Heilongjiang: 5 donne praticanti processate illegalmente

(Minghui.org) Alle ore 10:00 del 23 maggio 2017 le signore Wang Yufeng, Yu Xiuxiang, Guo Xiuhua, Yang Shuxian e Shang Yanhua, tutte praticanti del Falun Gong, sono state processate illegalmente dalla corte della città di Mishan.

Invalidate le prove del procuratore

Gli avvocati delle praticanti hanno dichiarato la non colpevolezza delle loro assistite e le hanno difese in base alla legge cinese vigente, nonostante il giudice Zhang Ying abbia cercato di impedire loro di svolgere il proprio lavoro. Il giudice ha inoltre violato, prima e durante il processo, i diritti legali delle praticanti e dei loro familiari.

I legali hanno fatto richiesta che il testimone del procuratore venisse chiamato a deporre. Il giorno prima del processo avevano inoltre presentato una “richiesta di esclusione delle prove illegali” e una “richiesta di presentazione delle prove da parte dei pubblici ministeri”.

Gli avvocati hanno sottolineato che il testimone del procuratore non si era presentato per deporre, che durante il processo non erano state presentate le prove, che non erano stati riprodotti i video dell'ottenimento delle prove e che le foto presentate non riportavano l'indicazione precisa della data e dell'ora.

Violazione dei diritti legali

I parenti e gli amici delle imputate hanno chiesto al giudice Zhang Ying di fissare al 19 maggio la data dell'udienza. Hanno anche chiesto se il tribunale avesse informato i parenti stretti delle praticanti, tuttavia il giudice Zhang ha affermato che non era necessario farlo.

Quando i parenti e gli amici hanno comunicato ai familiari delle praticanti la data del processo, loro hanno affermato di non aver ricevuto alcuna notifica dalla corte.

Gli avvocati hanno chiesto al giudice Zhang che i familiari delle imputate potessero sedere in tribunale durante il processo e lui ha acconsentito a patto che avessero con sé un documento d'identità. Il giorno del processo tuttavia, il capo della squadra di sicurezza interna, Yu Haiying, e gli agenti del tribunale hanno dato il permesso di entrare nell'aula a solo un massimo di tre familiari per ogni praticante.

La polizia ha anche istituito un punto di controllo supplementare e un agente in borghese della sicurezza interna è sembrato che video-registrasse tutti i partecipanti al processo. Yu Haiying ha rifiutato di lasciare entrare nell'aula la sorella di una praticante nonostante abbia mostrato la sua carta d'identità.

Secondo la legge cinese i familiari degli imputati possono persino partecipare alla difesa, tuttavia due familiari delle praticanti che volevano difendere le loro parenti si sono visti negare quel diritto. Il giudice ha detto loro che occorreva una lettera di approvazione dell'ufficio di giustizia locale, il quale però ha risposto che avrebbero dovuto presentare una lettera del giudice. Quando poi sono tornati nell'aula giudiziaria è stato negato loro l'ingresso.

Richiesta di ammissione di colpa

Le cinque praticanti sono state portate in tribunale in manette, che sono state rimosse solo all'inizio del processo.

Le praticanti hanno dichiarato di non aver distribuito i materiali correlati al Falun Gong come affermato dal procuratore. Hanno affermato di aver fatto visita ad alcuni agricoltori portando loro dei regali di Capodanno. Durante l'arresto la polizia ha sparpagliato a terra dei volantini del Falun Gong e ha sostenuto che le praticanti li stessero distribuendo.

Nel corso degli interrogatori la polizia ha offerto alle cinque donne la libertà se avessero riconosciuto di aver dato agli agricoltori il materiale del Falun Gong. Se al contrario avessero insistito ad affermare di aver dato dei comuni regali, allora sarebbero state condannate.

I funzionari del tribunale hanno costretto i parenti e gli amici ad aspettare nel ingresso del palazzo di giustizia fino a mezzogiorno. Quando è stato poi chiesto a un poliziotto in borghese cosa stesse facendo, l'agente ha annotato i nomi di tutti i parenti e gli amici rimasti.

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