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Un'udienza in casa mia

06 Giugno 2017 |   Dettato da Ma Xin, edito da un amico praticante in Cina

(Minghui.org) Fumavo sigarette, bevevo alcolici e giocavo d’azzardo regolarmente. Il mio stile di vita malsano mi ha causato molte problematiche, tra cui gravi problemi allo stomaco. Tuttavia, ho abbandonato questo terribile stile di vita quando, nel 1996, ho cominciato a praticare la Falun Dafa. Questa è la storia di come sono stata tormentata dalla polizia semplicemente a causa della mia fede e in che modo le procedure illegali che mi sono state imposte abbiano beffato il sistema giuridico cinese.

Una volta, alla fine del 2014, sono stata segnalata alla polizia da qualcuno a cui avevo dato un opuscolo riguardante la persecuzione della Falun Dafa. I poliziotti mi hanno interrogata e preso forzatamente le impronte digitali. Mi hanno rilasciata alle 2:00 del mattino dopo.

Due mesi più tardi, mentre ero fuori, la polizia ha perquisito la mia casa. Hanno portato via gli opuscoli per chiarire la verità e forzato mio marito a firmare una lettera di rinuncia alla Falun Dafa, dicendogli che era tutto ciò di cui avevano bisogno.

A luglio del 2015,un uomo e una donna sono venuti a consegnare una convocazione del tribunale. Ho rifiutato di prenderla,così me l’hanno semplicemente lasciata. Alla fine l'ho bruciata.

Alcuni amici mi hanno consigliato di lasciare la mia casa per parecchi giorni oppure fingere di essere malata per evitare l’udienza. Non ho ascoltato i loro consigli perché non avevo fatto nulla di male, e neppure commesso alcun crimine. Non avevo motivo di scappare o nascondermi.

L’11 agosto, mentre stavo uscendo da casa con il materiale della Dafa nella mia borsa come al solito, un giovane uomo mi ha fermata sulla porta. Mi ha detto che intendeva scortarmi fino all’udienza evidentemente fissata per quel giorno.

Ho cominciato a parlargli dell’ingiusta persecuzione e dei casi di sciagure accadute a chi era stato coinvolto nel maltrattamento dei praticanti. Sembrava che stesse pensando seriamente a ciò che gli stavo dicendo.

Tutto ad un tratto, circa una dozzina di persone si è presentata e tutti sono entrati in casa. Erano del comitato locale di quartiere, del tribunale e della Procura. Stavano cercando di istituire un tribunale in casa mia per processarmi per la mia fede nella Falun Dafa.

Ho chiesto loro: “Per cosa dovrei essere accusata? Avete delle prove?”

Non avevano alcuna risposta. Hanno provato a farmi firmare un’interrogazione registrata di sei pagine; ho scritto sopra “non valida”.

Pretendevano che mi presentassi qualora l’ufficio locale di giustizia lo avesse richiesto. Ho detto che non lo avrei fatto. Ho ribadito loro che la Falun Dafa è buona e che lo sono anche i principi di Verità-Compassione-Tolleranza. Dopo dieci minuti se ne sono andati uno dopo l’altro.

Dopo che tutti se ne sono andati, il giovane che si era presentato per primo alla mia porta mi ha chiesto di aiutarlo a dimettersi dai Giovani Pionieri e dalla Lega della Gioventù Comunista, organizzazioni affiliate al Partito Comunista Cinese.

Due mesi più tardi, sono stata informata dal tribunale che mi avevano multata di 3000 yuan per una trasgressione minore. Questa era una decisione ingiusta! Ho detto a mio marito e a mio figlio di non pagare la multa visto che non c’erano motivazioni legali.

Da quel momento la mia famiglia ed io non abbiamo più subito molestie.