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Una scelta del procuratore generale

28 Maggio 2017

(Minghui.org) Conosco un procuratore generale che è stato anche capo di un dipartimento di polizia. Nei molti anni da procuratore è stato coinvolto in tanti casi riguardanti i praticanti del Falun Gong. Sua moglie e molti dei loro amici e parenti sono praticanti.


All'inizio della persecuzione del Falun Gong è stato ingannato dalle bugie del Partito Comunista Cinese (PCC). Grazie alla sua famiglia, che ha fatto del suo meglio per chiarirgli la verità, alla fine si è dimesso dal PCC e ha iniziato a leggere i libri del Falun Gong a casa.

1. “È un praticante del Falun Gong. Fare affari con lui è sicuro”

Dopo l'inizio della persecuzione uno dei dipendenti sotto il procuratore ha perso il lavoro in quanto praticante del Falun Gong. Successivamente ha iniziato a lavorare in una nuova impresa agricola. Dato che si trattava di un nuovo progetto, le persone del luogo temevano di venire ingannate, erano perciò riluttanti a partecipare.

Il capo del villaggio era il cognato del procuratore generale. Lo ha chiamato per esprimergli la sua preoccupazione circa il progetto e gli ha chiesto delucidazioni. Il procuratore generale gli ha detto: “È un praticante del Falun Gong. Fare affari con lui è sicuro”.

Il capo del villaggio ha poi diffuso la parola alle persone del posto e il progetto è andato avanti. Dopo un abbondante raccolto tutti hanno capito che quello che aveva detto il procuratore generale era la verità.

2. “Mi sono ufficialmente dimesso dal malvagio PCC”

Dopo che il procuratore generale è andato in pensione, ha iniziato ad avere gravi problemi di salute e avrebbe dovuto essere operato.

Proprio prima dell'inizio dell'operazione improvvisamente si è alzato in piedi, ha guardato i medici e gli infermieri e ha detto in maniera seria: “Oggi annuncio ufficialmente che mi dimetto dal malvagio PCC e dalle sue organizzazioni affiliate. La Falun Dafa è buona!”. Poi si è ridisteso. L'intervento è andato bene e poco tempo dopo è stato dimesso.

Dopo essere tornato a casa ha deciso di iniziare a praticare la Falun Dafa. Ha quindi iniziato a leggere gli insegnamenti a casa.

3. “Non importa come, devi liberarla”

La suocera di quell’uomo un giorno è stata arrestata mentre distribuiva volantini del Falun Gong. Stava per essere mandata in un campo di lavoro forzato. Il procuratore generale, che lavorava come capo nello stesso dipartimento di polizia, ha quindi chiamato il capo della Divisione Sicurezza Interna, che era il figlio dell'attuale vice capo del dipartimento di polizia. Il procuratore generale gli ha detto: “È la sorella di tua zia, mia moglie. Non importa come, devi liberarla”.

Poiché il procuratore generale gli aveva fatto pressione, il capo della Divisione Sicurezza Interna ha liberato la praticante.