(Minghui.org) Ho 61 anni e da venti pratico la Falun Dafa. Sono la figlia più giovane della mia famiglia. Le mie tre sorelle e le due figlie di mia cognata praticano la Falun Dafa da prima dell'inizio della persecuzione.

Desidero raccontare alcune storie di come i miei familiari sono stati benedetti perché credono e sostengono la Dafa.


Mia suocera

Quando nel 1999 la persecuzione stava colpendo tutto il Paese mia suocera è stata la prima ad annunciare a me e alla mia famiglia: “Il governo vieta di praticare la Falun Dafa in pubblico, quindi continueremo semplicemente a praticarla a casa”.

Nel 2003 mia suocera, allora settantunenne, è uscita a fare la spesa. Mentre stava tornando a casa si è sentita come se un tornado le avesse spazzato via i piedi e l'avesse scaraventata a terra. Non poteva muoversi.

Quando è stata riportata a casa abbiamo scoperto che le si erano gonfiati entrambi i piedi e che facevano estremamente male. Non era in grado di fare altro che rimanere a letto con la pressione sanguigna pericolosamente alta. Nessuna quantità di medicinali o iniezioni poteva giovarle. Si sentiva molto depressa e spesso scoppiava a piangere.

Quando aveva vent'anni si era fatta leggere il futuro e l'indovino le aveva predetto che sarebbe morta all'età di 71 anni.

Ci ha detto: “Il giorno della mia morte si sta avvicinando. Ho già preparato dei vestiti per il mio funerale”. L'ho rassicurata: “Se avrai fede nella Falun Dafa il tuo destino potrà cambiare”.

Le ho anche chiesto di ricordarsi di recitare la frase: “La Falun Dafa è buona e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone” e poi le ho letto il libro della Dafa intitolato Falun Gong. Lei ha affermato: “Per favore lasciami il libro. Voglio leggerlo ancora da sola”.

Ha letto il libro una parola alla volta. Quando incontrava un carattere che non conosceva lo copiava e chiedeva a qualcuno il suo significato fino a quando non è stata in grado di leggerli tutti da sola. Ha anche recitato ogni giorno le nove parole d'oro: “La Falun Dafa è buona e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.

Lentamente è stata in grado di alzarsi dal letto e camminare sorreggendosi alle cose, e molto presto è guarita completamente.

Negli spostamenti per persuadere la gente a dimettersi dal Partito Comunista Cinese (PCC) ho parlato alle persone della Falun Dafa e della persecuzione, e mia suocera è sempre venuta con me.

Lei diceva: “Recitare le nove parole d'oro funziona veramente”, poi aggiungeva: “Ascolta mia nuora e dimettiti dal Partito”. Quando alcuni di loro facevano commenti sprezzanti li interrompeva e diceva con severità: “Non sei obbligato a credere nella Falun Dafa, ma non fare commenti spregiativi”.

Adesso mia suocera ha circa ottant'anni, vive in modo completamente indipendente e occasionalmente va persino al parco del suo quartiere a cantare e ballare.

Ogni volta che vede radunata tutta la sua famiglia al completo afferma con soddisfazione: “Non credevo di poter vivere fino a questa età. Non ho più niente da chiedere alla vita”.

Le ho detto: “Tu credi che la Falun Dafa è buona e per questo ti è stata concessa la longevità”. Lei ha accennato di sì col capo e mi ha fatto un grande sorriso.


Mia cognata

Dopo l'inizio della persecuzione il nostro ambiente di pratica non esisteva più. Mia cognata ci ha detto: “Perché non venite da me? Il mio appartamento è sicuro e vicino”. Da allora in poi noi tre sorelle e diversi cugini ci siamo riuniti in casa sua per studiare gli insegnamenti della Falun Dafa, fare gli esercizi e condividere esperienze e comprensioni. Quelli sono stati giorni memorabili.

Quando la persecuzione è iniziata la mia piccola cugina, la figlia più giovane di mia cognata, aveva appena cominciato a praticare. Suo marito le ha proibito di continuare e ha persino tentato di sottometterla picchiandola.

Un giorno suo marito è andato a fare visita alla madre di lei portando una grande borsa piena di materiali per chiarire la verità. Appena è entrato nell'appartamento ha gettato la borsa sul pavimento ed è esploso dalla rabbia: “Perché non tieni sotto controllo la tua figlia? Il Partito dice no alla pratica della Falun Dafa, ma nonostante ciò lei pratica ancora”.

Indicando il mucchio disordinato sotto i piedi ha continuato: “E non solo, va fuori ogni giorno a distribuire questo materiale. Lo porterò tutto alla stazione di polizia e verranno ad arrestarla”.

Mia cognata gli ha detto con calma: “Cosa c'è di sbagliato con il fatto che pratica la Falun Dafa? Soffriva di una forma di reumatismi che niente poteva curare ed è guarita completamente dopo aver iniziato a praticare. Lo sai benissimo”.

Poi ha guardato i materiali per chiarire la verità sparsi per terra e ha aggiunto: “Vai avanti e fai quello che vuoi di questa borsa. Non ho paura. Sostengo mia figlia”.

Il marito di mia cugina è rimasto snervato e senza parole. Da allora ha gradualmente appreso la verità sulla Falun Dafa e sui fatti della persecuzione. Ha smesso di interferire con la pratica di sua moglie e con il lavoro di chiarimento della verità in cui era impegnata.

Intorno alla Festa di Metà Autunno del 2008 mia cognata è collassata con gravi dolori allo stomaco che si sono poi diffusi alla schiena. È andata a farsi visitare da un dottore di medicina cinese che le ha diagnosticato un cancro allo stomaco e le ha consigliato di recarsi in ospedale per fare una gastroscopia.

Mentre stava aspettando i risultati dell'esame le sue due figlie le hanno fatto ascoltare le lezioni del Maestro incise sui nastri e le hanno ricordato di recitare la frase: “La Falun Dafa è buona e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.

Quando sono arrivati i risultati ha scoperto con sollievo di essere affetta solamente da una lieve ulcera gastrica e di non avere il cancro allo stomaco.

Adesso mia cognata ha 82 anni. Oltre a cucinare per i suoi nipoti ogni giorno si prende cura di un piccolo orto e si gode una vita impegnata e felice.


Mio marito

Nel 2005 sono andata con mio marito a un incontro con alcuni amici. Al banchetto uno di loro mi ha chiesto: “Che cosa fai adesso? Sei in pensione?”.

Non mi aspettavo che il mio consorte, che era seduto accanto a me, si intromettesse: “Lei è in pensione. Sta a casa e pratica la Falun Dafa con il mio pieno sostegno”.

Un'altra volta a una festa dei suoi compagni di classe, subito dopo che tutti avevano preso posto per mangiare, ha fatto questo annuncio: “Mi sono già dimesso dal Partito Comunista. E voi?”.

Nel 2014 la sua ex unità di lavoro gli ha inviato la comunicazione per una nuova registrazione al Partito, ma lui l'ha ignorata.

I funzionari dell'unità di lavoro l'hanno contattato diverse volte. Alla fine gli hanno detto: “Tu sei l'unico che non si è ancora registrato. Il superiore richiede alla nostra unità di segnalare tutti quelli che non l'hanno fatto. Ti prego di pensarci seriamente in modo da non avere rimpianti”.

Mio marito ha informato loro: “Ci ho già pensato seriamente. Se devi segnalarmi, fai pure”.

Nel marzo 2015 sono apparse due macchie rosse su entrambe le sue gambe e l'ospedale gli ha diagnosticato una forma di psoriasi.

Il medico gli ha detto: “Non c'è cura per questo tipo di malattia della pelle. L'unica cosa che posso raccomandarti è di utilizzare dei medicinali per controllarne la diffusione. Questo è tutto quello che possiamo fare”.

Da maggio a luglio il mio consorte ha dovuto lavorare a un incarico lontano da casa. Il lavoro era arduo e le sue condizioni si sono aggravate. Il prurito era praticamente insopportabile e il farmaco prescritto aveva perso efficacia.

Ho spesso condiviso con lui ciò che avevo appreso per migliorare me stessa. Abbiamo parlato dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza, di come dovremmo sempre pensare prima agli altri e di come non dovremmo mai approfittarci di qualcuno a prescindere dal più piccolo profitto o interesse personale.

Lui ha preso a cuore gli insegnamenti della Falun Dafa. In due differenti circostanze si è reso conto che gli era stato dato troppo resto e ha percorso un lungo tragitto per restituire il denaro.

Un giorno di luglio, dopo che avevo presentato una denuncia legale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista Cinese, mio marito ha ricevuto una telefonata dalla nostra polizia locale che voleva controllare il mio nome e numero di telefono, e ha richiesto che li comunicasse alla stazione di polizia. Lui li ha ignorati e ha rifiutato di collaborare.

Un giorno ha avvertito che il prurito alla pelle si era alleviato e quindi si è recato in un ospedale vicino a dove lavorava per eseguire un controllo. La diagnosi ha indicato un semplice caso di dermatosi pigmentata purpurica e non di una ben più grave psoriasi.

All'inizio di dicembre ha partecipato a viaggio di gruppo a Taiwan e ha visto i praticanti della Falun Dafa del posto chiarire la verità e parlare alla gente dell'importanza di dimettersi dal Partito Comunista Cinese.

Quando è tornato a casa mi ha raccontato le sue esperienze. Mi ha spiegato come alcune persone del gruppo avessero sottolineato come i praticanti della Falun Dafa stessero lavorando sodo e fatto commenti sui loro sforzi inutili.

Ha detto loro: “Quello che fanno non è inutile. Porterà certamente dei frutti”.

Un giorno notò per caso le macchie rosse erano scomparse. Ha sollevato la stoffa dei pantaloni per mostrarmi le gambe e ha esclamato: “Guarda. Sono tutte sparite! Non ho utilizzato alcun farmaco. Come hanno fatto a sparire così?”.

La pelle delle sue gambe era effettivamente tornata normale. Mi ha anche detto di sentirsi leggero a camminare e di non avvertire più alcun dolore.

In tutta la mia famiglia al completo coloro che sostengono la Dafa con totale noncuranza per la propria sicurezza personale hanno ricevuto benedizioni in una forma o nell'altra.

Questi sono alcuni esempi. Uno di loro aveva protetto libri della Dafa e successivamente è stato promosso in una posizione di comando nella contea. Due di loro si sono imbattuti in due distinti incidenti stradali ed entrambi ne sono usciti indenni. I figli di alcuni di loro sono stati accettati nelle migliori università, mentre altri hanno ottenuto il loro lavoro ideale.

La mia famiglia è molto numerosa, per cui le nostre benedizioni sono troppe per essere contate.