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​Argentina: Durante il Vertice del G20 i praticanti diffondono le informazioni sulla persecuzione in Cina

06 Dic. 2018 |   Da un praticante del Falun Gong in Argentina

(Minghui.org) Il 27 novembre, prima dell'inizio del vertice del G20, a Buenos Aires l'Associazione della Falun Dafa dell’Argentina, ha presentato oltre 30.000 petizioni al presidente Mauricio Macri. Queste petizioni invitano il presidente Macri a parlare con il leader cinese Xi Jinping durante il loro incontro del 2 dicembre, con l’intento di fermare la repressione subita dai praticanti in Cina.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Questa disciplina è stata perseguitata dall'ex leader comunista Jiang Zemin e dal Partito Comunista sin dal luglio del 1999. Secondo le informazioni ottenute da Minghui, in questo lasso di tempo più di quattromiladuecento praticanti hanno perso la vita, a causa delle torture subite mentre erano sotto la custodia della polizia.

Uno stand dei praticanti nella città di Buenos Aires, informa i passanti della repressione del Falun Gong in Cina prima dell’inizio del Vertice del G20

Per protestare contro il prelievo forzato di organi, i praticanti eseguono una simulazione delle torture subite in Cina dai coltivatori che si rifiutano di rinunciare alla loro fede

La petizione per fermare la tragedia

Le petizioni sono state firmate dai cittadini sia in Argentina che nei Paesi limitrofi, informati della persecuzione in atto, attraverso i media e gli eventi organizzati dai praticanti.

Un Argentino ha detto: "Mi dispiace sentire che così tante persone innocenti hanno perso la vita a causa della loro fede". Un'altra persona ha detto: "Non ne ero a conoscenza. È orribile. Cosa dovremmo fare per fermarli?".

La gente dopo aver appreso delle violazioni dei diritti umani perpetrate contro i praticanti del Falun Gong in Cina, firma le petizioni

Una persona proveniente dal Venezuela ha detto: "Il regime comunista in Cina è avido di potere e uccide così tante persone. È malvagio".

Emettere mandati di cattura per i principali accusati

Per oltre un decennio, i praticanti hanno aumentato la consapevolezza delle persone, con l’intento di porre fine alla persecuzione e consegnare Jiang alla giustizia. La lettera inviata dall'Associazione della Falun Dafa al presidente Mauricio Macri, elencava alcuni dei progressi compiuti in Argentina.

Octavio Araoz de Lamadrid, della Corte Federale No.9 Argentina, il 17 dicembre 2007 ha emesso un mandato di cattura, per Jiang e il suo seguace Luo Gan, ex capo dell'Ufficio 610. I due alti funzionari sono stati accusati di crimini contro l'umanità. Il giudice Lamadrid ha ordinato al dipartimento dell'Interpol della Polizia Federale argentina di effettuare l'arresto.

In seguito questa sentenza fu temporaneamente sospesa a causa dalle pressioni subite dall'Ambasciata cinese in Argentina. Successivamente, dopo costanti sforzi perpetrati dai sostenitori dei diritti umani, il caso è stato riaperto.

Il 18 luglio 2014, quando il leder cinese Xi è arrivato in visita in Argentina, i praticanti hanno tenuto dei raduni vicino allo Sheraton Hotel dove alloggiava, nei pressi dell'edificio degli uffici presidenziali e del Palazzo del Congresso Nazionale, per chiedere la fine della repressione e per consegnare Jiang Zemin alla giustizia.

I teppisti assoldati dall'ambasciata cinese hanno ripetutamente molestato e attaccato i praticanti che manifestavano. La polizia argentina ha arrestato un vice addetto militare dall'ambasciata cinese, per aver attraversato la barricata della polizia e attaccato i praticanti.