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San Francisco: I praticanti della Dafa dell'area della Baia chiedono il rilascio dei loro familiari imprigionati in Cina

23 Giugno 2017

(Minghui.org) Il 16 giugno, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta davanti al consolato cinese di San Francisco, la signora Jiang Wenjun ha affermato: “La Falun Dafa ha salvato la nostra famiglia, tuttavia mia madre è stata arrestata perché è una praticante”.

La signora Jiang Wenjun e altri tre praticanti dell'area della Baia di San Francisco stanno chiedendo aiuto per salvare i loro familiari imprigionati in Cina.

I praticanti della Falun Dafa di San Francisco hanno partecipato alla conferenza stampa per chiedere la fine della persecuzione in Cina

Jiang Wenjun, di 26 anni, è della città di Qingdao, nella provincia dello Shandong. Lo scorso venerdì sua madre Wang Meirong e un'altra praticante, Zhang Yuemei, sono state arrestate nella cittadina di Pingdu, nello Shandong, perché hanno parlato alle persone della Falun Dafa. Il giorno seguente sono state portate nel centro di detenzione n.2 di Pudong, dove sono tutt'ora incarcerate.

Secondo quanto riferisce la signora Jiang, nel centro di detenzione sua madre è stata torturata dalla polizia e dalle guardie nel tentativo di costringerla a rinunciare alla sua fede.

La signora Jiang Wenjun racconta la storia di sua madre nel corso di una conferenza stampa che si è svolta di fronte al consolato cinese di San Francisco

La signora Jiang ha raccontato l'esperienza della sua famiglia con la Falun Dafa: “Quando avevo sette anni mia madre aveva una strana malattia cutanea. Tutto il suo corpo, persino le palpebre, era ricoperto da una pelle secca squamosa. Se si muoveva bruscamente la pelle si spaccava e sanguinava; soffriva ininterrottamente di un terribile prurito. Le unghie delle mani erano addirittura consumate dal continuo grattarsi”.

“Ha provato ogni tipo di terapia, sia di medicina occidentale che cinese, ma niente funzionava; la mia famiglia era sotto pressione perché mia madre era diventata irascibile e spesso dava di matto senza alcuna ragione fino a quando nel 1998 non ha iniziato a praticare la Falun Dafa. La pratica l'ha guarita completamente nell'arco di un mese. La sua pelle squamosa si è staccata ritornando alla normalità e nella mia famiglia sono finalmente ritornati i sorrisi e le risate”.

Jiang Wenjun ha chiesto: “Come potrebbe mia madre rinunciare alla pratica che le ha salvato la vita? Solo per aver detto alle persone la verità sulla pratica deve restare in prigione?”.

Anche altri tre praticanti presenti al raduno hanno chiesto il rilascio dei loro familiari imprigionati in Cina a causa del loro credo nella Falun Dafa.

I genitori di Yao Yunying, Yao Guofu e Liang Xin della provincia dell'Henan, sono imprigionati dal 2015.

Anche il cugino di Lao Yunteng, Yang Xiaohui della provincia del Guangdong, è stato imprigionato nel 2015.

La madre di Li Xuesong, Meng Hong della provincia dell'Heilongjiang, è stata arrestata nel 2012 e condannata a sette anni di reclusione.

La signora Chen Zhenbo racconta le torture subite in una prigione cinese

Durante la conferenza stampa la praticante Chen Zhenbo ha raccontato le torture subite in Cina.

Dal 2008 al 2009 la signora Chen, anche lei di Qingdao, è stata imprigionata per diciotto mesi. Nel carcere è stata tenuta appesa per sette giorni. Le guardie l'hanno inzuppata con l'acqua gelida e l'hanno picchiata brutalmente.

La signora Chen ha raccontato che il suo amico Lu Xueqin, anch'egli praticante del Falun Gong, è stato recentemente arrestato per la seconda volta e si trova adesso nel centro di detenzione n.3 di Qingdao.

L'ex giudice Wang Chongming ha detto che in Cina non c'è alcuna legge che dichiari illegale la pratica della Falun Dafa

Al raduno ha parlato anche Wang Chongming, un ex giudice di Pechino che ha detto: “Non c'è legge in Cina che dichiari illegale la pratica della Falun Dafa. Al contrario la Costituzione cinese sostiene che i cittadini hanno la libertà di credo e di parola”.

Wang ha continuato: “È un valore universale che la libertà di credo e di parola debbano essere protette dalla legge. Tuttavia negli ultimi diciotto anni in Cina sono stati arrestati, imprigionati e torturati milioni di praticanti della Falun Dafa. Molte famiglie sono state distrutte e molti praticanti hanno perso la vita come risultato diretto della persecuzione. Il governo preleva persino gli organi dai praticanti della Falun Dafa per profitto”.

Ha poi concluso dicendo: “Questa persecuzione è illegale e i criminali dovrebbero essere portati davanti alla giustizia”.