di detenzione nel distretto di Fengtai. La polizia ha messo a soqquadro la mia casa e ha confiscato il mio computer, la stampante, il tablet, il cellulare, le chiavette USB, i libri del Falun Gong e vario materiale.

Ho parlato con gli agenti di polizia e con le guardie del centro di detenzione del Falun Gong e ho detto loro che i praticanti seguono i principi di Verità - Compassione e Tolleranza. Mi hanno risposto: “Noi sappiamo che siete brava gente, ma non abbiamo altra scelta. Se non eseguiamo gli ordini ci arrestano. Siamo solo dei robots che ubbidiscono agli ordini”. Sentendo dire questo ho avuto pietà per loro, dal profondo del mio cuore.

Sono stato detenuto per più di 20 giorni e poi rilasciato su cauzione in attesa di giudizio. Quando mi è stato chiesto di firmare il documento ufficiale per la cauzione, ho visto l'imputazione: “Utilizzo di un culto per sabotare l'applicazione della legge”. Allora ho rifiutato di firmare. Con mia grande sorpresa la guardia, con diverse altre persone presenti, mi ha detto: “Ben fatto! Hai coraggio”. Poi sono stato rilasciato.

Più tardi ho chiesto che i miei effetti personali mi venissero restituiti e ho parlato del Falun Gong con diversi funzionari di governo. Ho anche scritto lettere personali per chiarire la verità ai capi di tutti i dipartimenti del distretto di polizia di Fengtai. Inoltre ho mandato loro una lettera aperta dai 'colleghi' che prestano servizio nelle forze dell'ordine, che era stata precedentemente pubblicata su internet.

Quando, nel novembre 2016, sono tornato nuovamente al distretto, dopo molti tentativi, e con i pensieri retti degli amici praticanti, la polizia ha deciso di restituirmi tutti i miei effetti personali e di non sporgere denuncia penale nei miei confronti.

I funzionari di polizia sono anche loro delle vittime, perché partecipano alla persecuzione e dovranno affrontare serie conseguenze nel futuro.

Il Maestro ci ha chiesto di salvare più persone, chiarendo la verità e dicendo loro di fermare la persecuzione. Provo un profondo senso di felicità per il distretto di polizia di Fengtai per aver scelto un brillante futuro per se stessi.