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Superare i conflitti con mio marito

12 Gen. 2018 |   Di una praticante del Falun Gong in Cina

(Minghui.org) Mio marito era solito dimostrare il suo amore per me e diceva agli altri: "Non importa quanto male vada la giornata, perché io sono un uomo felice non appena vedo mia moglie". Ma nel 2011 quando ho iniziato a praticare il Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) non mi ha permesso di praticare perché temeva il Partito Comunista Cinese (PCC), che aveva iniziato la persecuzione del Falun Gong a luglio del 1999 e che continua ancora oggi.

Il suo amore per me ha iniziato ad affievolirsi.

Sapevo fin dall'inizio quanto era buono e retto il Falun Gong. Rinunciarci sarebbe stato come spezzare la mia unica speranza nella vita e così sono rimasta ferma nella mia fede.

Mio marito ha iniziato a fare tardi la sera e a bere alcolici. Quando tornava a casa mi picchiava e diceva di volere il divorzio. Questi episodi sono successi ripetutamente negli ultimi sei anni.

Un marito violento

Una notte quando mio marito è rientrato a casa mi ha accusata di non accudire bene sua madre. Ho evidenziato il mio disaccordo con lui spiegando che avevo mandato dei soldi a sua madre e a mia madre durante i primi tre anni del nostro matrimonio. Facevo anche visita ad entrambe durante le vacanze e avevo sempre trattato sua madre e mia madre allo stesso modo.

Il Maestro ha detto:

“...quando un conflitto sorge, se non vi provoca non conta, non funziona, perché non vi consente di migliorarvi grazie a esso”. (Zhuan Falun)

Mio marito si rivolgeva a me sempre con parole taglienti. Una volta mi ha colpita il petto con un pugno con così tanta forza che sono quasi caduta sul letto. Il giorno dopo il mio petto era livido ma non sentivo alcun dolore.

Provavo dispiacere al pensiero che il Maestro, il fondatore del Falun Gong, aveva sopportato la sofferenza per me.

In un'altra occasione mio marito mi ha afferrata per il collo dicendomi che mi avrebbe uccisa. I suoi occhi sembravano rossi e improvvisamente mi sono resa conto che erano le vecchie forze di un'altra dimensione a controllarlo. Ho gridato: "Maestro salvami!". Mio marito ha immediatamente allentato la presa.

Non ricordo quante volte mi abbia chiesto il divorzio. Ho continuato a chiarirgli i fatti sul Falun Gong durante questi sei anni, ma lui ha sempre continuato a chiedermi il divorzio.

Un giorno, rientrando a casa in autobus, ho pensato che se mio marito si rifiutava ancora di accettare il Falun Gong, allora non potevo farci nulla e avrei dovuto accettare il divorzio.

Una voce proveniente da lontano mi è risuonata nell’orecchio: "Discepolo della Dafa! Discepolo della Dafa!”. Le lacrime scendevano sul mio viso mentre i pensieri retti emergevano nella mia mente. Sono un discepolo della Dafa. Ho bisogno di coltivare e aiutare le persone, incluso mio marito, a capire che il Falun Gong è buono!

Un sogno speciale

Non potevo chiedere a mio marito di conoscere la Dafa perché si opponeva fortemente non appena gliene parlavo. Così ho pensato: lascia che il Maestro gli dia dei suggerimenti in sogno e capirà che la Dafa è buona.

Mio marito ha fatto un sogno "speciale" e me ne ha parlato.

Nel sogno ha visto una coppia su un autocaravan e noi che abbiamo chiesto loro un passaggio. C'era un tifone e pioveva forte. Molte aree erano allagate e le auto venivano spazzate via. Ma appena mio marito ha detto: "La Falun Dafa è buona" le acque del fiume in piena si sono calmate e solo la nostra auto è riuscita ad oltrepassare.

Dopo questo sogno ha smesso per un po’ di parlare di divorzio ma questo periodo tranquillo non è durato a lungo e lui ha ricominciato a chiedermelo.

Una volta, mentre stavo facendo la meditazione, ho sentito di essere su una montagna vicino ad uno strapiombo. Nella mia mente ho chiesto al Maestro: "Ti prego stringimi forte la mano; non lasciarla". Il Maestro ha risposto a voce alta: "Sì!"

Mio marito ed io abbiamo presto iniziato le pratiche per il divorzio.

Ma quando ho iniziato a cercare un appartamento da affittare mi ha detto: "Non è necessario andare via di casa".

Di recente, però, ha nuovamente menzionato il divorzio. Ha detto che mi avrebbe dato una grossa somma di denaro per potermi trasferire. Ma questa volta non mi importava. Mi sono detta: "Niente può allontanarmi dalla mia pratica anche se dovessi lasciare andare tutto ciò che ho in questo mondo".

Mio marito non ha mai più menzionato il divorzio.

Mi sono resa conto che se posso lasciare andare tutto, niente può interferire con la mia coltivazione.

Imparare a conoscere me stessa

Dopo aver compreso meglio il mio processo di coltivazione degli ultimi sei anni con mio marito, gli ho detto cosa avevo appreso di me attraverso i nostri conflitti.

Avevo trattato ogni nostro conflitto come una tribolazione invece che come un’opportunità per migliorare la xinxing. A volte non riuscivo a pensare al Maestro e alla Fa e usavo nozioni umane per gestire la situazione.

Non mi ero veramente guardata dentro, non avevo individuato i miei attaccamenti, e non avevo voluto farlo. Mi sembrava troppo difficile sia liberarmi delle mie emozioni che evitare di reagire. Molte volte mi guardavo dentro in modo superficiale e il mio scopo era di illuminarmi semplicemente a qualcosa. Non avevo alcun reale desiderio di concentrarmi su una determinata nozione umana.

Il Maestro ha detto:

“Se tu prendi veramente queste cose così seriamente, sarai in grado di limitarle, indebolirle e gradualmente eliminarle completamente. Se invece ritieni di esserne consapevole e sei anche molto ansioso, ma in pratica non fai nulla per limitarle veramente e reprimerle, allora in realtà tu ti sei fermato semplicemente a questa attività mentale di vederle e sentirle, ma non hai intrapreso nessuna azione per reprimerle. In altre parole, ci hai solo pensato ma in realtà non hai coltivato nella pratica”. (“Insegnare la Fa a San Francisco 2005”)

Ho detto a mio marito che avevo una forte sentimentalismo nei suoi confronti. Avevo provato a rimuoverlo, ma dal momento che non l’avevo preso sul serio il Maestro non poteva aiutarmi.

Mio marito pensava che fossi fredda nei suoi confronti. Ha detto che non voleva vivere con me perché non sentiva alcun affetto da parte mia. Ecco perché ha sempre voluto divorziare.

Non sapevo come generare compassione.

Il Maestro ha detto:

“Dobbiamo manifestare benevolenza e considerazione verso gli altri in ogni circostanza, e a maggior ragione verso i nostri familiari. Dovremmo trattare tutti allo stesso modo: essere buoni con i genitori e con i nostri figli, ed essere attenti agli altri in ogni occasione. Il vostro cuore, a quel punto, non sarà più egoista, ma compassionevole: vi comporterete con benevolenza”. (Zhuan Falun)

Condividere la mia esperienza con gli amici praticanti mi ha aiutata a capire che per rimuovere il sentimentalismo nei confronti di mio marito dovevo trattarlo bene, prendermi veramente cura di lui, guardare le cose dal suo punto di vista e fargli sentire l'attenzione e il calore di una moglie. Estendendo incondizionatamente questa gentilezza alle persone, la compassione verrà generata in modo naturale.

Compassione è essere gentile con gli esseri senzienti incondizionatamente. Ottenuto questo non sarei più rimasta bloccata dal sentimentalismo come lo sono stata con mio marito.