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La signora Fu Liang presenta una denuncia penale contro Jiang Zemin dopo 8 anni di reclusione

07 Feb. 2017

(Minghui.org) Durante i 17 anni di persecuzione la praticante del Falun Gong, la signora Fu Liang, è stata arrestata, detenuta in un ospedale psichiatrico, costretta a prendere droghe sconosciute ed imprigionata a causa del suo credo.

La signora Fu, proveniente da Anshan, nella provincia del Liaoning, ha recentemente presentato una denuncia penale contro l'ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), Jiang Zemin. Jiang ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.

Qui di seguito è la sintesi della sua denuncia penale.

Detenuta in un ospedale psichiatrico

Nel novembre 1999 sono andata a Pechino per fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong e sono stata arrestata. Gli agenti di polizia di Anshan mi hanno riportata nella mia città natale e mi hanno direttamente mandata al centro di detenzione locale di Anshan, dove sono stata detenuta per 15 giorni.

Dopo sono stata trasferita presso il mio posto di lavoro e detenuta per altri 20 giorni. Sono stata ammanettata ad uno sgabello tutto il tempo, anche mentre dormivo. Ho rifiutato di ''trasformarmi'', così mi hanno portata all'ospedale psichiatrico di Anshan, poco prima che arrivasse il nuovo anno cinese.

Sono stata costretta a prendere dei farmaci sconosciuti da dei medici che m'infilavano le pillole in bocca e me le facevano ingurgitare. Se mi fossi rifiutata mi avrebbero legata al letto e mi avrebbo costretta a inghiottirle.

Dopo il Capodanno cinese mio marito mi ha portata a casa, ma il personale di sicurezza del mio posto di lavoro e la polizia locale hanno continuato a molestarmi. Alla fine, nel 2000, sono stata costretta a lasciare casa mia per evitare ulteriori arresti.

Sciopero della fame per protestare contro la persecuzione

Appena sono tornata a casa per visitare la mia famiglia, la polizia ha fatto irruzione in casa e io, mio marito e mia figlia siamo stati arrestati.

Prima di mandarmi al centro di detenzione numero 2 di Anshan, mi hanno ammanettata ad un termosifone per un po‘ di tempo.

Ammanettata al termosifone

Sono stata rinchiusa in una cella e così ho fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione.

Il settimo giorno del mio sciopero il direttore del centro di detenzione ha ordinato a tre detenuti di legarmi ad una sedia mentre tre guardie insieme ad altri detenuti mi hanno alimentata forzatamente tramite un tubo. Molti miei denti sono stati danneggiati, e il naso e la bocca erano pieni di sangue.

In seguito mi hanno legate le mani ai piedi in modo tale che non potessi raddrizzare la schiena. Sono stata di nuovo sottoposta ad alimentazione forzata con le mani ancora legate ai piedi.

Illustrazione di tortura: Alimentazione forzata

Il quattordicesimo giorno del mio sciopero della fame ero molto debole. I funzionari del centro di detenzione avevano paura che io fossi in pericolo di vita e così mi hanno mandata in un ospedale ancora ammanettata e incatenata. Mi sono state diagnosticate diverse malattie. Tre giorni dopo sono stata rilasciata, perché il centro di detenzione non voleva assumersi la responsabilità se qualcosa fosse andata male.

Imprigionata per 8 anni

Quando la polizia ha scoperto che ero guarita hanno cercato di portarmi di nuovo al centro di detenzione. Per la seconda volta sono stata costretta a scappare di casa per evitare l'arresto.

Nel 2002 sono stata arrestata insieme ad un altro praticante. Sono stata condannata a otto anni di carcere.

Mentre ero nel centro di detenzione volevo presentare la denuncia penale contro Jiang Zemin, ma il direttore mi ha detto che non mi era permesso farlo.

Sei mesi dopo sono stata trasferita nella prigione femminile di Liaoning, ma la prigione ha rifiutato di accettarmi perché soffrivo di pressione alta e di problemi cardiaci. I funzionari del centro di detenzione di Anshan li hanno costretti ad accettarmi ugualmente.

Le guardie del carcere torturavano le praticanti del Falun Gong utilizzando vari metodi, per esempio: le picchiavano con bastoni elettrici, le pungevano sulla punta delle dita con degli aghi e le costringevano a prendere droghe sconosciute.

Coinvolgevano anche altre detenute che picchiavano e insultavano le praticanti che si rifiutavano di rinunciare alla loro fede. Le detenute sarebbero state punite se le praticanti si fossero rifiutate di rinunciare al Falun Gong.

Sono stata imprigionata nel distretto numero 6. Una volta ho detto alla guardia del carcere che ''Il Falun Gong è buono". Mi hanno fatta stare fuori sotto la neve per tre ore.

Insieme ad altre 15 praticanti del distretto numero 6 eravamo monitorate da altre detenute tutto il giorno. Le guardie ci molestavano ogni giorno, chiedendoci quando avremmo rinunciato al Falun Gong. Se ci rifiutavamo venivamo piccchate sia dalle guardie che dalle altre detenute.

La mia pressione sanguigna è spesso salita fino a 240 mmHg, e molte volte mi hanno portata in ospedale per curarmi.

Nel marzo 2006 sono stata rilasciata per motivi di salute, ma sono stata costretta a tornare in carcere due anni e mezzo dopo.

Nel 2010 sono stata rilasciata di nuovo, dopo aver scontato otto anni di carcere.

Costretta a vivere di nuovo senza fissa dimora

Nel dicembre 2013 ho parlato del Falun Gong ad una persona in un parco. Tre giorni dopo sei agenti di polizia dell' ufficio di sicurezza della divisione di Anshan e due agenti della stazione di polizia locale hanno fatto irruzione nella mia casa, mi hanno arrestata e mi hanno confiscato la foto del signor Li Hongzhi (il fondatore della pratica), i libri del Falun Gong e diversi oggetti personali. Sono stata portata alla stazione di polizia.

Mi hanno poi mandata al centro di detenzione, dove non sono stata accettata a causa della mia pressione sanguigna molto alta. Sono stata temporaneamente rilasciata. La polizia mi ha detto di tornare in stazione il giorno dopo, così sono scappata nuovamente di casa per evitare ulteriori persecuzioni.

I miei familiari mi hanno informata che la polizia è andata a casa mia nel 2014 chiedendo dove io fossi.

Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.