(Minghui.org) A seguito dell'arresto avvenuto il 13 aprile 2017, un ex ingegnere donna dell'Istituto di Ricerca dell'Autoveicolo di Pechino e suo padre, rimangono detenuti per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Regime Comunista Cinese.

Questa non è la prima volta che Wang Fengde e la figlia Wang Yanyan sono stati presi di mira per via del loro credo, nel 2005 erano già stati arrestati e detenuti.

Nel 2015 la figlia ha presentato una denuncia penale contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin, per aver ordinato la persecuzione che ha causato le sofferenze sue e di suo padre.

La polizia della contea di Taikang e della sua residenza attuale nella contea di Shunyi a Pechino, le hanno fatto pressione perché ritirasse la causa contro Jiang. Quando si è rifiutata, hanno cominciato a esercitare pressioni sul suo datore di lavoro. Il 4 gennaio 2017 è stata costretta a dimettersi e il 13 aprile la polizia ha sospeso la sua residenza a Pechino e l'ha arrestata insieme al padre.

L'avvocato del padre ha recentemente visitato la Stazione di polizia di Renhe, ma l'ufficiale Xie Changjie ha rifiutato di parlargli del caso. L'avvocato non ha avuto altra scelta che chiamare l'agenzia di supervisione della stazione di polizia. Solo cosi facendo l’ufficiale Sun Ao ha accettato di incontrarlo.

Due giorni dopo l'avvocato della figlia, accompagnato dalla sorella maggiore della donna, ha visitato la stessa stazione di polizia. Un ufficiale soprannominato Shao ha interrogato la sorella e ha minacciato di arrestarla, ma ha desistito solo dopo le proteste dell'avvocato contro l'operato illegale.

La donna ha sollecitato la polizia a rilasciare il padre e la sorella, poiché non avevano violato alcuna legge esercitando il loro diritto costituzionale alla libertà di credo e avendo cercato giustizia contro Jiang.

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