(Minghui.org) Una donna, imprigionata per la sua fede nel Falun Gong, è stata rilasciata per motivi di salute dopo che le era stato diagnosticato un cancro. A casa,, facendo gli esercizi del Falun Gong si era velocemente ripresa, ma la polizia ha iniziato a molestarla in modo così pressante che la sua salute è di nuovo peggiorata ed è morta a settanta anni, durante la festa del doppio Nove (Double Ninth Festival), una festa tradizionale cinese per la commemorazione degli antenati.

La donna in questione si chiamava Xu Yupan, residente nella città di Jiaozuo provincia dell’Henan, e aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel 2007, perchè le sue condizioni di salute erano molto gravi. Continuando a praticare aveva aderito anche ai principi di Verità, Compassione e Tolleranza insegnati dalla disciplina e provato ogni giorno ad essere una persona migliore.

Nel 2015 aveva presentato una denuncia penale contro l'ex leader del regime comunista Jiang Zemin, in quanto autore che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999. A causa di ciò, il 3 dicembre del 2015 era stata arrestata e nel 2016 era stata condannata a tre anni di detenzione.

Mentre si trovava nella prigione femminile di Xinxiang era stata sottoposta a varie torture: intenso lavaggio del cervello, intimidazioni e avevano tentato di costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Un anno dopo le era stato diagnosticato un cancro ed era stata rilasciata per motivi di salute. La famiglia si era già preparata per il suo funerale, ma la donna, grazie alla pratica degli esercizi del Falun Gong si era ripresa in un solo mese.

Quando la polizia ha saputo della sua guarigione, ha ripreso a molestarla e l'ha costretta a presentarsi ogni giorno alla stazione di polizia locale. Veniva monitorata e seguita anche quando usciva a fare la spesa, per questo era molto spaventata e aveva incubi ogni notte. La devastante pressione mentale ha messo a repentaglio la sua salute, fino a quando il 17 ottobre 2018 è deceduta.