(Minghui.org) Due donne della città di Kunming sono state entrambe condannate a tre anni di carcere e hanno ricevuto una multa di 10.000 yuan con l'accusa di “utilizzare un culto per minare l'applicazione della legge”, un pretesto comunemente usato dal regime comunista cinese nel tentativo di incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong, una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.

Il 22 novembre 2016 le signore Xu Chunfeng e Zhang Qingxiu sono state denunciate alla polizia mentre distribuivano i materiali del Falun Gong. Il giorno successivo la Xu è stata presa in custodia e il 5 dicembre Zhang Qingxiu, di circa 60 anni, è stata arrestata mentre si trovava nella sua abitazione.

Gli avvocati hanno anche confutato le prove dell'accusa e hanno chiesto che le loro clienti venissero assolte, tuttavia il primo giugno i giudici le hanno condannate entrambe.

L’8 e il 21 giugno la Xu e la Zhang si sono incontrate rispettivamente con i loro avvocati e hanno entrambe espresso la propria volontà di appellarsi contro i verdetti di colpevolezza.

I giudici e il procuratore hanno violato la procedura legale

Il 19 maggio la Xu e la Zhang sono state portate al tribunale della contea di Luquan per affrontare il processo, che era co-presieduto dai giudici Yuan Jiahong e Wang Yan.

L'udienza si è tenuta in una sala giudiziaria con solo dieci posti per gli spettatori, di conseguenza alcuni dei sostenitori delle praticanti non sono potuti entrare per assistere al processo.

Non appena è iniziata l'udienza gli avvocati hanno constatato che non si riusciva a trovare il testimone dell'accusa che aveva denunciato le loro clienti alla polizia. Dopo aver elencato le contraddizioni nelle testimonianze dell'accusa, gli avvocati hanno immediatamente presentato una richiesta scritta affinché il testimone si presentasse in tribunale e fosse oggetto di un controinterrogatorio.

Poiché la richiesta è stata rifiutata, gli avvocati hanno chiesto ai giudici come potessero assicurare un processo equo senza la presenza del testimone, e hanno quindi chiesto la loro ricusazione.

I giudici hanno sospeso l’udienza per alcuni minuti e quando poi sono tornati hanno informato gli avvocati che la loro richiesta era stata respinta.

I legali hanno contestato ancora una volta la decisione dei giudici. Per legge, le richieste di ricusazione dei giudici devono essere riesaminate dai presidenti della corte.

I giudici hanno sospeso l'udienza per una seconda volta, ma quando sono rientrati in aula la loro conclusione non era cambiata.

Il procuratore Wang Xuehai è stato quindi incaricato di presentare le sue prove. Per legge, per ogni argomento presentato dovrebbe essere dato il tempo alla difesa di fare domande e verificare l'autenticità e la validità delle prove. Il procuratore ha però presentato più argomenti alla volta, senza dare agli avvocati la possibilità di parlare.

I legali hanno protestato e alla fine i giudici hanno concesso loro alcuni minuti per fare domande ogni tre argomenti presentati dal pubblico ministero.

Gli avvocati hanno riscontrato diverse contraddizioni nelle dichiarazioni fatte dal procuratore, tuttavia i giudici hanno ignorato la loro richiesta di escludere le prove dell'accusa.

Wang ha terminato la sua presentazione richiedendo dai tre ai quattro anni di prigione per entrambe le praticanti.

Le due donne hanno poi testimoniato in loro difesa sostenendo di non aver violato alcuna legge nell'informare le persone sull’ingiusta persecuzione del Falun Gong, e perciò hanno chiesto l'assoluzione. Tuttavia meno di due settimane dopo sono state condannate.