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Tientsin: Uso sistematico di droghe nelle carceri durante la persecuzione del Falun Gong

02 Feb. 2018

(Minghui.org) Nel 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare il Falun Gong, una disciplina spirituale basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Le prigioni sono una delle strutture principali in cui le autorità tentano di costringere i praticanti a rinunciare alla loro fede, spesso attraverso torture fisiche e psicologiche. Le nuove informazioni venute alla luce attestano che le prigioni di Tientsin hanno regolarmente abusato e drogato i praticanti.

La droga come strumento di persecuzione

I familiari di un praticante del Falun Gong hanno sentito da una persona, la quale conosce il sistema carcerario di Tientsin, che è prassi comune somministrare droghe ai praticanti. L’alibi prevalente è che senza narcotici sono difficili da “controllare”.

Hanno osservato che il loro famigliare, un praticante che era stato rilasciato da una prigione della città, mostrava segni di alterazione del pensiero.

Una praticante ha invece riferito che quando è stata detenuta nella prigione femminile di Tientsin, quasi tutte le praticanti erano state drogate.

In principio la prigione femminile le sottopone a gravi torture fisiche tra cui percosse, impiccagione attraverso le manette, privazione del cibo e del sonno, esposizione al gelo, costrizione a stare in piedi o sedute su piccoli sgabelli per periodi prolungati, negazione dell'uso del bagno e altri abusi ancora.

I periodi prolungati di tali torture causano gravi danni sia fisici che mentali. In secondo luogo le guardie carcerarie fingono di mostrare preoccupazione per le praticanti e dopo aver controllato la loro pressione sanguigna, richiedono loro di assumere dei farmaci per l'ipertensione. In caso di rifiuto i secondini ordinano alle detenute di mettere delle droghe che danneggiano il sistema nervoso nel cibo o nell'acqua delle praticanti. Inoltre somministrano narcotici per via endovenosa.

Anche le praticanti “trasformate” (che sotto pressione hanno rinunciato al Falun Gong) vengono costrette ad assumere droghe al fine di essere rese più remissive.

Le autorità della prigione assegnano alle detenute il compito di portare il cibo alle praticanti, che lo consumano ignare di ciò che contiene. Tuttavia dopo averlo ingerito molte hanno sperimentato perdita di memoria, diarrea e una generale mancanza di forze.

Nel tempo molte praticanti sono diventate pazze o hanno manifestato un grave peggioramento delle loro facoltà mentali. Altre invece sperimentano mal di testa, piangono in modo incontrollato, diventano cieche, perdono la sensibilità delle gambe, divengono affette da ipertensione o iniziano a soffrire di malattie cardiache. Alcune diventano confuse o disattente e altre ancora hanno perdite della memoria.

Casi specifici nella prigione femminile di Tientsin

La signora Yao Shilan

Dopo aver fatto uno sciopero della fame per otto mesi, il settimo mese le guardie hanno iniziato a sottoporre la signora Yao Shilan all'iniezione endovenosa causandole febbre alta. Nonostante due giorni di inalazioni di ossigeno non è stata in grado di parlare e sveniva frequentemente.

La signora Yang Jian

Dopo che le guardie hanno spruzzato una sostanza sconosciuta negli occhi e nel naso della signora Yang Jian, la praticante non è riuscita a respirare ed è svenuta. Quando poi si è ripresa ha notato che le guardie le avevano preparato dei vestiti funerari. Il 10 gennaio 2013 hanno informato i genitori del fatto che la donna aveva avuto un esaurimento nervoso.

La signora Zhang Yulan

Le guardie hanno fatto assumere alla signora Zhang Yulan delle sostanze sconosciute che le hanno causato nausea, vomito e diarrea. Inoltre le sue membra si sono indebolite e la sua vista si è deteriorata.

Quando la donna ha rifiutato di prendere i farmaci, le guardie hanno drogato il suo cibo e le sue bevande. Una volta Zhang ha sorpreso una detenuta che metteva delle sostanze sconosciute nella sua bevanda, la carcerata le ha poi detto che stava agendo su ordine dei funzionari della prigione.

La salute della praticante si è aggravata di giorno in giorno. Ha avuto difficoltà a controllare le gambe e gradualmente ha perso la vista. Inoltre non è riuscita a dormire e ha perso l'appetito. Alla fine è diventata cieca e non ha potuto più camminare.

La signora Xu Xueli

A causa delle torture subite nella prigione la signora Xu Xueli ha sviluppato delle malattie cardiache ed è stata portata all'ospedale per essere sottoposta a delle iniezioni endovenose. Quando la sostanza sconosciuta ha iniziato a circolarle nel sangue, ha sentito come se la testa le stesse per esplodere e gli occhi schizzare fuori dalle orbite, tuttavia le guardie hanno continuato a costringerla a prendere medicine. La donna non osava bere l'acqua che le altre detenute le portavano, poiché conteneva queste sostanze.

Dopo il rilascio pesava trentotto chili e non poteva camminare da sola. Aveva i sintomi di un grave esaurimento nervoso e l'impressione di avere una telecamera nella testa. Non osava guardare le cose e percepiva come se qualcosa stesse strisciando in tutto il suo corpo; era costantemente tesa e spaventata.

Gli Uffici di giustizia e dell'amministrazione carceraria responsabili delle torture psichiatriche

Le prigioni nella zona sono gestite dagli Uffici dell'amministrazione carceraria e di giustizia di Tientsin.

L’Ufficio dell'amministrazione carceraria ha inviato a tutte le prigioni della zona un documento intitolato: “Misure per rafforzare il controllo sui praticanti del Falun Gong e riformarli”. Ogni tre mesi l'agenzia invia il personale nelle carceri per verificare lo stato di ciascun praticante.

I due uffici ogni sei mesi valutano i praticanti e creano squadre speciali per lavorare su coloro che rifiutano di rinunciare al loro credo.

Queste politiche hanno portato l'intero sistema carcerario ad applicare severe misure contro i praticanti del Falun Gong, inclusa la tortura psichiatrica attraverso la somministrazione forzata di farmaci.

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