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Violenta tempesta risparmia una signora di 85 anni, benedetta dal Maestro

13 Giugno 2017 |   Dettato da “nonna Zhang” della città di Tonghua, provincia del Jilin, Cina

(Minghui.org) Il pomeriggio del 5 maggio 2017 un'impetuosa tempesta ha colpito la città di Tonghua, nella provincia del Jilin. La violenta pioggia che ha inondato l'area ha sradicato cartelli stradali, bidoni dei rifiuti e persino piccoli capannoni. Stavo tornando a casa dopo essere stata dalle mie figlie e mi ha colta impreparata in quanto non avevo con me né un'impermeabile né un ombrello. Sono arrivata sana e salva, e sorprendentemente i vestiti che indossavo sotto il mio soprabito erano asciutti.

Sono conosciuta come nonna Zhang, ho 85 anni, sono piccola e magra, e sono alta solamente un metro e quarantacinque centimetri. Durante la tempesta credo di essere stata protetta dal Maestro della Dafa. Ho raccontato la mia storia a mia figlia e lei ha scritto questa lettera per me. Siamo grati al Maestro per avermi protetta durante una così impetuosa bufera.

La città di Tonghua dopo la violenta tempesta del 5 maggio 2017

Quel giorno, il 5 maggio, avevo fatto da babysitter a casa di mia figlia. Quando stavo per venire via lei mi ha detto che non era una buona idea perché il tempo stava andando a peggiorare. Sentiva che non sarebbe stato sicuro per me stare là fuori, tuttavia ero determinata e non ho nemmeno preso l'ombrello che mi voleva dare quando sono uscita da casa sua.

Tutto ciò è accaduto non molto tempo prima che ho visto delle nuvole scure in direzione della mia abitazione. Rapidamente si è alzato il vento e ha cominciato a piovere. Il vento si è fatto molto forte e la pioggia era violenta. Un ombrello non avrebbe retto a un vento così forte.

Il vento urlava e si faceva più forte fino al punto che nell'aria volava ogni tipo di oggetto. Tutti correvano a ripararsi. Le mie scarpe erano inzuppate e i miei pantaloni erano bagnati dalle ginocchia in giù.

Non sapevo cosa fare. Pensavo che sarebbe stato difficile tornare a casa di mia figlia e allo stesso tempo mi chiedevo se sarei riuscita ad arrivare a casa mia. Entrambe le scelte presentavano una situazione di pericolo.

Mia figlia mi ha chiamata sul cellulare e ha detto: “WeChat ha postato video e foto che mostravano alberi, fino a trenta centimetri di diametro, lungo le strade abbattuti dal forte vento, e cartelli stradali, capannoni e altri oggetti di ogni tipo che rotolavano per terra. La situazione è molto pericolosa”.

Non volevo che mia figlia si preoccupasse e le ho risposto dicendo: “Ho i soldi per prendere un taxi. Per favore non ti preoccupare”. In realtà non avevo con me nemmeno un centesimo. Dopo aver riattaccato mia figlia ha richiamato, ma non ho risposto.

Ho cominciato a sentirmi infreddolita e spaventata, ma poi ho pensato al Falun Gong. Nella mia mente ho cercato l'aiuto del Maestro e ho pensato: “Maestro, sono bloccata in mezzo a una forte tempesta. Per favore, aiutami a tornare a casa sana e salva!”.

Con questo pensiero mi sono sentita diversa... fiduciosa. La bufera non mi preoccupava più. Non ero più spaventata e infreddolita, e nemmeno preoccupata. Ero al riparo assieme a un gruppo di persone e ho deciso di incamminarmi.

Indossavo un soprabito viola sopra una maglietta nera di cotone e dei pantaloni neri sopra un paio di leggings leggeri. La pioggia stava ancora abbattendosi forte e costante.

Ho visto solo altre due persone che camminavano per la strada. Erano insieme, si tenevano a vicenda per non essere portate via dal vento ed erano inzuppate fradice. Persino le vetture parcheggiate venivano scosse dal vento, tuttavia io mi sentivo ben salda. Il vento non mi ha colpita e non ho sentito la pioggia pungermi la faccia e la testa.

L'acqua lambiva i bordi delle strade. Mentre camminavo verso casa mia figlia, i miei nipoti e mio genero hanno continuato a chiamarmi. Mio genero è persino uscito in macchina per cercarmi.

Di solito mi occorrono trenta minuti per tornare a casa, tuttavia quel giorno ho impiegato un'ora. Quando sono arrivata a casa sono entrata e mi sono tolta i vestiti bagnati. Le mie scarpe erano piene d'acqua. Anche il mio soprabito e i pantaloni erano bagnati, tuttavia sono rimasta totalmente sorpresa nello scoprire che i vestiti che indossavo sotto erano tutti asciutti!

In passato mi ero imbattuta in molti temporali e mi ero sempre inzuppata fino alla pelle. Persino indossando un'impermeabile non sarei potuta mai rimanere asciutta in mezzo a una tempesta così forte.

Ho guardato nello specchio e ho visto la mia faccia: era asciutta e persino i miei capelli erano solo leggermente umidi. Come poteva essere? Ero sbalordita. Ho poi compreso che il Maestro mi aveva protetto nella bufera. Ho detto: “Maestro, ti ringrazio tanto. Come posso mostrarti la mia gratitudine?”, e mi sono messa in ginocchio.

Sono passati diversi giorni, ma ho ancora bene in mente quella situazione e sono estremamente grata al Maestro.