(Minghui.org) Zhao Chenyu. residente di Kunming, sta affrontando un'accusa per la sua fede nel Falun Gong, una pratica di meditazione per il corpo e la mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La praticante di cinquantacinque anni è stata arrestata il 27 agosto 2018, dopo essere ritornata a casa da una visita a sua madre nella città natale di Jinghong.

La polizia di Jinghong sospettava che fosse la donna che avevano visto in un video di sorveglianza mentre distribuiva materiali del Falun Gong. Così l'hanno seguita fino a Kunming dove è residente, e dopo averla arrestata, l'hanno tenuta al centro di detenzione della città per tre giorni, prima di portarla al centro di detenzione della prefettura autonoma di Xishuangbanna Dai, a Jinghong.

Il suo arresto è stato convalidato e ora la donna si trova in stato d'accusa per la sua fede.

La madre aveva il femore fratturato quando le hanno consegnato il verbale si trovava a casa. Alla notizia dell’arresto, è svenuta cadendo a terra e rimanendo sul pavimento per un giorno intero, prima che un membro della famiglia tornasse a casa e l'aiutasse a rialzarsi.

Il nuovo calvario di Zhao era già stato preceduto da una condanna a tre anni nel 2006 per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong. Il suo datore di lavoro, della 30° scuola media di Kunming, l'aveva licenziata durante la sua prigionia e suo figlio, che era stato privato della presenza di sua madre, è diventato un delinquente, facendo vivere i nonni materni del ragazzo nella continua paura. Mentre la madre del ragazzo era in prigione entrambi sono morti.

Negata la promozione per il buon insegnamento, lavaggio del cervello

Zhao ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998, seguendo i suoi principi di Verità, Compassione e Tolleranza, ha iniziato a guidare i suoi studenti, che sono migliorati notevolmente nei loro studi universitari. In poco tempo la sua classe ha assunto un aspetto completamente nuovo.

Tuttavia a settembre del 1999, poco dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong, i funzionari scolastici e la polizia locale l'hanno convocata e le hanno chiesto di rinunciare alla pratica del Falun Gong minacciandola. La donna ha subito rifiutato di rinunciare alla sua fede, e così più tardi le è stata negata una promozione, inoltre il suo stipendio e i bonus le sono stati tagliati. Successivamente le istituzioni per istigare l'odio dei suoi colleghi verso di lei, hanno privato la scuola del suo premio di eccellenza e il bonus di fine anno per tutti gli insegnanti, inoltre hanno anche fatto dei tagli al personale scolastico col fine di costringerla a rinunciare al suo credo.

Zhao è stata arrestata su un treno il 5 febbraio del 2000, mentre si recava a Pechino con lo scopo di presentare una petizione al governo centrale per il diritto di praticare il Falun Gong. Prima del suo rilascio, suo fratello, che era un funzionario di alto rango nella Prefettura autonoma di Xishuangbanna Dai, è stato costretto a scrivere una lettera di garanzia promettendo che non avrebbe fatto nulla in relazione al Falun Gong.

L'appartenenza al partito di suo fratello e la posizione del governo sono state messe sotto garanzia. Inoltre hanno estorto 10.000 yuan (1.260 euro) alla sorella ed è stata rilasciata il 17 marzo del 2000 ed è stata costretta a tornare nella sua città natale.

A dicembre del 2001 la polizia di Kunming l'ha chiamata per dirle di tornare nella sua città, e quando il suo aereo è atterrato all'aeroporto di Kunming, è stata arrestata e portata al centro per il lavaggio del cervello.

Sentenza e carcerazione

Il 29 luglio del 2005 Zhao è stata arrestata di nuovo, quando era in vacanza in Tibet insieme ad una amica praticante che viaggiava con lei, la sua amica è stata denunciata alle autorità per aver raccontato alla gente del Falun Gong e della persecuzione da parte del Partito Comunista Cinese; sono state rispedite a Kunming e il 26 agosto del 2005 la sua casa è stata saccheggiata.

Il 19 dicembre del 2005 è stata incriminata dalla Procura di Kunming, la corte intermedia l'ha processata segretamente il 10 febbraio del 2006, senza avvisare la sua famiglia e quattro giorni dopo è stata condannata a tre anni di prigione.

Il 18 aprile del 2006 è stata trasferita nella prigione femminile della seconda provincia dello Yunnan; dopo il suo arrivo è stata torturata e ai detenuti è stato ordinato di controllarla tutto il giorno. Era obbligata a stare seduta su un piccolo sgabello dalle 6:00 alle 23:30 ogni giorno, veniva picchiata ogni volta che si spostava e le veniva concesso di usare il bagno solo tre volte al giorno. Anche i funzionari e le guardie della prigione hanno provato altre forme di abuso per costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Circa sei mesi dopo essere stata incarcerata, i funzionari della sua scuola sono andati alla prigione e le hanno annunciato che l'avevano licenziata.