(Minghui.org) Ho 40 anni e da oltre 10 anni pratico la Falun Dafa. Quando ero giovane ho avuto una vita molto dura, ma in qualche modo ho sempre pensato che qualche forza soprannaturale mi stesse aiutando. Solo dopo aver imparato la Falun Dafa, ho compreso che nessuno degli eventi straordinari accorsi nella mia vita era accidentale.

La"monaca alta"

Da bambina, il mio soprannome era "monaca alta” e aveva origine da una storia vera.

Quando sono nata, la mia famiglia era povera e mio padre lavorava fuori città. Secondo mia madre, sembravo mezza morta e non sapevo piangere e neppure succhiare il latte. Lei pensava che non sarei sopravvissuta. Anch’ella era molto malata e chiese a mia sorella, allora adolescente, di portarmi fuori, ma quel giorno era troppo stanca e se ne dimenticò.

Il settimo giorno dopo la mia nascita, una donna alta che sosteneva di far visita a qualcuno nel villaggio, si presentò a casa nostra. Quando apprese da mia madre che non ero in grado di succhiare e neppure riuscivo a piangere, mi guardò e disse: "È una bella bambina. C'è una medicina in grado di curarla".

Mia madre le raccontò che non avevamo soldi e la donna disse : “Ho sette centesimi”.

Lasciò la casa e fece ritorno con la medicina che aveva acquistato con i suoi sette centesimi ed infine me la somministrò.

Questa signora continuò a venire a casa nostra ogni giorno prendendosi cura di me e di mia madre. Dopo circa un mese, mia madre guarì ed io stavo bene. La donna ne fu felice, partì e non si fece più rivedere.

Mia madre chiese ad ogni famiglia del villaggio informazioni sulla donna, ma nessuno sembrava averla vista o averne sentito parlare. Siccome il nostro villaggio si chiama “Villaggio della monaca”, mia madre mi affibbiò il soprannome di “monaca alta” in memoria di quella signora alta.

Il Sarto Celestiale

Da giovane ero fisicamente debole e sovente malata, così la mia famiglia non mi mandò mai a scuola. All’età di 20 anni, aiutai mia sorella nella sua sartoria. Diversi anni più tardi, mia sorella si sposò e così divenni la proprietaria del negozio.

Quando mia sorella se ne andò, sapevo soltanto confezionare semplici abiti, eppure riuscii a soddisfare le richieste dei clienti lavorando duramente. Una volta, un cliente mi chiese un’uniforme che non avevo mai creato ed io feci del mio meglio. Il cliente fu entusiasta del risultato.

In un’altra occasione, presi un ordine per un abito nuziale. La cosa mi preoccupò molto visto che non sapevo se ci sarei riuscita.

Durante un freddo giorno d’inverno uscii per comprare del carbone per la sera. Volevo acquistarne due sacchi, ma il venditore si rifiutò di vendermi una quantità così piccola. Quando stavo per andarmene, un anziano signore mi avvicinò e mi disse gentilmente: "Posso venderti io due sacchi di carbone. Seguimi".

Lo seguii in una piccola via e mi disse di entrare a scaldarmi mentre mi preparava i sacchi.

Quando entrai in casa rimasi scioccata. Non potevo immaginare che in un luogo così logoro, ci fosse una stanza piena di stupendi vestiti di altissimo livello!

L’uomo mi disse che era stato lui a confezionarli e che se fossi stata interessata ad imparare come confezionarli, lui mi avrebbe insegnato.

Mi sentivo molto fortunata, come se stessi vivendo un sogno, e immediatamente iniziai ad imparare da lui tutte le tecniche di confezionamento che non conoscevo.

Quella sera, tornata a casa, con estrema facilità confezionai l’abito nuziale.

Più tardi raccontai l'accaduto a mia sorella, ma lei disse che in quella zona non vi era alcun sarto e neppure qualcuno con quelle abilità. Cercai molte volte di trovare quella bottega senza mai riuscirci.

Il Potere Straordinario della Dafa

Quando ricevetti il libro Zhuan Falun, non potevo aspettare e chiesi a mio marito di leggermelo subito, visto che non avendo frequentato la scuola ero analfabeta. Mio marito fu d’accordo e quando ne lesse una parte esclamò: “Questo qigong è stupendo!” .

Ogni tanto il suo umore non era buono e si rifiutava di leggere per me il libro. In queste occasioni aprivo il libro e guardavo i caratteri uno ad uno, senza conoscerne il significato.

Un giorno, mentre fissavo il libro mi addormentai. Quando mi svegliai, scoprii di poter riconoscere i caratteri! Non solo potevo leggere il libro, ma lo avevo già memorizzato!

Mio marito non credeva fosse possibile, così lessi di fronte a lui. “Incredibile!” esclamò lui, impressionato dal miracoloso potere della Dafa.

Dopo poco tempo dall’inizio della pratica della Falun Dafa, le mie malattie scomparvero e potevo sentire il mio corpo leggero. Sono molto grata al Maestro e alla Dafa!

Quando nel luglio 1999, Jiang Zemin ordinò la repressione del Falun Gong, andai a Pechino per dire ai funzionari che la Dafa è buona. La mia famiglia non aveva denaro e così chiesi in prestito 200 yuan con i quali comprai un solo biglietto di andata.

Quando insieme ad un altro praticante arrivai a Pechino era buio e tutti gli alberghi in cui ci fermammo erano costosi e noi non avevamo molti soldi.

Girovagando per la strada, qualcuno arrivò verso di noi e ci chiese se stavamo cercando un albergo economico. “Tre yuan per notte” disse. Ci condusse in una stanza vecchia che per una notte poteva andare bene.

Il giorno dopo andammo in piazza Tienanmen, ma ci perdemmo nel caos, mentre i poliziotti provavano ovunque ad arrestare i praticanti.

Gridai: “La Falun Dafa è buona! Il mio Maestro è innocente!” e i poliziotti mi arrestarono.

Fui detenuta in un luogo dove molti praticanti erano imprigionati. I poliziotti ci chiesero da dove venivamo, ma nessuno di noi rispose.

Alcuni praticanti furono insultati verbalmente e anche picchiati. Alla fine ci diedero un biglietto ferroviario per Shijiazhuang.

Quando arrivai alla stazione di Shijiazhuang ero stanca, affamata e non avevo i soldi per acquistare un biglietto per tornare a casa. Mi addormentai su una panchina.

Un signore anziano dall’apparenza pulita mi svegliò e mi chiese dove fossi diretta. Gli dissi il nome della mia città ed egli replicò che il treno stava partendo.

Mi aiutò a tirarmi in piedi e iniziai a correre, trascinandomi dietro di lui. Quando mi svegliai pienamente mi spinse sul treno che stava lentamente muovendosi. Non ebbi il tempo di chiedergli chi fosse o di comprare il biglietto.

Arrivai a casa sana e salva, mio marito fu felice di vedermi e cucinò un pasto da festa. Raccontò con orgoglio ai conoscenti che ero andata a Pechino per fare appello in favore della Falun Dafa e che ero tornata salva senza un graffio!