(Minghui.org) In vista della Giornata Internazionale dei Diritti Umani che si svolge il 10 dicembre, i praticanti del Falun Gong del Giappone e dell’Indonesia hanno organizzato delle attività nei giorni dell’8 e 9 dicembre 2018, per denunciare la persecuzione del Falun Gong, attuata dal Partito Comunista Cinese (PCC). 

Nagoya, Giappone 

I praticanti di Nagoya, una città del Giappone che si trova nella provincia di Aichi, hanno organizzato una raccolta firme nel villaggio di Sakae con l’intento di sostenere l'ondata di cause legali attuate contro Jiang Zemin, ex capo del PCC e fautore della persecuzione sui praticanti del Falun Gong in Cina, iniziata nel 1999. 

Per sostenere le cause instaurate contro Jiang Zemin, i praticanti eseguono una raccolta di firme presso il villaggio di Sakaenella città di Nagoya

Anche se era una delle giornate più fredde del periodo invernale, i praticanti hanno esposto i loro striscioni che riportavano le scritte: "La Falun Dafa è buona", "Verità, Compassione e Tolleranza", "Stop alla persecuzione del Falun Gong", "SOS raccolta firme mondiale", "Stop al Partito Comunista Cinese e al prelievo forzato degli organi dai praticanti vivi del Falun Gong" e "Sosteniamo le cause legali contro Jiang". Molte persone hanno mostrato il loro sostegno offrendo il loro incoraggiamento ai praticanti per il loro instancabile lavoro di sensibilizzazione sulla persecuzione in corso in Cina. 

La signora Katsumi legge gli striscioni che espongono la persecuzione in Cina 

La signora Katsumi, una residente, rivolgendosi ad un praticante del Falun Gong, ha detto: "La persecuzione è così crudele! Oggi, come possono accadere cose del genere? ". La donna, senza esitare, ha poi firmato la petizione, mostrando il suo sostegno per le cause legali contro Jiang. 

Un altro residente, il signor Yamaguchi ha chiesto a un praticante: "Perché la Cina non ha democrazia e libertà? Se ogni cinese potesse fare quello che stai facendo tu, la persecuzione non sarebbe in grado di continuare". Poi, indicando una foto in cui si vedeva una persona che rideva mentre un praticante del Falun Gong veniva picchiato, ha aggiunto:" Guarda! Questa persona viene picchiata dalla polizia e la sua faccia è sotto il piede del poliziotto, ma qualcuno dall’altra parte sta ridendo. È così triste!". Yamaguchi ha incoraggiato i praticanti a continuare nel loro buon intento.

La signora Matsudasi era molto triste nel sentire i fatti che riguardano la persecuzione; ha firmato la petizione prendendo alcuni volantini da distribuire ai suoi colleghi. 

Una turista cinese è rimasta sorpresa nel vedere le attività del Falun Gong in Giappone. Un praticante le ha detto che la pratica è ben accolta in tutto il mondo, ma il PCC l'ha diffamata per giustificare i suoi atti persecutori. Il praticante ha spiegato che le atrocità del PCC, in particolare i crimini inerenti il prelievo forzato degli organi sui praticanti vivi, sono state denunciate a livello internazionale. 

La donna cinese ha posto molte domande ed era felice di aver ricevuto quelle informazioni che le hanno permesso di far luce sull’argomento; a riguardo ha detto: "Non c'è libertà di parola in Cina. Anche un piccolo commento negativo su un sito web verrebbe cancellato immediatamente e saresti arrestato per eventuali commenti più pesanti. La democrazia e la libertà si possono trovare solo in altri Paesi! ". La donna ha accettato di lasciare i Giovani Pionieri, un'organizzazione affiliata al partito comunista, alla quale aveva aderito quando era giovane. 

Il 10 dicembre, i praticanti del Falun Gong hanno protestato contro la persecuzione, di fronte al consolato cinese di Nagoya. 

Jakarta, Indonesia 

L'8 dicembre 2018, i praticanti del Falun Gong di Jakarta, in Indonesia, hanno denunciato la persecuzione da parte del PCC vicino al Monumento Nazionale ubicato in Piazza Merdeka. 

I praticanti del Falun Gong siti nella piazza Merdeka, a Jakarta informano i passanti sulla della persecuzione in atto in Cina 

Un autista si ferma per prendere un volantino informativo

I praticanti hanno esposto striscioni che chiedono la fine della persecuzione attuata dal PCC, e distribuito volantini sul Falun Gong e sulla persecuzione. Diversi conducenti d'auto si sono fermati per ricevere i volantini informativi. 

Veglia a lume di candela in cordoglio dei praticanti del Falun Gong che sono morti a causa della persecuzione 

Un poliziotto in servizio, ha ascoltato un praticante mentre parlava della persecuzione e ha chiesto alcuni opuscoli da leggere; in seguito si è informato sulla presenza di un punto di ritrovo vicino casa dove poter eseguire gli esercizi di gruppo. 

Un altro poliziotto in servizio ha alzato il pollice in segno d'approvazione, elogiando i praticanti per le loro attività ordinate e pacifiche. 

I giornalisti di diversi media hanno intervistato le persone presenti nel luogo delle attività per conoscere le loro opinioni.