(Minghui.org) Weng Hongwu, Un praticante del Falun Gong, ha ricevuto una sentenza di libertà vigilata, ma dopo cinque giorni il Comitato Giudiziario dello stesso tribunale ha revocato il verdetto condannandolo a quattro mesi di prigione.

Questa è la terza volta che l'uomo viene condannato per la sua fede nel Falun Gong, dopo che nel 2004 aveva scontato due anni di lavori forzati e nel 2009 sentenziato con un mandato di cui non si conosce il termine.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina per il corpo e la mente che è perseguitata dal regime comunista dal 1999.

La polizia ha iniziato a molestare Weng nel maggio del 2017. Poi all'inizio del 2018 e ad agosto il Tribunale di Quanshan a Xuzhou ha tenuto due udienze che si sono concluse senza verdetto.

Il 25 settembre 2018 un ufficiale della stazione di Polizia di Tushan, a Pizhou, è andato a casa di Weng per prelevarlo e portarlo in tribunale. Quando si è fatta notte, non vedendolo rientrare, i familiari si sono preoccupati e sono andati presso la stazione di polizia per chiedere informazioni su di lui, ma un ufficiale ha risposto che neppure l'agente che lo aveva portato al palazzo di giustizia era tornato.

Quel giorno il suo avvocato non è stato in grado di procurarsi i nomi dei giudici incaricati per il caso e Il giorno dopo ha scoperto che il 25 settembre avevano condannato il suo cliente alla libertà vigilata, ma che il verdetto era stato respinto dal comitato giudiziario del tribunale.

In Cina, i comitati giudiziari all'interno delle corti possono ignorare le decisioni dei singoli giudici.

In seguito, dopo che la sua famiglia si è recata più volte alla stazione di polizia, ha saputo che mentre il tribunale elaborava un nuovo verdetto, Weng era stato portato al centro di detenzione di Pizhou.

Tuttavia il 30 settembre la famiglia è stata informata dall'avvocato che Weng era stato condannato a quattro mesi di prigione.