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Heilongjiang: praticante arrestata nove volte e imprigionata per tre anni

12 Ago. 2017 |   Di un corrispondente Minghui nella provincia dell'Heilongjiang, Cina

(Minghui.org) Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1993, la signora Tian Guiqing ha riacquistato la salute e la speranza. La sua felicità è stata spezzata sei anni più tardi quando il regime comunista cinese ha lanciato una violenta campagna persecutoria contro questa pratica spirituale.

La donna proveniente dalla città di Qiqihar, provincia dell'Heilongjiang, è una coordinatrice volontaria di un gruppo di pratica locale del Falun Gong. Dopo l'inizio della persecuzione è stata presa di mira, e tra luglio del 1999 e la fine del 2000 è stata arrestata sette volte e poi scappata di casa per evitare ulteriori arresti. A gennaio del 2001 è stata trovata e nuovamente arrestata.

In seguito al suo ottavo arresto è stata condannata a tre anni di carcere e durante tutto il periodo della carcerazione è stata sistematicamente torturata.

Dopo essere stata dimessa dalla prigione non le hanno dato più tregua, è stata arrestata ancora una volta poco prima dei Giochi Olimpici del 2008 e poiché soffriva di problemi al cuore e aveva una elevata pressione sanguigna, hanno dovuto liberarla il giorno stesso. Tuttavia gli ufficiali hanno continuato a molestarla anche a casa, tanto da costringerla a nascondersi di nuovo.

Sette arresti in meno di due anni

Essendo la signora Tian una coordinatrice volontaria, il suo telefono è stato monitorato e lei pedinata attentamente dall'inizio della persecuzione nel luglio del 1999.

22 luglio 1999: primo arresto durante un appello di gruppo

Alcuni praticanti del Falun Gong, tra cui la signora Tian, sono stati circondati da milizie armate durante un appello di gruppo per rivendicare il diritto di praticare il Falun Gong. Dopo essere stati arrestati, sono stati portati alla Stazione di polizia di Tiefeng e detenuti per ventiquattro ore. In prigione sono stati costretti a dormire in terra senza avere nemmeno una coperta.

Novembre 1999: Secondo arresto durante la stesura di una lettera di appello

La signora Tian e altri praticanti sono stati arrestati nel novembre del 1999, quando hanno scritto una lettera di appello per il diritto di praticare il Falun Gong. La donna è rimasta detenuta per due giorni e ha ricevuto una multa di 3.000 yuan. In questi due giorni è stata molestata dal personale del comitato residenziale, dalla polizia locale e dalla segreteria del Partito Comunista Cinese (PCC).

Giugno 2000: Cinque giorni di detenzione dopo il terzo arresto

A giugno del 2000 la praticante è andata a Pechino a chiedere giustizia per il Falun Gong, ma insieme ad altri praticanti è stata arrestata e confinata dentro lo stadio di Shijingshan. Costretta a sedersi per terra sotto il sole cocente per due giorni, ha avuto un colpo di calore ed è svenuta.

La seconda notte è stata portata in un centro di detenzione, dove ha iniziato uno sciopero della fame e per costringerla a cedere è stata sottoposta ad alimentazione forzata con l'ausilio di un grosso tubo. L'hanno rilasciata soltanto dopo il quinto giorno.

Luglio 2000: Quindici giorni di detenzione dopo il quarto arresto

A luglio del 2000 dodici praticanti tra cui la signora Tian, hanno scritto e inviato una lettera di appello all'Ufficio Appelli di Pechino. Come risultato la lettera è stata consegnata alle autorità locali, che hanno fatto arrestare tutti i praticanti e li fatti portare in un centro di detenzione per 15 giorni.

Ottobre 2000: detenuta per una notte dopo il quinto arresto

La donna è stata arrestata alla stazione ferroviaria mentre stava andando a Pechino a fare appello per il diritto di praticare il Falun Gong e tenuta in detenzione quasi per l'intera nottata.

2000: Tentativo di raggiungere Pechino risultato nel sesto arresto

Dopo aver tentato ancora una volta di andare a Pechino per appellarsi in favore del Falun Gong, è stata nuovamente arrestata dagli agenti della Stazione di polizia di Damengzhuang, a Tianjin.

2000: Detenuta per una notte a Pechino dopo il settimo arresto

Quando finalmente è riuscita a raggiungere Pechino, è stata arrestata un'altra volta e portata alla Stazione di polizia di Tienanmen.

Qui è stata colpita al petto da un poliziotto in modo così violento da farle accusare problemi di respirazione. Poi trasferita al Carcere di Chaoyang, dove le guardie hanno ordinato ai detenuti di picchiarla. In protesta ai pestaggi subiti ha iniziato uno sciopero della fame ed è stata rilasciata quella stessa notte.

11 gennaio 2001: Tre anni di carcere dopo l'ottavo arresto

Di nuovo arrestata nella città di Qinhuangdao provincia dello Shandong è stata trasferita in un centro di detenzione a Heilongjiang, dove è rimasta fino a quando è stata condanna a tre anni di carcere, da scontare nella Prigione femminile di Heilongjiang.

Nel centro di detenzione è stata torturata dalle guardie e sottoposta al letto della morte, una tortura dove le mani e le gambe vengono legate ai quattro angoli del letto. È stata liberata solo dopo essere entrata in coma.

Rappresentazione della tortura: letto della morte

Al suo risveglio le mani erano legate, non poteva stare in piedi o muoversi ed è stata costretta in quella condizione per più di una settimana.

Durante l'alimentazione forzata le detenute criminali le sono saltate sopra e l'hanno immobilizzata. Successivamente le guardie le hanno legato le braccia e le gambe dietro la schiena costringendola poi a sedersi sul pavimento, mentre le detenute avevano ordine di bloccarle i piedi.

Durante l'inverno è stata costretta a sedersi sul pavimento di cemento ghiacciato per tutto il giorno e per un totale di 49 giorni.

Periodo precedente le Olimpiadi del 2008: Nono arresto

Prima delle Olimpiadi del 2008 la praticante è stata nuovamente arrestata e portata alla stazione di polizia di Zhonghua, dove è stata ammanettata su una sedia di ferro e torturata durante tutto l'interrogatorio, finché non ha perso conoscenza.

In quelle condizioni è stata portata al pronto soccorso del 203° Ospedale militare. Un medico le ha somministrato una flebo e le ha dato l'ossigeno, dicendo ai poliziotti che era in fin di vita e che bisognava informare la sua famiglia il più presto possibile. Nonostante sia stata rilasciata quel giorno e portata a casa, nei giorni successivi hanno continuato a molestarla. Per evitare le molestie, ha dovuto abbandonare la casa e spostarsi da un posto a un altro.

Conoscere il Falun Gong nel momento più buio della propria vita

Prima che la signora Tian iniziasse a praticare il Falun Gong soffriva di molte malattie, tra cui malattie cardiache, epatite e artrite reumatoide.

Aveva speso una fortuna in cerca di una cura, ma i risultati non erano stati molto buoni. Aveva perso le speranze nella propria vita, arrivando persino a sviluppare pensieri suicidi.

Il 16 luglio del 1993, durante un seminario di dieci giorni tenuto dal Maestro Li Hongzhi, fondatore del Falun Gong, ha detto di essere stata fortunata ad aver conosciuto questa disciplina di coltivazione. L'evento ha segnato il punto di svolta nella sua vita, consentendole di iniziare a praticare.

Dopo poco aver iniziato a praticare, ha recuperato la sua salute e si è sentita come una persona nuova. Seguendo i principi del Falun Gong di Verità, Compassione eTolleranza, ha cambiato le sue cattive abitudini e ha smesso di litigare con il marito. La sua famiglia, amici e vicini, non solo hanno assistito alla regressione dalle sue malattie, ma hanno anche potuto vederla trasformata in una persona buona e gentile.