(Minghui.org) Il 30 aprile 2016 il signor Gao Yixi, residente nella città di Mudanjiang, è deceduto dieci giorni dopo il suo arresto per essersi rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
Secondo i familiari che hanno visto il corpo, aveva il petto sporgente, l’addome fortemente infossato e i segni delle manette sui polsi. La polizia si è rifiutata di fornire i risultati dell’autopsia e di consentire alla famiglia di fare un'autopsia indipendente.
Il corpo di Gao si trova ancora in un obitorio locale, poiché la famiglia ha rifiutato di cremarlo senza il rapporto dell’autopsia. Il 27 aprile 2017 i parenti sono stati autorizzati a vedere la salma per la prima volta da quando è stata spostata nell'obitorio. Più di due dozzine di agenti in uniforme e in borghese controllavano la stanza e la famiglia del praticante ha potuto vedere il suo corpo solo da lontano. A un certo punto sua figlia è stata persino spinta a terra.
Un testimone oculare ha poi rivelato ciò che ha visto: “Poiché Gao ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la detenzione illegale, è stato trasferito all'ospedale della polizia locale, dove è stato costretto a indossare una camicia di forza e appeso con le gambe e le braccia divaricate”.
“Tre agenti, tra cui uno chiamato Wang Xu, si sono alternati a sorvegliare il praticante. Il giorno della sua morte un agente in servizio della città di Changding l'ha lasciato sospeso in aria nonostante avesse già accettato di interrompere lo sciopero della fame”.
“Un'infermiera, invece di inserirgli il catetere quando ha avuto problemi a urinare, gli ha compresso con forza il pene per cercare di indurre la minzione. Gao è morto più tardi quello stesso giorno”.
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