(Minghui.org) Un recente rapporto sul sito web Minghui descrive la tragedia di una famiglia, in cui padre e figlio sono stati entrambi arrestati per un totale di quindici volte e imprigionati complessivamente per diciotto anni e mezzo per la loro fede nel Falun Gong, una pratica spirituale per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese.

Al momento è giunta la notizia che il padre, Liao Songlin, è stato condannato una terza volta ad una pena detentiva dopo otto arresti, per aver rifiutato di rinunciare alla pratica spirituale.

Il 27 settembre 2018 a causa delle sue condizioni fisiche, il settantasettenne è stato processato in una sala conferenze nel carcere ospedaliero n. 198, e Il 22 ottobre il presidente della Corte Distrettuale di Beihu di Chenzhou, Luo Wen, ha reso noto che il praticante è stato condannato a tre anni di carcere.

Tutti gli organismi coinvolti nel corso dell’intero procedimento giudiziario hanno commesso diverse violazioni.

Il 19 luglio 2018 più di dieci agenti del Dipartimento di Polizia di Beihu lo hanno arrestato a casa sua, senza presentare alcun distintivo o mandato di cattura. In seguito cinque agenti sono tornati nella sua abitazione e senza nessun mandato di perquisizione, l’hanno saccheggiata e hanno sequestrato i suoi libri del Falun Gong, più di 9.000 yuan (circa 1137 euro) in contanti e altri oggetti di valore.

Dopo essere stato inviato al centro di detenzione di Chenzhou, a Liao sono stati diagnosticati diversi problemi di salute, come la pressione alta, alcune malattie cardiache, tubercolosi e un ictus minore. I funzionari invece di rilasciarlo l’hanno trasferito al carcere ospedaliero n. 198, dove tuttora è rinchiuso.

Il 22 luglio Meng Qinglian moglie di Liao, ha parlato con il capo dell'ufficio locale di sicurezza interna Liu Jingsong, chiedendo il rilascio del marito. Liu le ha mostrato un avviso di arresto, precisando che Liao era stato accusato di "utilizzo di un culto per minare l’applicazione della legge", un pretesto spesso usato dalle autorità per incastrare i praticanti del Falun Gong.

Poiché nessuna legge in Cina codanna il Falun Gong o lo etichetta come una setta, il 29 agosto Meng ha presentato un appello sia al Dipartimento di Polizia che alla Procura di Beihu. Ma il suo ricorso è stato ignorato.

Il 6 settembre la donna ha saputo che era stato emesso un mandato di arresto formale nei confronti di suo marito. Immediatamente si è recata presso la Procura di Beihu, ma il suo appello non era ancora stato esaminato e rischiava di essere invalidato per scadenza dei termini. Il 13 settembre tuttavia si è recata nuovamente presso l’ufficio, dove le è stato riferito che la pratica era stata inoltrata al tribunale.

Secondo la legge cinese sulla procedura penale, una citazione dovrebbe essere consegnata tre giorni prima dell'udienza, ma in questo caso non è stata recapitata. Il 27 settembre durante l'udienza, al praticante è stato concesso di proferire solo poche parole in sua difesa ed è stato subito fermato dal giudice Luo e privato del diritto di difendersi.

Più di quaranta agenti hanno pattugliato l'ospedale dove si è tenuta l'udienza, e hanno fermato e fotografato i praticanti che si erano presentati per sostenere Liao, impedendo loro di entrare. È stato permesso solo alla moglie di assistere al processo e durante l'udienza ha visto che suo marito era stato ammanettato e incatenato.

Liao è stato condannato al carcere in meno di un mese dall’udienza, ed è risoluto a voler presentare appello alla Corte Intermedia di Chenzhou.

A maggio 2017 suo figlio Liao Zhijun è stato arrestato per la settima volta per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. Nel marzo 2018 è stato condannato a quattro anni di reclusione e multato di 10.000 yuan (circa 1260 euro). Successivamente ha presentato ricorso, ma ad aprile il Tribunale Intermedio di Chenzhou ha deciso di convalidare la sua condanna originale.

Informazioni di contatto dei responsabili:

Xu Xianglong direttore del Tribunale Distrettuale di Beihu: + 86-735-2222997, + 86-18073569136

Luo Wen presidente della Corte Distrettuale di Beihui: + 86-735-2329961

Liu Jinsong capo dell'Ufficio di sicurezza interna di Beihu che ha seguito l'arresto di Liao

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